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NAPOLI

 

AREE  ARCHEOLOGICHE - BIBLIOTECHE - CASTELLI - MUSEI - PALAZZI - SANTUARI  - TEATRI - VILLE

 

popolo fondatore : Cumani - VIII secolo a.C.

 

Roma - fino al 476 d.C.

 

regno di Odoacre - fino al 493 (Eruli)

 

regno Ostrogoto - ufficialmente "Regno d'Italia" (goti dell'est)

 

493 - 526 - "Teodorico Flavio" detto il "Grande"

LEGENDA

1) riguardo la morte si vuole che un giorno sia giunta la notizia che era avvistata nei boschi una cerva dalle corna d'oro.  Armatosi di arco e frecce, il sovrano s'incamminò alla sua ricerca, ma improvvisamente il cavallo che lo trasportava, imbizzarritosi, cominciò a correre senza fermarsi, fino ad arrivare al cratere dell'Etna, dentro il quale si gettò con il re in groppa.  La leggenda è stata ripresa dal Carducci con qualche variante, che ne scrisse un poemetto in versi : "La leggenda di Teodorico" con il cambio del vulcano cioè in "Vulcano" invece "dell'Etna".   

2) si narra che Teodorico avesse paura dei fulmini ed un giorno, durante un temporale, avesse deciso di fare un bagno nella vasca del suo mausoleo per essere al sicuro , tuttavia cadde un fulmine sul mausoleo che nè spacco la volta creando una crepa a forma di croce ed uccidendolo, poi scese dal cielo un cavallo nero che lo caricò in groppa ed andò a gettarlo nel cratere dell'Etna.

3)altra versione, il rivale Odoacre dopo essere stato sconfitto da Teodorico in battaglia, sarebbe stato invitato a cena da quest'ultimo che approfittando del fatto che erano soli, lo avrebbe fatto uccidere a tradimento da un servo con una pugnalata alle spalle.

 

526 - 534 - Atalarico - re degli Ostrogoti sotto la reggenza di sua madre Amalasunta figlia di Teodorico

534 - 536 - Teodato - sposò Amalasunta che fece imprigionare in un castello dell'isola Martana sul lago di Bolsena e che poi fece uccidere 

536 - 540 - Vitige - acclamato re nel 535 al posto di Teodato che venne eliminato da una rivolta e ne prese il posto.  A Ravenna sposò, Matasunta l'unica figlia della regina Amalasunta creando così un legame con la famiglia di Teodorico, di cui questa era la figlia.

540 maggio - 541 maggio - Ildibaldo - re degli Ostrogoti - re delle genti germaniche in Italia

nipote del re visigoto Teudi che governava sulle regioni della penisola Iberica

541 (giugno - novembre) - Erarico - (imposto dal popolo dei Rugi) - re degli Ostrogoti - re delle genti germaniche in Italia

morì per omicidio, tra settembre - ottobre del 541

541 - 552 Totila (in lingua gota "l'immortale") vero nome : Baduila

552 - 553 Teia (morì preso Nuceria Alfaterna) 

 

impero   Bizantino - fino al 763

 

ducato di Napoli - 763 - 1137 (598 istituzione del ducato al 1137 conquista normanna di Napoli)

formalmente fu una provincia bizantina (thema), retta da un governatore militare (dux) ma di fatto indipendente

DUCHI di Napoli, reggenti il Ducato dal 598 (istituzione del ducato) al 1137 (conquista normanna)

 

598 o 599 Maurenzio 

599 o 600 Godiscalco

600 - 603 Teodorico il Grande 

603 - 60? Gonduino

                       (60?-610)

       Giovanni di Compsa (prima del 610-616)

                       (616-661)

       Basilio (661-666) nominato dall'imperatore bizantino Costante II

       666 - 670 Teofilatto I

       Cosma (670-672)

       Andrea I dal 672 al 677

       Cesario I dal 677 al 684

       Stefano I dal 684 al 687

       Bonello dal 687 al 696

       Teodosio dal 696 al 706

       Cesario II dal 706 al 711

       Giovanni I dal 711 al 719

       Teodoro I dal 719 al 729

       Giorgio dal 729 al 739 

       Gregorio I dal 740 al 755

       Stefano II dal 755 all'800 (stabilì nel 763 l'indipendenza formale dall'impero bizantino, associò al potere il figlio Cesario, poi l'altro figlio

                                            Gregorio II dal 788 al 794)

       Teofilatto II dal 794/800 all'801

       Antimo dall'801 all'818

       Teoctisto di Napoli dall'818 all'821 (questo periodo fu coperto da un rappresentante dell'impero Bizantino, per porre termine ad una

                                                         guerra di successione)

        Teodoro II nell'821

        Stefano III dall'821 all'832

        Bono dall'832 all'834

        Leone nell'834

        Andrea II dall'834 all'840

                            nell'839 i Longobardi tentano di conquistare Napoli, quindi il duca Andrea chiede aiuto al re di Francia Lotario, che invia un

                            esercito al comando di un certo Contardo, questi però alleatosi con i Longobardi, nell'840, s'impadronisce del Ducato e 

                            sposa la figlia del duca Andrea, il popolo napoletano allora insorge uccidendo l'usurpatore, la moglie e parte della corte 

                            mettendo in fuga le truppe francesi.  I napoletani eleggono come loro duca, Sergio già conte di Cuma.

        Contardo nell'840  

        DUCHI con titolo ereditario

        essi furono più indipendenti dai loro predecessori e non furono scelti dall'imperatore, ma furono discendenti di Sergio I, eletto dai

        cittadini.

840 - 864 - Sergio I° conte di Cuma   

        Gregorio III dall'864 all'870

        Sergio II dall'870 all'877

        Atanasio II dall'878 all'898

        Gregorio IV dall'898 al 915

        Giovanni II dal 915 al 919

        Marino I dal 919 al 928

        Giovanni III dal 928 al 968

        Marino II dal 968 al 977

        Sergio III dal 977 al 998

        Giovanni IV dal 998 al 1002

        Sergio IV dal 1002 al 1027 (anno in cui donò la contea di Aversa a Rainulfo Drengot, primo cavaliere normanno in Italia meridionale) da

                                               1027 al 1030 il ducato fu retto da Pandolfo IV di Capua - (2° reggenza) dal 1030 al 1036

        Giovanni V dal 1036 al 1042

        Sergio V dal 1042 al 1082

- 24 giugno 1059 - trattato di Melfi

- dal 03 al 25 agosto 1059 - concilio di Melfi

- 23 agosto 1059 - concordato di Melfi

        Sergio VI dal 1082 al 1097 o 1107

        Giovanni VI dal 1097 o 1107 al 1120/1123

        Sergio VII dal

 

NORMANNI - regno di Sicilia (1140 - 1194)

"normanno" (north man) cioè "uomini del nord", per la precisione provenienti dalla Scandinavia

 

                       - Ruggiero I Altavilla di Sicilia

1130 - 1154 - Ruggiero II Altavilla di Sicilia conosciuto come Ruggero il Normanno

elesse "castel dell'Ovo" sua residenza napoletana e con Lui si svolse il primo parlamento dei baroni ad Ariano.   

Noto come il fondatore del "Regnum Sicilae"

Sepolto nella cattedrale di Palermo.

1154 - 1165- Guglielmo I di Sicilia detto il Malo

fece costruire castel Capuano

1166 - 1189 - Guglielmo II detto il Buono

1190 - 1193 - Tancredi d'Altavilla

morto a 55 anni

1194 - "Guglielmo III di Sicilia" o "Guglielmo III d'Altavilla" o "Guglielmino" (1185 - Hohenems 1198) 

figlio secondogenito maschio di Tancredi e di Sibilla di Medana, l'erede al trono era il fratello maggiore Ruggiero III di Sicilia che dal 1192 aveva affiancato il padre, ma morì nel 1193 all'età di 19 anni, succedendo così al padre all'età di solo nove anni con la reggenza della madre. 

 

 

casata sveva - "HOHENSTAUFEN" o "STAUFER" o "VON SCHWABEN" - (regno di Sicilia) - (1196 - 1253)

provenivano da un antico ducato (Svevia) del "Sacro Impero Germanico", il primo duca fu Burcardo nell'anno 912, nel 1030 il ducato pervenne alla casa di Hohenstaufen.

 

1196 - 1197 - Enrico VI di Germania - 1° re di Napoli della Casa di Hohenstaufen

figlio di Federico Barbarossa, sposò Costanza d'Altavilla, ultima erede del regno di Sicilia e così il territorio del regno passò sotto la corona sveva. 

1197 - 1215 - comune autonomo

con la morte di Enrico VI, la città si sottrae al domi8nio svevo e grazie ad una propria forza militare comandata da Goffredo di Montefusco, pone fine alle scorribande della soldataglia tedesca asserragliata nel castello di Cuma e distruttolo, impartisce una dura lezione ai tedeschi di stanza a Salerno, così i villaggi della provincia napoletana non vengono più assaliti e depredati.  L'autonomia dura pochi anni poi i napoletani sono costretti a sottomettersi a Federico II.

1215 - 1250 - Federico II di Svevia

Federico Ruggiero Costantino di Hohenstaufen (significa letteralmente "alto Staufen", ha origine nel XV° secolo, quando fu usato per la prima volta per distinguere la collina chiamata "Staufen" dal villaggio omonimo nella valle sottostante) re di Sicilia, duca di Svevia, re dei Romani (dal 1212)  e poi "Imperatore del Sacro Romano Impero" e re di Gerusalemme.  Fondatore del "Regno di  Sicilia, passò alla storia con gli appellativi "stupor mundi" (meraviglia o stupore del mondo) o "puer Apuliae" (fanciullo di Puglia)

* 1140 - assise di Ariano

* 1220 - assise di Capua

* 1221 - assise di Messina

* 1224 05 luglio - creazione università di Napoli "Federico II", Pier delle Vigne redige lo Statuto per la formazione di una classe dirigente.

                       * dieta di San Germano

                       1226 - dieta di Cremona

                       1228 - ottiene dal sultano d'Egitto la restituzione di Gerusalemme

                       1231 - costituzione di Melfi

                       1231 - emissione della moneta AUGUSTALE 

                       1233 - assise di Siracusa

                       1234 - assise di Lentini e Messina

                       1234 - il figlio Enrico si ribellò al padre che lo fece arrestare e lo tenne prigioniero fino alla sua morte, avvenuta nel 1212.

1251 - 1253 - comune autonomo

gli abitanti insorgono ed eleggono come proprio rappresentante e podestà Riccardo Filangieri, si proclamano comune autonomo e si pongono sotto la protezione del papa Innocenzo IV.   Negli anni seguenti  vengono eletti due podestà forestieri, perchè si ritiene che può essere un buon amministratore solo una persona "super partes" cioè non legata ad alcun interesse personale, così si succederanno il milanese Gallo de Orbitellis e il parmense Bartolino da Tavernario.   Nel 1251  Manfredi, figlio di Federico II,  incoronato re di Sicilia nel 1258 ma nel 1253 la città, in stato di assedio, dovette arrendersi a Corrado, decimata dalla pestilenza e dalla fame, dopo quattro mesi di resistenza.  La vendetta di Corrado si attuò col diroccare parte delle mura, trasferire lo Studio a Salerno ed imporre ulteriori onerose gabelle.   

1253 (sette mesi) - Corrado IV di Svevia

secondogenito di Federico II, re dei Romani nel 1238 ed imperatore di Germania nel 1250, giuge alle mura della città del golfo e l'attacca via mare con una ingente flotta e da terra con un poderoso esercito e per quattro mesi Tedeschi e Saraceni non riescono a conquistare la città.

 

dopo la morte di Corrado, la città si pose nuovamente sotto papa Innocenzo IV, che si stabilì a Napoli, ma vi morì nello stesso anno e nel conclave, tenutosi a Napoli, il 12 dicembre 1254 fu eletto papa Alessandro IV, che si ritirò a Roma all'avvicinarsi dell'esercito di Manfredi di Svevia, fratello di Corrado IV. 

1254 - 1266 - Napoli comune autonomo e Manfredi di Svevia

 

 

ANGIOINI - REGNO di NAPOLI  (1266 - 1441)

 

1266 - 1285 - Carlo I d'Angiò

figlio del re di Francia Luigi VIII il Leone e di Bianca di Castiglia, fu re di Sicilia fino al 1266 fino alla sua cacciata dall'isola nel 1282, in seguito ai "vespri siciliani".

Continuò a regnare sui territori peninsulari del Regno con capitale Napoli, ricevendo (1266) l'investitura di Re di Napoli da papa Clemente IV, e sconfiggendo Manfredi di Svevia, che resta ucciso in battaglia. 

Inizio della dinastia d'Angiò. 

Il regno iniziò con un'incessante imposizione di balzelli e con la persecuzione continua di chi aveva parteggiato con gli Svevi. I Baroni si allearono con i Ghibellini di Toscana e Lombardia ed indussero Corrado di Svevia detto Corradino figlio di Corrado IV, a scendere in Italia ed a rivendicare la corona ma viene sconfitto a Tagliacozzo il 02 ottobre 1268 e decapitato a Napoli in piazza Mercato a 16 anni il 29.10.1268, nel luogo dove oggi sorge la chiesa di Santa Croce al Mercato e le sue ossa riposano nella chiesa di Santa Maria del Carmine.  

1285 (07 gennaio) - 1309 (05 maggio) - Carlo II d'Angiò detto "lo zoppo"

figlio di Carlo I° d'Angiò prima re di Sicilia, poi di Napoli, regnò fino alla sua morte e fu sepolto a Napoli nella basilica di San Domenico Maggiore.

1309 (05 maggio) - 1343 (16 gennaio)  - Roberto I d'Angiò detto il saggio

incoronato il 03 agosto 1309 nella cattedrale di Agnone

figlio di re Carlo II d'Angiò e della regina Maria Arpad d'Ungheria

1343 (16 gennaio) - 1381 (26 agosto) - anno della sua deposizione - Giovanna I d'Angiò -

incoronata il 28 agosto 1344 ed il 12 maggio, dopo un anno di prigionia, dapprima a castel dell'Ovo, poi Nocera ed infine nel castello di Muro Lucano, venne uccisa soffocandola

ANGIOINI - DURAZZO

periodo detto dei DURAZZESCHI (1382 - 1435)

 

1382 (12 maggio) - 1386 (24 febbraio) - Carlo III° (Carlo d'Angiò - Durazzo)

spodestò la cugina Giovanna I° nel 1381, facendola assassinare e a sua volta venne assassinato nel 1386 in una congiura

figlio di Luigi III°, duca di Durazzo e di Margherita Sanseverino, fu anche re d'Ungheria con il nome di Carlo II° detto "il breve" e dal 1 385 fu inoltre principe d'Acacia e re titolare di Gerusalemme

fece costruire il castello del "Carmine" o "Sperone"

1386 - 1414 (06 agosto) - Ladislao I° di Napoli detto il Magnanimo, noto come "Ladislao d'Angiò - Durazzo" o "Ladislao di Durazzo" figlio di re Carlo III° d'Angiò- Durazzo e della regina Margherita di Durazzo.

Successe al padre assassinato 

privo di eredi

venne sepolto a Napoli nella chiesa di San Giovanni a Carbonara

1414 - 1435 (02 febbraio) - Giovanna II° d'Angiò Durazzo nota come Giovanna II° d'Angiò di Napoli o "Giovanna la pazza"

figlia di re Carlo III° d'Angiò - Durazzo e della regina Margherita di Durazzo, successe al fratello "Ladislao I°" 

sepolta a Napoli nella basilica della Santissima Annunziata Maggiore

CASATA ANGIO' - VALOIS 

(1435 - 1442)

1435 (02 febbraio) - 1442 (02 giugno) - Renato di Valois - Angiò noto come Renato I° d'Angiò di Napoli detto il Buono

fratello minore di Luigi III° d'Angiò

 

TRASTAMARA d'ARAGONA - regno di Napoli

(1442 - 1501)

rameo napoletano della dinastia europea per via illegittima dall'omonima famiglia regnante della corona d'Aragona 

 

1458 - 1494 - Ferdinando I° (Ferdinando Trastamara ) noto come "Ferrante" o "Fernando" o "Ferrando vecchio"

unico figlio maschio di Alfonso I° 

istituì l'ordine dell'Ermellino (29 settembre 1463)

1494 (25 gennaio) - 1495 (23 gennaio) - Alfonso II° d'Aragona

1495 (Napoli 23 gennaio - castel Capuano) - 1496 (07 ottobre) - Ferdinando II° di Napoli - Ferdinando Trastamara d'Aragona noto come Ferrandino

sepolto a Napoli nella sacrestia di San Domenico Maggiore

 

 

 

1442 - 1458 - Alfonso I d'Aragona il magnanimo - (Alfonso Fernandez di Trastamara)

entrò in Napoli attraverso un pozzo e conquistò la città. 

Dalla consorte Maria di Trastamara, figlia del re Enrico III di Castiglia non ebbe discendenza ma ebbe tre figli naturali .

Alla sua morte, nel 1458, i regni di Napoli e Sicilia furono nuovamente separati. 

1458 - 1494 - "Ferdinando I° (Trastamara d'Aragona Ferdinando) noto come  "Ferrante" o "Fernando" o "Ferrandino" 

unico figlio maschio illegittimo di Alfonso I

sepolto a Napoli nella sacrestia di San Domenico maggiore

1494 25 gennaio - 1495 23 gennaio - Alfonso II Trastamara d'Aragona, regnò un solo anno, abdicando a favore del figlio Ferrandino

ville :

- Conigliera - via Luperano, 9,

- Duchesca - per la cui costruzione furono cacciate via con la forza le suore del convento della Maddalena,

- Ferrantina, zona liceo Umberto,

- Poggio Reale, ora cimitero 

1495 23 gennaio - 1496 07 ottobre - Ferdinando II Trastamara d'Aragona detto Ferrandino, venne spodestato da Carlo VIII di Valois

1495 22 febbraio - 1495 06 luglio - Carlo VIII a Napoli assunse il titolo di Carlo IV 

1496 - 1501Ferdinando II Trastamara d'Aragona detto Ferrandino, riconquistò il regno e lo lasciò allo zio, Federico I d'Aragona figlio di Ferdinando I, fratello di Alfonso II e zio di Ferdinando II, in quanto senza eredi.

 

 

VICE REAME FRANCESE (1501 - 1504)

secondo i  termini del Trattato di Granada, il regno di Napoli è condiviso tra Luigi XII e Ferdinando il Cattolico

 

1501 - 25 aprile 1503 - Louis d'Armagnac

1503 - 1504 - Ludovico II del Vasto

 

 

VICE REAME SPAGNOLO  (1504 - 1707)

vicerè di Napoli, nominati da Ferdinando il cattolico

casata Aragonese - Trastamara (1504 - 1516)

 

1503 - 1507 - Consalvo di Cordova

1507 - 1509 - Giovanni d'Aragona

1509 - Antonio di Guevara

1509 - 1512 - Raimondo di Cardona

1512- 1513 - Francesco de Remolines

1513 - 1515 - Francesco 

 

RIVOLTA  NAPOLETANA - 1547  

 

Masaniello ossia Tommaso Aniello da Sorrento (secondo lo storico Amabile, mentre lo storico Baldacchini lo identifica in Tommaso Agnello della costa sorrentina) capeggiò tale rivolta che e venne scatenata dall'indignazione dei napoletani per il tentativo del vicerè don Pedro Alvarez di Toledo y Zuniga daccordo con il clero, di introdurre nella realtà partenopea "Il tribunale della Santa Inquisizione" 

 

 

RIVOLUZIONE  NAPOLETANA - REPUBBLICA NAPOLETANA  (22 ottobre 1647 - 05 aprile 1648) 

 

Masaniello ossia Tommaso Aniello di Amalfi di origine napoletana, fu a capo diuna delle più grandi rivoluzioni promosse nella città di Napoli -al fine di manifestare l'insofferenza popolare verso nuove ed inaccettabili vessazioni tributarie imposte nel periodo della dominazione spagnola, questa forte mobilitazione popolare riuscì a far si che il vicerè del tempo, Rodrigo Pomnce de Leon, desistesse dal proposito di rendere ancora più asfissiante la pressione fiscale dei sudditi partenopei.   In poche settimane la situazione precipitò e lo stesso capo popolo Tommaso fu ucciso dallo stesso popolo di cui era stato paladino, perchè accusato di aver tradito la causa.

 

 

congiura di Macchia  1701 (22 - 23 settembre)

 

prende il nome da Gaetano Gambacorta principe di Macchia, che vi partecipò ma non ne fu l'ideatore, essa fu una cospirazione della nobiltà napoletana che tentò senza successo di rovesciare il governo vice-reale spagnolo, durante la crisi successoria che si verificò in seguito alla morte di Carlo II di Spagna con l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo.

 

VICE REAME  AUSTRIACO  (1707 - 1734)

 vicerè di Napoli nominati dall'imperatore Carlo VI d'Asburgo - Austria

1707 - Georgio Adamo

1707 - 1708  Filippo Lorenz Wirico

1708 - 1710 Vincenzo Grimani

1710 - 1713 Carlo Borromeo

1713 - 1719 (2° mandato) Georgio Adamo

1719 - Giovanni Venceslao

1719 - 1721 Volfango Annibale di Schrattenbach

1721 - 1722 Marcantonio Borghese

1722 - 1728 Michele Federico d'Althan (19 maggio 1722 - 31 luglio 1728)

1728 - Francisco Joaquin Fernandez de Portocarrero y Mendoza

1728 - 1733 Luigi Tommaso Raimondo

1733 - 1734 Giulio Visconti

 

 

BORBONE di Napoli  (1734 - 1798) - regno di Napoli

 

Carlo VIII di Napoli

Carlo III di Borbone - il 10 maggio 1734 Carlo di Borbone, figlio di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese, fece il suo ingresso a Napoli il 25 maggio 1734 sconfiggendo definitivamente gli austriaci a Bitonto, conquistò la Sicilia ed il 02 giugno 1735 assunse definitivamente il titolo di re di Napoli

-03 luglio 1738 - costituì l'Ordine di San Gennaro

-17 marzo 1741 - catasto onciario - con dispaccio del 04 ottobre 1740 al quale seguirono poi le "Istruzioni Generali" del 17 marzo 1741, venne redatto un nuovo catasto

 

REPUBBLICA NAPOLETANA - (22 gennaio 1799 - 13 giugno 1799)

 

a seguito della repressione borbonica furono giustiziati 122 esponenti, le esecuzioni cominciarono alcuni giorni prima della caduta della Repubblica, a Procida, il 1° giugno del 1799, per concludersi oltre un anno dopo, l'11 settembre 1800.

Il 02 febbraio viene pubblicato il primo numero del "Monitore Napoletano" giornale ufficiale del governo provvisorio ed il 12 febbraio viene pubblicato il Catechismo ufficiale della Repubblica Napoletana, con il compito di educare i sudditi a diventare cittadini.

 

 

BORBONE (1799 - 1805)

 

 

FRANCESI (1806 - 1815) - regno di Napoli

 

1806 - 1808 - Giuseppe Bonaparte anche re di Spagna

                        20 giugno 1808 - statuto di Baiona

                        02 agosto 1806 - legge feudale (abolizione del feudalesimo attuato con decreto del 03 dicembre 1808)

1808 - 1815 - Gioacchino Murat, divenne cognato di Napoleone Bonaparte sposando Carolina Bonaparte morì in Calabria a Pizzo Calabro il 13 ottobre 1815 a 48 anni ed è sepolto nella chiesa di San Giorgio a Pizzo Calabro.

1809 - con l'entrata in vigore del "Codice Napoleonico" venne introdotto il divorzio ma con la ri-venuta dei Borboni, esso venne abolito con legge speciale

 

 

Regno delle Due SicilieBorbone di Napoli (1815 - 1861)

Il nome "Regno delle Due Sicilie" deriva dal fatto che fin dal XII secolo, quando l'Italia meridionale era occupata dai Normanni, si usava  distinguere una Sicilia "al di quà del faro" (quindi dello stretto di Messina) ed una "al di là del faro".

 

La dinastia dei "Borbone delle Due Sicilie", detta anche "Borbone di Napoli" o "Borbone di Sicilia", è uno dei rami italiani dei Borbone e precisamente un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Casato reale del Regno di Sicilia citeriore (Regno di Napoli) e del Regno di Sicilia Ulteriore regno di Sicilia), nel 1816 unificati come "Regno delle Due Sicilie".

Il fondatore della dinastia fu Carlo di Borbone, figlio di Filippo V di Spagna (re di Napoli e di Sicilia tra il 1700 ed il 1713, oltre che re di Spagna tra il 1700 ed il 1746. 

 

1815 - 1816 - Ferdinando IV di Borbone (3° periodo) poi dal 1816 - 1825 - Ferdinando I° delle "Due Sicilie"

iniziò a regnare all'età di solo otto anni

- revoca del divieto di associazioni massoniche, la regina Maria Carolina fece parte di una loggia massonica di sole donne

20 maggio 1815 - trattato di Casalanza

- 08 dicembre 1816 - riunì in un unico stato i regni di Napoli e di Sicilia con la denominazione di "Regno delle due Sicilie", contemporaneamente guidava il Regno di Napoli con il nome di Ferdinando III ed il "Regno di Sicilia" con il nome di Ferdinando IV , assumendo poi il nome di "Ferdinando I delle Due Sicilie". 

Nel 1768 sposò Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752-1814), alla sua morte fece un matrimonio morganatico (esso si contrae tra persone di rango sociale diverso che impedisce il passaggio alla moglie/marito dei titoli e dei privilegi del rango superiore) con Lucia Migliaccio duchessa di Floridia (1770-1826), creata principessa di Casturia, vedova di don Benedetto Grifeo, principe di Partanna.

* 1820 - moti costituzionali per la concessione della Costituzione e promossi dalla Carboneria, che spinsero il re a concedere il 06 luglio 1820 una Costituzione che ebbe vita breve in quanto nel Congresso di Lubiana, rinnegò la Costituzione da Lui giurata.                        

1825 - 1830 - Francesco I° delle "Due Sicilie" (Francesco, Gennaro, Giuseppe, Saverio, Giovanne, Battista)

figlio di Ferdinando I° delle "Due Sicilie" e di Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, re delle "Due Sicilie" dalla morte del padre nel 1825.  Sposò nel 1797 sua cugina Maria Clementina d'Asburgo-Lorena (1777-1801) figlia dell'imperatore Leopoldo II.  Rimasto vedovo di Maria Clementina, sposò nel 1802 Maria Isabella di Borbone, Infante di Spagna (1789-1848), figlia del re Carlo IV.

* figlio naturale - Pasquale de Servis pseudonimo Izar Bne Escur

* costruzione della cinta muraria detta "Muro del finanziere", muro lungo oltre km 20 ed alto più di tre metri, circondava la città da Poggioreale a Posillipo con una serie di porte di accesso alla città, per combattere il contrabbando e far pagare il dazio a tutte le merci entranti in città

* Istituì l'ordine "Francesco I"

* 1828 "moti del Cilento" - aderenti ai "Filadelfi" tentarono una rivoluzione nel Cilento avente per obiettivo il ripristino della Costituzione concessa nel 1820. Questa fu repressa nel sangue da Francesco Saverio del Carretto che arrivò a radere a cannonate il paese ribelle Bosco(frazione di San Giovanni a Piro).   

1830 - 1859 - Ferdinando II° delle "Due Sicilie" , figlio di Francesco I e di Maria Isabella di Borbone-Spagna,

fu re delle "Due Sicilie" dalla morte del padre, nel 1830, fino alla sua morte.  Nel 1832 sposò Maria Cristina di Savoia (1812-1836), figlia del re Vittorio Emanuele I di Savoia, dal quale ebbe un solo figlio, che gli successe alla sua morte.  Rimasto vedovo, sposò nel 1837 Maria Teresa d'Asburgo-Teschen (1816-1867). 

* 1848 27 gennaio - venne concessa la Costituzione, promulgata l'11 febb5raio 

1859 - 1861Francesco II°, delle "Due Sicilie" battezzato Francesco d'Assisi Maria Leopoldo ultimo re delle "Due Sicilie"

figlio di Ferdinando II e della sua prima moglie, Maria Cristina di Savoia, dalla morte del padre, salì al trono il 22 maggio 1859 e deposto il 13 febbraio 1861, quando il regno fu annesso al "regno d'Italia" regnando così solo 22 mesi. Le sue spoglie, così come quelle della moglie Maria Sofia e della loro figlia Maria Cristina, riposano dal 18 maggio 1984,nella basilica di santa Chiara in Napoli. 

 

                              

SAVOIA - (1861 - 1946) - regno d'Italia

 

1861 - 1878 Vittorio Emanuele II

ALPINI - corpo fondato il 15 ottobre 1872 con R.D. 1056 a Napoli - esso è il più antico corpo di fanteria e di montagna ancora attivo nel mondo, la cui canzone "La canzone del Piave" divenuta famosa in tutta Italia per essere diventata la canzone della vittoria italiana durante la prima guerra mondiale sotto la guida del generale Armando Diaz, fu scritta dal napoletano E.A. Mario

1878 - 1900  Umberto I

1900 - 1946 Vittorio Emanuele III

1944 - 1946 Umberto II - luogotenente generale del Regno d'Italia

09 maggio 1946 - 10 giugno 1946 - Umberto II - re d'Italia

 

REPUBBLICA 

 

 

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antiche denominazioni :

FALERO, PARTENOPE, PALEPOLI, NEAPOLIS fondata dai greci intorno al 470 a.C. non lontano dal più antico insediamento di PARTENOPE .

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ACCADEMIE

1458 - "PONTANIANA" 

essa è la più antica della penisola in quanto fondata prima di quella Romana e della Medicea, la sede fu il castel Nuovo e le riunioni erano moderate da Antonio Beccadelli detto il "Panormita" assai legato ad "Alfonso il Magnifico", per cui la prima Accademia assunse il nome di "Alfonsina" inizialmente chiamata "Porticus Antonianus" (Portico di Antonio) e le cui riunioni si tenevano sotto i portici di via Tribunali, 339, gli successe Giovanni Pontano con i poeti :

Acquaviva Andrea Matagabriele

Altilio Gabriele

Anisio Giano

Caracciolo Tristano

Carbone Girolamo

Cotta Giovanni

de Ferraris Antonio detto Galateo

De Gennaro Alfonso

Epicuro Marcantonio

Equicola Mario

Gareth Benedetto detto Carioto

Pucci Francesco

Sabatini Andrea

Sannazzaro Jacopo

Summonte Pietro

1560 - "SEGRETI"

fondata dallo scienziato, filosofo ed alchimista Giovanni Battista della Porta, in Napoli in Salita Due Porte all'Arenella e viene considerata la prima accademia scientifica d'Europa.  Per essere ammessi era necessario dimostrare di aver effettuato una scoperta scientifica.   Nel 1579 l'Accademia fu sospettata di occultismo ed iniziò la pratica inquirente presso il Sant'Uffizio. 

1586 - "SVEGLIATI

fondata da giulio Cortese ed Ascanio Pignatelli, fu la prima accademia ad aprire i battenti dopo la chiusura per sospette attività anti-religiose, dell'accademia dei Segreti di Giovanbattista Della Porta e si riunivano nella basilica di San Domenico Maggiore sotto la guida di Giulio Cortese

03 maggio 1611 - "OZIOSI"

fondata dal letterato Giambattista Tommaso Manso in cui era promosso un "ozio" letterario in cui non si affrontavano problemi teologici o politici, troppo impegnativi ma questioni letterarie, scientifiche e filosofiche, fra i componenti possiamo annoverare :

- Argensola 

- Leonardo Basile

- Bartolomè

- Capaccio Giulio Cesare

- de Petri Francesco

- di Paolo Giovanni Andrea

- Marino Giovanbattista 

i medesimi si radunavano nel chiostro della chiesa di santa Maria a Caponapoli 

1650 - 1670 "INVESTIGANTI" 

fondata da :

Tommaso Cornelio, Leonardo di Capua, Luca Antonio Porzio, Marzio Carafa duca di Maddaloni, Gennaro e Francesco d'Andrea, Niccolò Amenta e Carlo Buragna, di caratytere filosofico e scientifico di ispirazione anti - aristotelica. 

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ORDINI  CAVALLERESCHI

* ordine dell'Argata o dell'Arcolaio

* ordine della Leonza -

* ordine di Carlo III detto anche della "Concezione di Spagna" - istituito il 19 settembre 1771 e dedicato alla Immacolata Concezione

* Cavalieri della Chiave d'Oro

* Cavalieri di Malta ad Honorem

* ordine Costantiniano di san Giorgio

* ordine delle "Due Sicilie"

* ordine dell'Ermellino - istituito il 29 settembre 1463 da Ferrante d'Aragona

* ordine di Francesco I - istituito il 28 settembre 1829 da Francesco I delle Due Sicilie 

* ordine della Giara - istituito da "Ferdinando di Trastamara" o de Antequera detto "il Giusto"

* ordine di Malta

* ordine della Nave

* ordine del Nodo o del "Santo Spirito" - fondato da Luigi detto di Taranto che forse fu l'amante delle regina di Napoli Giovanna I d'Angiò, sua     cugina, che sposò nel 1352 dopo l'uccisione di Andrea d'Ungheria, primo marito di Giovanna.  Il nuovo re d Napoli, il giorno delle   Pentecoste dell'anno 1352, fondò in ricordo della sua incoronazione, questo Ordine.

* ordine di san Ferdinando e del merito

* ordine di san Gennaro - istituito a Napoli il 03 luglio 1738 da Carlo VIII, con la limitazione dell'ammissione ai soli cattolici

* ordine di san Giacomo della Spada

* ordine militare di san Giorgio della Riunione

* ordine equestre del santo Sepolcro di Gerusalemme

* ordine del Toson d'oro - istituito il 10 gennaio 1430 da Filippo III di Borgogna

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MAPPE - topografiche della città

1472 - tavola STROZZI

1566 - mappa LAFRERY

1572 - mappa LAUTREC

1629 - veduta BARATTA Alessandro

1748 - pianta PETRINI Paolo

1775 - pianta CARAFA Giovanni duca di Noja

1804 - carta Marchese Luigi

1828 - carta real opificio Topografico

1880 - carta SCHIAVONI Federico

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I SEDILI (SEGGI o PIAZZE) erano delle istituzioni amministrative di Neapolis i cui rappresentanti, detti "Eletti", dal XIII AL XIX scolo, si riunivano nel convento di San Lorenzo per cercare di raggiungere il bene comune della Capitale.  A cinque di essi avevano avevano diritto di partecipare i nobili, mentre il resto dei napoletani era aggregato nel sesto seggio, quello del Popolo.

I seggi erano :

1) CAPUANA : il nome deriva, probabilmente, dalla presenza al suo interno della famiglia Capuano, la sua sede era in va Tribunali,

2) MONTAGNA : così denominato poichè situato nella parte più alta della città,

3) FORCELLA : deve il suo nome alla sua vicinanza con la scuola di Pitagora che aveva come simbolo una Y. Venne poi accorpato nel Seggio di Montagna ed era ubicato vicino alla chiesa di Santa Maria a Piazza,

4) NILO : così chiamato per la sua vicinanza alla statua del Nilo, presso il Largo Corpo di Napoli,

5) PORTO : sorgeva in via Mezzocannone all'angolo con via Sedile di Porto, vicino all'antico porto di Napoli, 

6) PORTANOVA : così definito poichè in epoca greca le mura della città vennero ampliate e fu costruita una nuova porta nei pressi del porto,

7) POPOLO : destinato a rappresentare il popolo. Non aveva, di fatto, nessun potere e si limitava a riportare le lamentele dei ceti meno abbienti.  Il seggio era molto attivo nell'organizzazione di feste e processioni.  Nel corso del XV secolo la sua sede venne collocata in via Sant'Agostino della Zecca.

E' nei seggi uno dei simboli più rappresentativi di Napoli, anzi, il Simbolo di Napoli : il "Corsiero del Sole", un cavallo impennato che Corrado di Svevia adottò per descrivere e rappresentare quel popolo che non si riusciva a domare : i Napolitani.   Oltre ad essere stata una razza equina eccellente perché possente, adattissimo per le battaglie, il "Corsiero Napolitano" divenne famoso in tutto il mondo.  Era quello che dimostrava di essere un tempo quello stato "Napolitano Indipendente" e sovrano, dal Tronto alla Puglia sin alle Calabrie, con un solo popolo che parlava una sola lingua ufficiale, oggi riconosciuta a tutti gli effetti dal Patrimonio Mondiale UNESCO.  Nonostante ciò, le varie dinastie monarchiche che nei secoli si sono susseguite, hanno fatto sì da non far mai perdere il simbolo dei Napoletani, quel Popolo ribelle che conserva in sè il carattere indomabile del cavallo impennato. 

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BORGHI - CASALI - VILLAGGI

ANTIGNANO

BARRA - "VARRA di SERINO" o "TRESANA" "tre volte sana"

BELVEDERE

CANGIANO

CAPODIMONTE

DUE PORTE all'ARENELLA :

la zona prende il nome dalle "arene" lasciate dai fiumiciattoli che scendevano dalle collinette limitrofe.   Tipico del Borgo la figura delle FATE, le note e caratteristiche lavandaie del quartiere Vomero.  Intorno al 1650 la proprietaria terriera Isabella di Costanzo fece edificare, a vantaggio degli abitanti del borgo, la chiesetta di Santa Maria in Porta Coeli e San Gennaro. E' altresì presente, fin dal 1690, la chiesa di Santa Maria delle Grazie. In via "Due Porte " è visibile la villa dell'umanista Pietro Giannone (1676 - 1748) con annesso ampio giardino.  Alla fine dell'800 da borgo rurale, la zona diventa luogo residenziale per la presenza di strutture architettoniche a carattere gentilizio, fra le quali si ricorda "villa La Marca".   Nel 1943 fu teatro di scontri durante le "quattro giornate di Napoli".

MARINARI

OREFICI

PISCINOLA - PISINULA

POSILLIPO - antica AMMENUS poi diventata PAUSILYPON,ANGARI, MEGAGLIA, PORTA di POSILLIPO, SANTO STRATO, SPOLLANO, VILLANOVA

TORRICCHIO - (Materdei) - vecchia denominazione che deriva da una piccola torre baronale

SANTA LUCIA

SANT'ANTONIO ABATE

SECONDIGLIANO - SECUNDILIANUM

VERGINI

VOMERO VECCHIO

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COLLINE n. 12

Camaldoli

Capodichino 

Capodimonte

Echia (monte) - collina di Pizzofalcone

Fonseca (Stella e Materdei)

Monterone (colle)

Posillipo

San Laise o Lavise o Luise ex base Nato

San Potito - Costagliola - Li Carufi

Spina (monte)

Scudillo

Vomero

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QUOTIDIANI

"Corriere del Mezzogiorno" - fondato nel 1997

"Corriere di Napoli" fondato da Matilde Serao ed Eduardo Scarfoglio

"Il Mattino" 16 marzo 1982 fondato da Matilde Serao ed Eduardo Scarfoglio

"Risorgimento" - fondato il 04 ottobre 1943 -- 31 ottobre 1950

"Roma"

fondato il 22 agosto 1862, è il più antico quotidiano italiano post unitario, chiuso nel 1980, è stato rifondato nel 1990 ed è ritornato in edicola dal 12 ottobre 1996.  

"Il Giorno" fondato da Matilde Serao

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RIVISTE 

"Napoli letteraria"

"Cronaca Partenopea"

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NAPOLI - abbeveratoio : monumentale in calata Capodichino

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NAPOLI - acquedotto : della Bolla (V secolo a.C), di origine greca.

NAPOLI - acquedotto : augusteo ( I secolo d. C.), del Serino, di origine romana -  accesso da palazzo Peschici - Maresca - via Arena Sanità  

NAPOLI - acquedotto : Ponti Rossi

romano

NAPOLI - acquedotto : del Carmignano (XVII secolo, 1629).

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NAPOLI - AGNANO - ANIANUM

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NAPOLI - aereoporto 

ex "campo di Marte"

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NAPOLI - ara : romana - via San Biagio dei Librai angolo vico San Nicola a Nilo

porzione, di epoca imperiale romana, recante una scritta in caratteri greci

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NAPOLI - archivio : di Stato - piazzetta del Grande Archivio - tel.: 081.563.81.11

Chiesa e convento dei Santi Severino e Sossio, poi Collegio della Marina infine poi vi fu collocato l'archivio.

*carta lapidaria (VIII sec. d.C.)

antico istrumento ritrovato a Cuma e scritto in latino. Inciso su ambedue le facce di una lastra di marmo trapezoidale della lunghezza m.1,18 e m. 1,7 posta nell'archivio dal 1851 e posizionata su un basamento di noce.

NAPOLI - archivio : Banco di Napoli - via dei Tribunali, 213 (palazzo Ricca e palazzo Cuomo).

vanta il primato di essere il più imponente archivio bancario del mondo.

NAPOLI - archivio : Bianchi Leonardo (ospedale) -

NAPOLI - archivio : cartografico - Castel Nuovo (Maschio Angioino)

NAPOLI - archivio : Camera di Commercio

NAPOLI - archivio : Capodimonte - museo di Capodimonte

storico

NAPOLI - archivio : convitto Nazionale di Napoli "Vittorio Emanuele II" - piazza Dante

NAPOLI - archivio : Fondazione Opera Pia - Casa REgina Coeli - Vico San Gaudioso, 2

NAPOLI - archivio : sonoro della canzone napoletana - "Casina Pompeiana" villa comunale - rivera di Chiaia 

NAPOLI - archivio : CGIL - via Torino, 16 - tel.: 081.34.56.268

NAPOLI - archivio : Carbone - via Toledo, 406

fotografico

NAPOLI - archivio : chiesa "Real arciconfraternità di Santa Maria della Mercede e Sant'Alfonso de' Liguori" -  

vedi chiesa - via San Sebastiano

NAPOLI - archivio : Comune di Napoli - Salita Pontenuovo, 31

ex ritiro di Santa Maria della Purificazione e dei Santi Gioacchino ed Anna a Pontenuovo

NAPOLI - archivio : Conservatorio di San Pietro a Majella

NAPOLI - archivio : Diocesano - largo Donnaregina, 22 (interno palazzo Arcivescovile)

NAPOLI - archivio : Enel - via Ponte dei Granili, 24 - tel.: 081.36.74.213

ubicazione temporanea - Mostra d'Oltremare - padiglioni America Latina 7 e 9

ex dogana borbonica

NAPOLI - archivio : Filangieri Angerio

NAPOLI - archivio : ILVA di Bagnoli - via Coroglio, 49

NAPOLI - archivio : Lala

NAPOLI - archivio : MANN -

documenti dalla metà del 1700 al 1920 circa, 12.000 fascicoli, 300 disegni, 180 volumi manoscritti contenenti gli inventari antichi del museo.

NAPOLI - archivio : Matania 

Opere, documenti e carteggi relativi ai pittori : Eduardo Matania (Napoli 1847 - 1927) , Albero Della Valle (Napoli 1851 - 1928), Fortunino Matania (Napoli 1881 - Londra 1963), Ugo Matania (Napoli 1888 - 1979) e del fotografo Pier Luigi Pretti (foto tra il 1900 ed il 1926).

NAPOLI - archivio : militare - piazza Plebiscito

NAPOLI - archivio : militare - via Egiziaca a Pizzofalcone, 44

dal 1808 ospitò la biblioteca militare e l'Opificio Tipografico del Regno delle Due Sicilie" fino all'unità d'Italia.

NAPOLI - archivio : Municipio - Salita Pontenuovo, 31 (palazzo ex Ritiro di Santa Maria della Purificazione e dei Santi Gioacchino e Anna a Pontenuovo

NAPOLI - archivio : notarile - via San Paolo ai Tribunali, 14

NAPOLI - archivio : PAN - palazzo Roccella - via dei Mille, 60 - (restauri del palazzo

NAPOLI - archivio : Parisio

fotografico

NAPOLI - archivio : San Lorenzo - vico dei Maiorani

NAPOLI - archivio : Soprintendenza Archivistica

NAPOLI - archivio : Soprintendenza ABAP di Napoli e provincia - piazza Plebiscito / palazzo Reale

fotografico

NAPOLI - archivio : Soprintendenza ABAP di Napoli e provincia - piazza Plebiscito / palazzo Reale

pratiche architettoniche

NAPOLI - archivio : Teatro San Carlo

NAPOLI - archivio : Troncone

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NAPOLI - arco : borbonico

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NAPOLI - area archeologica : Carminiello ai Mannesi - via Carminiello ai Mannesi

NAPOLI - area archeologica : san Lorenzo - piazza san Lorenzo Maggiore

NAPOLI - area archeologica : Pausilypon - discesa Gaiola

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NAPOLI - arciconfraternita : San Nicodemo degli apparatori - 

qui pregavano re Ladislao e la sorella futura regina Giovanna II

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NAPOLI - arco : di Fanzago

del complesso monumentale di San Gaudioso

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NAPOLI - ascensore : "Carelli" (1914) - parco Carelli - via parco Carelli

incastonato in una torretta di tufo coronata da una merlatura su archetti pensili, domina la collina  di Posillipo su cui sorge il complesso del parco.

NAPOLI - ascensore : via Chiaia nel ponte (1956)

rimodernato nel 1990 che unisce via Chiaia a via Nicotera 

NAPOLI - ascensore : "Pizzofalcone" (1920 - 1968)

costruita in periodo fascista, collegava il piazzale della scuola militare Nunziatella (via Parisi - quartiere Chiaia), sulla collina di Pizzofalcone e l'ingresso della galleria Vittoria, su via Chiatamone.

LEGENDA

si racconta che i napoletani raggiungessero Pizzofalcone per la ricerca di moglie poiché c'erano le donne più belle di Napoli.

L'ascensore era dotato di due macchine piuttosto ampie che potevano ospitare sino a dieci persone a corsa e l'impianto era dotato anche di una scala di emergenza con due piani intermedi e funzionava con un motore elettrico a corrente continua.   Esso funzionò regolarmente sino al 1966, anno in cui il comune di Napoli cedette la struttura alla SIP (Telecom) poichè l'ascensore, nella parte alta termina nel palazzo Pacanowski (palazzo Telecom) dal nome dell'architetto che lo aveva progettato.   Nel 1966 agli ascensori fu fatto un restyling che terminò nel 1967 e quindi la struttura riaprì il 24 aprile 1968 ma vennero scoperte delle infiltrazioni d'acqua che compromettevano la sicurezza dell'impianto stesso ed il 03 settembre 1968 fu chiuso definitivamente, ora il plesso ospita la portineria dell'università Parthenope che nel frattempo dal 2010 ha rilevato il palazzo.  

NAPOLI - ascensore - Posillipo - Piedigrotta (1895) - stazione a via A. Manzoni, 90

l'impianto fu costruito dalla società "Tramways de Naples" da "Du Mesnil e Treze Dreyes" e copriva un dislivello di 127 metri.  Il funzionamento era garantito da due vetture, ciascuna cap0ace di trasportare fino ad otto passeggeri di cui quattro seduti.   Dall'iniziale motrice a vapore si passò a quella elettrica nel 1925, capace di raggiungere la velocità di metri 1,5 al secondo con corse ogni cinque minuti, lo stesso anno l'impianto fu sospeso e non più riaperto. 

NAPOLI - ascensore - via Santa Lucia

congiungerà via Santa Lucia con il belvedere di Pizzofalcone sul monte Echia.

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NAPOLI - agorà - Morelli - via Morelli, 61

dispone dei seguenti servizi :

bar, catering, guardaroba, security, hostess, impianto video, impianto audio e luci, allestimenti personalizzati, parcheggio all'interno della struttura circa 250 posti, aria condizionata.

La struttura dispone di circa 400 mq e può contenere circa 150 persone sedute o circa 350 in piedi. 

Può ospitare :

- feste private

- meeting, congressi e workshop

- mostre, shop, presentazione ciclomotori, spazi espositivi, concerti e spettacoli, sfilate di moda.

NAPOLI - auditorium : agenzia delle entrate - via Diaz Armando

NAPOLI - auditorium : agenzia delle entrate - via Montedonzelli

NAPOLI - auditorium : chiesa S. Maria Anteseula - via Domenico Fontana 

NAPOLI - auditorium : Molajoli Bruno - via Tito Angelini in castello Sant'Elmo

NAPOLI - auditorium : Ordine Medici - Riviera di Chiaia, 9/C

NAPOLI - auditorium : RAI - via Marconi

NAPOLI - auditorium : chiesa dei Fiorentini - 

NAPOLI - auditorium : chiesa Salesiani - via Raffaele Morghen

NAPOLI - auditorium : chiesa Salesiani - via don Bosco

NAPOLI - auditorium : Santa Luisa di Marillac c/o Casa Provinciale "Figlie della Carità" - via Andrea d'Isernia,23

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NAPOLI - Banco di Napoli

istituto più antico d'Italia con l'archivio che è la collezione di documenti più importante del mondo

* Banco della Pietà

* Banco dei Poveri (1563 - 1808)

* Banco dell'Annunziata

* Banco di Santa Maria del Popolo

* Banco dello Spirito Santo (1590 - 1808)

* Banco di S, Eligio

* Banco di San Giacomo e Vittoria 

* Banco del Salvatore

Gioacchino Murat fece confluire tutti i banchi in uno solo, il Banco delle due Sicilie" , che con l'unità d'Italia divenne "Banco di Napoli"

Nel 1906 il Banco di Napoli fu il primo "banco italiano ad aprire filiali all'estero.

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NAPOLI - BAGNOLI, BALNEOLIS, in quanto ospitava diversi luoghi balneari.

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NAPOLI - bar : Gambrinus

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NAPOLI - BARRA : comune autonomo fino al 1925

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NAPOLI - basilica : san Lorenzo Maggiore - via dei Tribunali, 316

email : www.sanlorenzomaggiore.na.it               www.laneapolissotterrata.it              

Il complesso di San Lorenzo Maggiore costituisce un percorso a ritroso nel tempo, che copre un periodo storico dal V secolo a.C. fino alla fine del XVIII secolo d.C.   Esso è una testimonianza storica perfettamente conservata, di come la città sia cresciuta e si sia evoluta, una continua mescolanza di antico e moderno.  In esso troviamo strati di diverse costruzioni, frutto dei vari sviluppi urbani susseguitisi nei secoli.  Questi strati rappresentano i cambiamenti civili, culturali, politici ed istituzionali di diverse civiltà, che hanno in comune lo stesso spazio geografico, unico nel suo genere; dall'agorà al foro, dalle fondamenta della basilica paleocristiana alla roccaforte del convento dei frati francescani, tutti coesistenti nel chiostro di San Lorenzo Maggiore.  

Questo sito ha anche ospitato il seggio del governo della città, di cui si trova traccia visitando l'area archeologica. Quì la tomba di Caterina d'Austria, prima consorte di Carlo, figlio di Roberto d'Angiò.

BASILICA 

Essa è ubicata dove in età romana era situato il foro. Voluta dal vescovo Giovanni II (533-555) dedicata a San Lorenzo diacono, si componeva di un atrio (nartece), di un'aula grande divisa in tre navate e di un abside semicircolare con ai due lati i pastofori, le cui pavimentazioni sono a tutt'oggi visibili all'altezza del transetto.  Con l'avvento degli Angioini, la basilica fu interessata dal rinnovamento che coinvolse la città e tra il 1270 e il 1300 la chiesa fu ricostruita in stile gotico francese.

NAPOLI - basilica : Santa Chiara

L'area archeologica si sviluppa sotto la basilica ed oltre ad una sezione museale in cui sono esposte anfore, oggetti di ceramica e marmi risalenti al II° e III° secolo d.C., il sito possiede quello che molto probabilmente è il più rilevante complesso termale di  Napoli.

LEGENDA

tra le mura di questo antico luogo di culto, è possibile avvertite la presenza di Sancha di Maiorca moglie di Roberto d'Angiò che dal 28 luglio 1345, giorno in cui venne tumulata, vaga nel monastero vestita con un abito lungo, passo lento, capo chino e mani congiunte come se stesse pregando.

NAPOLI - basilica : santuario di santa Maria del Carmine maggiore

NAPOLI - basilica : santa Maria della Sanità detta san Vincenzo in quanto dedicata al santo domenicano Vincenzo Ferreri detto O'Munacone

NAPOLI - basilica : san Pietro ad Aram - corso Umberto I, 290 -

Le origini di questa chiesa sono molto antiche, secondo la leggenda, la chiesa custodirebbe l' "Ara Petri" (ARAM deriva da ARA PETRI), ovvero l'altare su cui pregò San Pietro durante la sua venuta a Napoli. La tradizione vuole anche che il Santo Apostolo vi sia ritornato in occasione della conversione di Santa Candida e Sant'Aspreno (come raffigurato nell'affresco presente nel vestibolo, attribuito a Girolamo da Salerno), in seguito diventato Vescovo di Napoli.  La struttura attuale, invece, comprendente anche un monastero di Monaci Regolari di Sant'Agostino, fu costruita su quella paleocristiana nel XII secolo, per volontà del Cardinale Giovanni de' Pizutis, che la dedicò a San Pietro e a Santa Candida.  Nel 1453, grazie al re Alfonso I d'Aragona, la chiesa fu affidata ai Canonici Lateranensi.  In questo periodo, la basilica fu inglobata nelle mura cittadine, fu restaurata ed il monastero arricchito da un chiostro con colonne in marmo ed archi a tutto sesto; inoltre ne fu costruito un altro nel cinquecento in piperno.  Durante il periodo di Risanamento edilizio della città in fine ottocento, il chiostro fu abbattuto e le sue colonne trasferite nella chiesa di Sant'Aspreno.  Papa Clemente VII (1478-1534, 219° papa della chiesa cattolica), viste le sue particolari origini, aveva concesso di celebrarvi il Giubileo nell'anno successivo a quello di Roma, così Napoli ebbe la possibilità di organizzare l'evento nel 1526, nel 1551 e nel 1576, in seguito papa Clemente VIII (1536-1605, 231° papa della chiesa cattolica), decise di abolire il privilegio concesso alla città.  In esse vi sono delle catacombe.

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NAPOLI - bastione : degli Incurabili - largo delle Pigne oggi piazza Cavour

NAPOLI - bastione : Sant'Andrea degli Scopari - sulla marina

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NAPOLI - biblioteca : Angiulli - via Mario Pagano (quartiere Sanità)

NAPOLI - biblioteca : "Bosco di Capodimonte" - via Bosco del Capodimonte, 9

NAPOLI - biblioteca : "Brancaccio" - vico Donnaromita, 15

NAPOLI - biblioteca : Brau - piazza Bellini, 60 - tel.: 081.253.39.48

NAPOLI - biblioteca : Canino Marcello - via Toledo, 402 - complesso dello Spirito Santo - scala C piano VI

NAPOLI - biblioteca : "Ceicc" - via Partenope, 36 c/o ex facoltà di Economia e Commercio

NAPOLI - biblioteca : "Centro Studi Vichiani" - via Porta di Massa,1 - tel.: 081.25.35581

NAPOLI - biblioteca : "CGIL" - via Torino, 16 - tel.: 081.34.56.268

NAPOLI - biblioteca : CNR "Adriano Buzzati Traverso" - via Pietro Castellino, 111 - tel.: 081.6132461

NAPOLI - biblioteca : CNR "Mauro PICONE" - via Pietro Castellino, 111 - 081.6132385

NAPOLI - biblioteca : CNR - via Sanfelice, 8 - tel.: 081.2470927

NAPOLI - biblioteca - "Compagni di viaggio" - ospedale Ascalesi - via Egiziaca a Forcella

NAPOLI - biblioteca - "Compagni di viaggio" - ospedale Cotugno - serv. pasichiatria/psicologia - via Quagliariello, 54 - tel.: 081.590.83.37

NAPOLI - biblioteca - "Conca Paolo" (Scienze economiche e sociali) - piazza Camillo Benso conte di Cavour, 42 - tel.: 081.795.96.05

NAPOLI - biblioteca : Conservatorio di musica - via San Pietro a Majella, 34

NAPOLI - biblioteca : Croce Benedetto - Via Francesco De Mura, 2/b (quartiere Vomero)

NAPOLI - biblioteca : Croce Benedetto - c/o palazzo Filomarino via Benedetto Croce, 12

NAPOLI - biblioteca : "De Marsico Alfredo" - 

NAPOLI - biblioteca : Delcogliano Raffaele - Centro Direzionale - Consiglio Regione Campania

NAPOLI - biblioteca : Durante Annalisa - via Vecchia Vicaria, 23 

NAPOLI - biblioteca : Fortunato Giustino - piazza Giovanni XXIII (zona Soccavo).

NAPOLI - biblioteca : Educandati femminili - piazza Miracoli alla Sanità

NAPOLI - biblioteca : Deledda Grazia - vico Santillo, 3 (zona Ponticelli).

NAPOLI - biblioteca : Dohrn Antonio - stazione zoologica

NAPOLI - biblioteca : "Filippone Mia" - liceo Genovesi

NAPOLI - biblioteca : Flora Francesco - via Nicola Nicolini, 54

NAPOLI - biblioteca : francese - via Francesco Crispi 86 palazzo Grenoble

NAPOLI - biblioteca : Galasso Giuseppe -

situata all'interno del castel Maschio Angioino

NAPOLI - biblioteca : Girolamini (1586) - via Duomo, 142

circa 160.000 volumi

fondi :

* Gervasio Agostino

* Filippino

* Valeri - 940 volumi di Napoli e dell'Italia Meridionale

* Valletta Giuseppe (collezione privata)

Contiene 159.700 titoli, tra cui 94 incunaboli, numerosi manoscritti, 6500 composizioni e opere musicali dal XV al XIX secolo inoltre è specializzata in : filosofia, teologia cristiana, chiesa cristiana in Europa, storica della chiesa, musica sacra e storia dell'Europa. 

NAPOLI - biblioteca : Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno - via porta di Massa - tel.: 081.2535580/1

NAPOLI - biblioteca : "Istituto per gli Studi Filosofici" - piazza Santa Maria degli Angeli, 1 

vedi : palazzo "Ciccarelli di Cesavolpe del Balzo"

NAPOLI - biblioteca : Istituto sull'adattamento dei bovini e dei bufali all'ambiente del mezzogiorno - via Argine, 1085

NAPOLI - biblioteca : Labriola - piazza Giovanbattista Pacicchelli, 10

NAPOLI - biblioteca : Laurenziana - via Macedonia, 14/a

NAPOLI - biblioteca : L.E.G.A.L.I.T.A. associazione - via Pignatelli, 5

NAPOLI - biblioteca : Luciani don Filippo - via Eduardo Massari, 4 (zona piazza Arenella)

NAPOLI - biblioteca : Lucrezi Bruno - via Solimena c/o Istituto Magistrale "Giuseppe Mazzini"

NAPOLI - biblioteca : MANN

NAPOLI - biblioteca : Mazzacurati - via Acate (quartiere Bagnoli)

NAPOLI - biblioteca : Molajoli Bruno (1993) - VIA Tito Angelini, 22 in Castel Sant'Elmo  

NAPOLI - biblioteca : "Osservatorio di Capodimonte" - salita Moiariello, 16

NAPOLI - biblioteca : "Spinelli di Tarsia" - Pontecorvo

NAPOLI - biblioteca : padri Passionisti - via Santa Maria ai Monti, 333 - tel.: 081.751.27.81

NAPOLI - biblioteca : Pane Roberto - via Monteoliveto, 3 palazzo Gravina - 1° piano

NAPOLI - biblioteca : PAN - palazzo Roccella - via dei Mille, 60

NAPOLI - biblioteca : quartierale - via Domenico Padula, 131 (quartiere Pianura)

NAPOLI - biblioteca : quartierale - via Giusso, 22 - tel.: 081.570.71.37

NAPOLI - biblioteca : "Rispoli Gennaro" - via Maria Longo 50 c/o Ospedale Santa Maria delPopolo degli Incurabili

NAPOLI - biblioteca : Rodari Giovanni - via Napoli, 101 - tel.: 081.726.18.23 (quartiere Pianura)

NAPOLI - biblioteca : Soprintendenza ABAP Napoli - piazza del Plebiscito palazzo reale

NAPOLI - biblioteca : Sannazaro Jacopo - via Giacomo Puccini c/o Liceo Jacopo Sannazaro (quartiere Vomero) 

NAPOLI - biblioteca : Severino Domenico - via Dietro La Vigna, 14/B (quartiere Piscinola)

NAPOLI - biblioteca : spagnola Alberti Rafael - via Nazario Sauro 23

NAPOLI - biblioteca : Società Napoletana di Storia Patria - via Vittorio Emanuele III / Maschio Angioino   

NAPOLI - biblioteca : MIC-Soprintendenza ABAP - piazza del Plebiscito / palazzo reale

NAPOLI - biblioteca : "Tucci Vincenzo" - piazza Giacomo Matteoti - palazzo delle Poste

NAPOLI - biblioteca : Universitaria - via Giovanni Paladino, 39 

NAPOLI - biblioteca : Verde Gelsomina (quartiere Secondigliano)

NAPOLI - biblioteca : liceo Vico Gian Battista Vico - via Salvator Rosa

NAPOLI - biblioteca nazionale : Vittorio Emanuele III - piazza del  Plebiscito / palazzo reale

orari : dal lunedì al venerdì - ore 09.00/19.00 - sabato 09.00/13.30

fondi :

*Americana

*Aosta

*Arcuno

*Brancaccio

                 biblioteca Brancacciana

                               San Giacomo

                 fondo San Martino

                 fondo Palatina

* Correra

* Doria Gino (Biagio) circa 10.000 volumi

* Emeroteca

* Lucchesi Palli

*Manoscritti e rari

*Moderna

*Napoletana

*Officina papiri ercolanesi

*Palatino

*Parente Abele

*Piccirilli

*Nunziatella

*Pontieri

*Venezuelana

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NAPOLI - busto : Bolivar Simon - Posillipo

NAPOLI - busto : Cardarelli Antonio - piazzale Antonio Cardarelli (zona ospedaliera)

NAPOLI - busto : Imbriani Matteo Renato - via Foria, giardinetti

NAPOLI - busto : Marianna - palazzo municipale - piazza Municipio

ritrovata nel seicento a Napoli, nella zona di piazza Mercato e rappresenta la testa di una donna in tipico stile ellenistico, collocata dopo il ritrovamento su un piedistallo vicino alla chiesa di sant'Eligio e durante la rivolta di Masaniello, subì alcune mutilazioni, gli fù staccato il naso e deturpata in più parti, dopo un sommario restauro il busto fu collocato davanti la chiesa di santa Maria dell'Avvocata, vicino piazza Dante.

Nel 1879, il busto subì un nuovo restauro e spostato vicino alla chiesa di san Giovanni a Mare nelle prossimità di piazza Mercato dove subì altri danni.  Nel 1961, il busto fu acquisito alla collezione del museo Filangieri e dopo qualche anno collocata nel palazzo municipale al piano ammezzato

NAPOLI - busto : Schwabe Giulia - c/o Istituto comprensivo Russo - Montale

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NAPOLI - campo di Marte : area dell'aereoporto di Capodichino

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NAPOLI - cappella : degli "Affreschi" - San Domenico maggiore

NAPOLI - cappella : "Battistero di San Giovanni in Fonte"

NAPOLI - cappella : dei "Borbone"

NAPOLI - cappella : "Capece Minutolo"

NAPOLI - cappella : "Caracciolo del Sole"

NAPOLI - cappella : "Caracciolo di Vico"

NAPOLI - cappella : "Carità di Dio"

NAPOLI - cappella : del "Crocifisso"

NAPOLI - cappella : "Firrao"

NAPOLI - cappella : "Madonna dell'Idra"

NAPOLI - cappella : "medici di Gragnano"

NAPOLI - cappella : "Monte dei Poveri"

NAPOLI - cappella : "Monte di Pietà"

NAPOLI - cappella : "Palatina"

NAPOLI - cappella : "Pappacoda" - piazza San Giovanni maggiore

NAPOLI - cappella : "Piccolomini" 

NAPOLI - cappella : della "Purità"  

NAPOLI - cappella : Mastrini - via Selva Cafaro, 40

NAPOLI - cappella : "San Giacomo" o "Santa Maria dell'Archetiello" - 

NAPOLI - cappella : "San Giacomo della Marca" 

NAPOLI - cappella : "San Giovanni Battista ai Camaldoli" - località Nazareth

NAPOLI - cappella : "San Gregorio Armeno"

NAPOLI - cappella : "Santa Maria Coeli e San Gennaro" detta "chiesa delle fate" - vico Molo alle Due Porte, 11

cappella templare - per un periodo è stata in visione la copia della Sacra Sindone

NAPOLI - cappella : "Santa Maria della Luce" (1668) - Riviera di chiaia, 68/A

NAPOLI - cappella : "Santa Maria dei Pignatelli" - vicino Corpo di Napoli  - statua del Nilo

NAPOLI - cappella : "Santa Maria dell' Incoronatella della Pietà dei Turchini" - via Medina 19

NAPOLI - cappella : "palazzo Ruffo di Bagnara"

NAPOLI - cappella : Pignatelli - piazzetta Nilo

NAPOLI - cappella : Pontano (1490) -

antica denominazione : AD ARCUM

piccolo tempio rinascimentale commissionato dal letterato umanista Giovanni Pontano per dedicarlo alla Vergine ed a San Giovanni Evangelista, ed adibito a tempio funerario per sua moglie Adriana Sassone morta nel 1490. La cappella era situata vicino alla chiesa Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta e costruita a pochi passi dal suo palazzo che oggi non esiste in quanto sostituito nella prima metà del XX° secolo dall'edificio della scuola Armando Diaz.

NAPOLI - cappella : San Pietro

vedi casa Tafone

NAPOLI - cappella : di palazzo "Ruffo di Bagnara"

NAPOLI - cappella : "Sansevero" detta anche "Chiesa di Santa Maria della Pietà" o "Pietatella" (1593) - via Francesco De Sanctis, 19/21

LEGENDA

si vuole che essa sia stata eretta su un preesistente tempio dedicato alla dea Iside.

NAPOLI - cappella : della "Scala Santa"

NAPOLI - cappella : "del Succorpo"

NAPOLI - cappella : del "Tesoro di San Gennaro" 

NAPOLI - cappella : Stella Maris -

NAPOLI - cappella : "Ulloa"

NAPOLI - cappella : "Vacchiano" o "San Gennaro"

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NAPOLI - casa : Marotta - via Francesco Solimena, 76

NAPOLI - casa : Plassenel

vedi - villa Lamperti

NAPOLI - casa : Tafone -

costruita sul sito della settecentesca "casa del Francione" (mappa Noja), essa ingloba diverse opere preesistenti, una casa, una torre, una taverna, alcune grotte con peschiera e l'antica cappella di San Pietro.

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NAPOLI - caserma : Bianchini Edoardo : piazza Duca degli Abruzzi, 31 ex piazza Ponte della Maddalena

ex caserma borbonica, denominata "real cavallerizza" - 10° reggimento artiglieria pesante, ora adibita ad Ufficio dell'Agenzia delle Entrate

dopo il 1897 cambia nome, in onore di Bianchini, medaglia d'oro al valor militare  

NAPOLI - caserma : Garibaldi Giuseppe 

NAPOLI - caserma : Iovino - via Medina, 1

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NAPOLI - casino : Goudar

NAPOLI - casino : Imperiale

NAPOLI - casino : reale a Mergellina

NAPOLI - casino : Meuricofreè 

vedi : villa Capriccio 

NAPOLI - casino : "del Chiatamone" o "del principe di Francavilla" - via Chiatamone, 57

residenza estiva della "corte borbonica" 

ex hotel Hassler , poi sede dell'istituto Mutilati di guerra

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NAPOLI - casina : Pompeiana (1861) - riviera di Chiaia in villa comunale

sala ed archivio "sonoro della canzone napoletana"

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NAPOLI - città dei sette (7) castelli :

castel dell'OVO o "Marino""di Mare" o "di Lucullo" (VII secolo a.C.) - isolotto di Megaride

castel CAPUANO (XII secolo - 1165) - piazza Enrico De Nicola 

di origine normanna, è il secondo castello più antico di Napoli dopo castel dell'Ovo, sorge su un'antica necropoli greca e romana risalente al V° secolo a.C. e fu fatto costruire dal sovrano normanno Guglielmo I detto il Malo, nel XVI (1537) fu trasformato in tribunale del Regno, mentre i sotterranei furono adibiti a prigione  con relativa camera di tortura, il suo nome deriva dalla vicinanza a porta Capuana. E' stato sede della sezione civile e penale del tribunale che oggi risiede nel Centro Direzionale di Napoli (C.D.N.).

LEGENDA

qui fù processata Giuditta Guastamacchia, donna bellissima quanto crudele che insieme al padre ed all'amante, irretì un chirurgo spingendolo ad uccidere suo marito.  Essi  furono impiccati in via Tribunali e poi decapitati e la testa di Giuditta, fu appesa su castel Capuano. Secondo la tradizione popolare, il suo fantasma si aggira nei corridoi del castello.

castel MASCHIO ANGIOINO,

castel "SANT'ELMO" nel X° secolo denominato PATURCIUMnasce da una torre d'osservazione normanna chiamata BELFORTE

dal 1329palazzo reale di Roberto d'Angiò

dal 1860 al 1952 - carcere militare

attualmente sede di un museo e del MiC - Direzione Regionale dei musei della Campania

castello del "CARMINE" o "Sperone" - (1382), demolito nel 1906 per la costruzione di via Marina e corso Giuseppe Garibaldi. Era adibito solo a uso militare.  Il giorno dell'esecuzione i condannati erano condotti da torre Spinella o Trono, lungo le mura fino ad arrivare al "vicolo dei Sospiri" e da lì entravano in piazza Mercato (Napoli) passando sotto l'arco di Sant'Eligio.

Esso ospitò illustri prigionieri :

* Carafa Ettore

* Cirillo Domenico

* Pimentel Fonseca Eleonora

* Sanfelice Luisa

* Serra Gennaro

Al suo posto è stata edificata la caserma Giacomo Sani.              

castello di NISIDA,

castellodi VIGLIENA

NAPOLI - castello : "Aselmeyer" o "Grifeo" dal nome dei principi di Partanna (1902) - corso Vittorio Emanuele, 165

edificato dall'architetto anglo - napoletano Lamont Young

NAPOLI - castello : "de Mari" - via Salvator Rosa

NAPOLI - castello : "De Vita" - Via Alessandro Manzoni, 254

Castelletto neo-medioevale, stile diffusosi a cavallo dei due secoli, con profusione di torrette, merli a coda di rondine e bugnato.  Con affaccio verso la zona flegrea, dominato da un'altana con archi sostenuti da colonne sulla torre dell'edificio principale.  Sul lato opposto un ampio spazio aperto con arredo verde di palme ed aiuole e chiuso sulla strada da un muro diviso dal cancello di ingresso e terminante agli angoli in due dependences dello stesso stile eclettico.

NAPOLI - castello : Lamont Young o Ebe nato anche come castello di Pizzofalcone (1922) - Pizzofalcone.

NAPOLI castello : Maschio Angioino (Castel Nuovo) - piazza Municipio

ricostruito da Alfonso d'Aragona, è di pianta irregolarmente trapezoidale ed è difeso da cinque torri cilindriche, quattro rivestite in piperno ed una in tufo, coronate da merli e beccatelli.  Le tre torri sul lato rivolto verso terra, dove si trova l'ingresso del castello, sono le torri di "San Giorgio", "di Mezzo" e "di Guardia" (da sinistra a destra), mentre le due sul lato rivolto verso il mare, prendono il nome di torre "dell'Oro" e di torre "di Beverello" (da sinistra a destra).  Il  Castello è circondato da un fossato e le torri si elevano su grandi basamenti a scarpata, nei quali la tessitura dei blocchi in pietra assume disegni complessi, richiamando esempi catalani.  

In esso è stata ritrovata la fornace dove veniva prodotta la maiolica commissionata dalla corte aragonese : vasi e piastrelle campiti dagli stemmi reali e decorati con i profili dei componenti della dinastia, dei loro alleati politici e degli umanisti attivi nella biblioteca reale. 

Esso fu residenza temporanea di :

* Giotto

* papa Bonifacio VIII

* papa Celeste V

* Francesco Petrarca

Nelle prigioni venne rinchiuso il 23 novembre 1599 Tommaso Campanella ed il 18 luglio dell'anno seguente, per indurlo a confessare lo sottoposero alla tortura della corda alternata a quella del "cavalletto" per la durata di circa 40 ore.

Resistette rispondendo alle domande cantando o dicendo cose insensate.  In seguito trascorse 27 anni in prigione a Napoli.

NAPOLI - castello : dell'Ovo (VII secolo a. C.) denominato "castello Marino" o "castello di Mare" - isolotto di Megaride

in latino "castrum ovi",

in esso troviamo :

* carcere della regina Giovanna o sala delle prigioni

* cappella San Sebastiano o del San Salvatore

* chiesa di San Pietro

* romitori, celle scavate all'interno della pietra tufacea e che presentano tracce di affreschi rudimentali

* sala - Antro di Virgilio" 

   sala - delle colonne

   sala - Compagna

   sala - Italia

   sala - Megaride

   sala - Sirena

* torre Colleville

* torre di Mezzo (due)

* torre Normandia

LEGENDA :

l'origine del nome è legato al poeta latino Virgilio che avrebbe nascosto un uovo nei sotterranei affermando che da quell'uovo pendevano tutti i facti e la fortuna del castello.

STORIA :

nel 476 d.C. fu imprigionato l'ultimo imperatore romano d'occidente, Romolo Augusto.

NAPOLI - castello : di " Palepoli" o "torre Ademaria" -

NAPOLI - castello : Nisida -

nell'anno 1626, anno dell'epidemia di peste, esso fu adibito a Lazzaretto e durante il periodo borbonico fu adibito a carcere borbonico.

NAPOLI - castello : "Sant'Elmo" o "Belforte" o "S. Erasmo" o di "San Martino" - largo San Martino

un tempo luogo "Paturcium" e sorge sul luogo dove vi era una chiesa dedicata a Sant'Erasmo e su una vecchia torre di avvistamento normanna che nel 1600 venne trasformata in fortezza.

NAPOLI - castello : Vigliena detto anche forte - via Marina dei Giglio ex stradone Vigliena (quartiere San Giovanni a Teduccio)

alto sei metri per evitare i bombardamenti del mare, venne usato per la pratica di artiglieria dai cadetti della Nunziatella. Il 13 giugno 1799 i "Patrioti Calabresi" che si trovavano alla difesa del forte per la "Repubblica Napoletana" dove avevano innalzato una bandiera con la scritta "vincere o morire" vennero accerchiati dalle forze Sanfediste.  Dopo una estenuante lotta e non trovando nessuno scampo, i "patrioti calabresi" presero una coraggiosa scelta, decisero di dare fuoco al forte, meglio morire che lasciare il forte in mano ai nemici, così facendo, causarono la morte di buona parte delle forze Sanfediste.  Questo estremo gesto causò la morte di centinaia di commilitoni e instillò la furia dei Sanfedisti che diedero con successo l'assalto al castello del Carmine, che li portò alla conquista della città.   La fortezza fu abbandonata ma nel 1891 grazie all'iniziativa di alcuni parlamentari, il forte fu proclamato "monumento nazionale" e poi venne restaurato anche se nel 1906 una parte della struttura fu demolita per lasciare spazio al panificio militare.   Il forte divenne per un periodo un poligono di tiro ed infine lasciato in abbandono.

LEGENDA

Di notte sembra che il forte riviva ancora per le urla strazianti ed i lamenti di tutti quei compatrioti che quella notte persero la vita.   

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NAPOLI - catacomba : Fontanelle (usate come cimitero dal XVII al XIX secolo)

vedi cimiteri

NAPOLI - catacombe : greche (IV - III secolo a.C.)

vedi necropoli

NAPOLI - catacombe : Sant'Elmo (esse si trovano nel castello di Sant'Elmo) - sconosciuta datazione ed accesso

NAPOLI - catacombe : Sant'Efebo o Eufebio o Sant'Eframo (III° secolo - IV° secolo) - piazza Sant'Eframo vecchio -  c/o il convento cappuccino di Sant'Eframo Vecchio

scoperte nel 1931, si chiamano così perchè hanno ospitato il corpo del vescovo Efebo conosciuto anche come Eufebio o Eframo.  In realtà erano già state rinvenute nel cinquecento, ma i frati avevano murato l'accesso per timore che quel luogo spirituale diventasse meta di curiosi e pellegrini.

NAPOLI - catacombe : Sant'Eufemia (Basilica sepolcrale c/o vico Lammatari, V secolo, ora autocarrozzeria)

NAPOLI - catacombe : Santi Fortunato e Massimo (Basilica sepolcrale c/o vico Lammatari IV sec., accesso non rintracciabile)

NAPOLI - catacombe : Santa Maria del Pianto (sconosciuta datazione ed accesso)

NAPOLI - catacombe : San Gaudioso (V secolo) - piazza Sanità, 14 c/o basilica Santa Maria della Sanità

NAPOLI - catacombe : San Gennaro (II secolo) - via Capodimonte, 13 c/o Basilica Buon Consiglio - tel.: 081.744.37.14

domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00

Originariamente cripta gentilizia appartenente alla famiglia del Santo, esse divennero dopo la tumulazione, un ampio sepolcro cristiano.

NAPOLI - catacombe : vico Neve (III° millennio a.C. - periodo eneolitico - cultura del Gaudo) - scoperte nel 1942c

rinvenute nel rione Materdei le più antiche cavità artificiali di Napoli, esse sono di epoca pre-ellenica e fungevano da luogo di sepoltura.  Sono caratterizzate da tombe a "forno" scavate nella roccia con un pozzetto d'accesso ed una o due camere sepolcrali a sepoltura multipla.   Questi luoghi accoglievano le salme di clan familiari di indole guerriera.   

NAPOLI - catacombe : San Pietro ad Aram (IV secolo) - corso Umberto I, 290

vedi chiesa basilica

NAPOLI - catacombe : San Severo ( fine IV secolo)

orario : da lunedì a sabato ore 10.00/17.00 - domenica 10.00/13.00

NAPOLI - catacombe : San Vito (II secolo)

al di sotto dell'ex ospedale San Camillo c/o convento Santa Maria della Vita, il cui accesso è sconosciuto

NAPOLI - catacombe : Vita (II secolo a.C.) - ignota la localizzazione

NAPOLI - catacomba : ebraica - sotto Corso Malta.

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NAPOLI - cava : via Santa Maria a Cappella Vecchia

Essa oggi è trasformata in garage e secondo la tradizione in quest'antro sorgeva un tempio dedicato al culto di Mitra, le uniche tracce della presenza di un tempio nella zona, le si ricavano tuttavia dai disegni di Antonio Cardon (1764), nonchè dalle descrizioni del Celano.

NAPOLI - cava : Carafa (1512) 

attualmente sede del parcheggio Morelli, inaugurato nel 2007, usata per estrarre materiale da costruzione per villa Carafa

NAPOLI - cava - piazza del Plebiscito 

denominata cavità Fernandea

NAPOLI - cava - Piperno 

NAPOLI - cava : Poggioreale 

individuata casualmente nel 1987 in seguito ad un cedimento sotto il cimitero del Pianto, precisamente al dì sotto del piazzale antistante la chiesa di Santa Maria del Pianto.

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NAPOLI - certosa : San Martino (1325) - piazzale San Martino (Vomero) 

fu edificata su progetto dell'architetto e scultore Tino di Camaino ma nel corso dei secoli la struttura ha subito ampliamenti e trasformazioni.  Tracce dell'originario impianto gotico sono ancora evidenti nella chiesa e nei sotterranei.   L'apparato decorativo della chiesa è opera dei più grandi artisti del XVII e XVIII secolo come Fangago, Caracciolo, Stanzione, Solimena e molti altri.  Dal 1867 la soppressa Certosa fu aperta al pubblico come museo nazionale.  Custodisce la più grande raccolta pubblica italiana dedicata al "presepe napoletano" e la ricca collezione di dipinti che racconta la storia e l'evoluzione urbanistica di Napoli dal quattrocento all'ottocento a partire dalla tavola Strozzi.

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NAPOLI - CHIATAMONE - deriva dal greco PLATAMON il cui significato è : rupe scavata da grotte

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NAPOLI - chiesa : basilica - santissima Annunziata Maggiore

NAPOLI - chiesa : basilica - San Domenico maggiore

vi è custodito un frammento di un dito di "San Biagio di Sebaste" noto come San Biagio

NAPOLI - chiesa : basilica - Immacolata di don Placido

NAPOLI - chiesa : basilica - dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio

LEGENDA

durante la primavera in particolare lungo le adiacenti gradinate appare lo spettro di una giovane ragazza in abito nuziale.  Ella avrebbe dovuto percorrere quei gradini per coronare il suo sogno d'amore ma proprio nel giorno fissato per il matrimonio morì di tisi. Ora compare solo alle ragazze nubili.

NAPOLI - chiesa : basilica - san Francesco di Paola - piazza del Plebiscito

NAPOLI - chiesa : basilica minore - san Gennaro ad Antignano

iniziata il 27 dicembre 1904 e terminata nel 1968; creata basilica minore dal papa Pio X nel 1909.   Sorge nei pressi del luogo in cui nel 1897 era stata eseguita la demolizione di una piccola cappella.   Il 19 settembre 1932 fu aperta al culto tutta la basilica, ma i lavori si concluderanno solo nel 1968.   L'altare maggiore è costituito da una mensa in marmo bianco sul modello della basilica si santa Cecilia in Trastevere a Roma con pannelli verticali squamati.   Accanto alla basilica, all'inizio di via della Cerra, c'è un'edicola risalente al 1941, con un'effige marmorea della testa di San Gennaro , per commemorare, secondo una tradizione popolare, la prima liquefazione del suo sangue avvenuta al passaggio delle ossa del martire lungo quella strada. 

NAPOLI - chiesa - basilica - san Gennaro fuori le mura

NAPOLI - chiesa - basilica - real pontificia (1540) - san Giacomo degli Spagnoli 

NAPOLI - chiesa - basilica - san Giorgio Maggiore ai Mannesi - piazzetta Crocelle ai Mannesi

sorta sulla pianta di un'altra basilica, sotto l'altare maggiore sono conservate le spoglie di san Severo, ritrovate nelle catacombe della Sanità e traslate nella chiesa nel corso del IX secolo.

drago

NAPOLI - chiesa : basilica - san Giovanni Maggiore Pignatelli

NAPOLI - chiesa - basilica - san Lorenzo Maggiore (1270) - 

sorge sul sito di un edificio sacro del VI secolo, la chiesa presenta un'imponente torre campanaria, detta anche "torre masaniello" perchè coinvolta nei moti insurrezionali del 1647; le fonti narrano che fu impiegata come un vero e proprio fortino nel quale furano nascoste armi e cannoni.   La possente struttura fu protagonista anche nel 1701 in occasione della "Congiura di Macchia" , durante la quale fu conquistata dal duca di Popoli.   Sulla parte superiore del campanile spiccano gli stemmi dei quartieri napoletani ed in una nicchia si nota una statua del Boccaccio. 

LEGENDA

1) quì avvenne il primo fatale incontro tra Boccaccio e Fiammetta, la bellissima Maria d'Aquino, figlia del re Roberto d'Angiò, sua musa ispiratrice, dopo averla vista nella chiesa durante durante la messa del sabato Santo del 1334.   Il Petrarca dimorò per alcuni giorni nel convento e la notte del 04 novembre 1343, terrorizzato da un eremita che aveva predetto una spaventosa tempesta, discese dalla sua cella per unire le sue preghiere a quelle dei monaci.   

2) due giovani partenopei, Nennella e Alfonso, lei era figlia di una famiglia di calzolai ed era cresciuta nei i vicoli di Napoli, invece Alfonso era figlio di un nobile giunto in visita in città, nonostante il giovane era cresciuto nello sfarzo, il suo cuore era semplice, e quindi si innammorò della semplicità di Nennella che era una plebea.   I due amanti cominciarono a camminare mano nella mano e ad incontrarsi sempre più spesso tra i rioni della città e quindi ben presto si diffuse lo scandalo della squattrinata ragazzotta che come Cenerentola aveva conquistato il cuore di un nobile.   La notizia non piacque alle due famiglie, allora i due amanti esasperati, finsero di accettare la separazione però ogni domenica alle sette in punto si incontravano nella chiesa di San Lorenzo maggiore, fino a quando il calzolaio non intuì l'inganno e pose fine all'idillio tra i due.   Per i mesi gli innamorati furono costretti a non incontrarsi, la disperazione della giovane fu tale che un giorno spinta dall'angoscia, decise di rinchiudersi all'interno della basilica senza mangiare e bere, i popolani si schierarono con Nennella, aiutandola nell'impresa di sfuggire agli obblighi imposti dai genitori ed accerchiando l'edificio in sua difesa.   A causa del sentimento ostinato della fanciulla, la basilica restò chiusa per un giorno ed una notte, quando le porte si riaprirono, della piccola calzolaio non vi era più traccia e parimente di Alfonso, iniziò a circolare la voce che San Lorenzo aveva favorito la loro fuga.  

NAPOLI - chiesa : basilica - santa Maria Maggiore della Pietrasanta (533 d.C.) - piazzetta Pietrasanta

prima struttura partenopea ad essere dedicata alla Madonna, ed edificata dove un tempo vi era un tempo dedicato a Diana, dea della Luna e della caccia , protettrice delle donne.   Le sue seguaci erano conosciute con il nome di "janare", da "dianare", cioè sacerdotesse di Diana.   Il complesso fu costruito per volere del vescovo Pomponio.

LEGENDA

si narra che il religioso decise di far edificare la chiesa dopo che la vergine gli comparve in sogno per chiedergli la realizzazione di un santuario a Lei dedicato.   Ella gli suggerì di farlo costruire nel luogo in cui la presenza del diavolo era più forte poichè cercava di insinuarsi nelle vite dei fedeli, spaventando i residenti con un grugnito infernale e prendendo le sembianze di un animale all'apparenza domestico : un maiale.   Per sconfiggere il male, durante i secoli a venire, i vescovi continuarono a sgozzare, affacciati alla finestra della basilica, un'enorme scrofa.   L pratica fu poi abbandonata perchè ritenuta vergognosa.   La vergine inoltre suggerì al vescovo di costruire la chiesa solo dopo aver trovato una pietra d marmo celata sotto al terreno da un panno di colore celeste.   Questa pietra aveva il potere di concedere l'indulgenza a coloro la baciavano.  La tradizione vuole che sotto di essa sia sepolto papa Evaristo, celebrato il 27 ottobre dalla chiesa ma la pietra ad ora non è stata trovata. 

NAPOLI - chiesa : basilica - san Paolo Maggiore (I° secolo d.C.)  - piazza san Gaetano

costruita sui resti del tempio pagano dei Dioscuri, Polluce e Castore figli di Zeus, condannati a viver e morire a giorni alterni,  di tale costruzione restano due colonne di ordine corinzio.

NAPOLI - chiesa : basilica - san Pietro ad Aram - corso Giuseppe Garibaldi

sorge, secondo la tradizione, nel luogo dove san Pietro celebrò la prima messa e battezzò santa Candida e sant'Aspreno, i primi napoletani convertiti al Cristianesimo.   L'indicazione "Aram" deriva da "Ara Petri", la pietra - altare utilizzata da Pietro per la celebrazione della messa.   Sul medesimo altare celebrarono messa vari vescovi come san Silvestro I, san Pelagio , san Gregorio Magno e san Gaudioso.   La basilica nel periodo napoleonico fu adibita a caserma per le truppe francesi.  Nel 1980 fu danneggiata dal terremoto.   Il tempio, con stucchi antichi e colonne scanalate, conserva, oltre a splendidi dipinti su tela e tavola realizzati da grandi artisti come Jusepe de Ribera, Massimo Stanzione, Mattia Preti, Luca Giordano e Belisario Corenzio, anche un antichissimo affresco di santa Candida, tornato alla luce dopo molti secoli.   La tradizione vuole che santa Candida avesse abitato la cripta sottostante la chiesa, alla quale si accede dal transetto sinistro; non a caso, un'iscrizione ricorda il ritrovamento delle spoglie nei pressi di un antico pozzo.  Ella decise di essere sepolta lì dove hanno trovato spazio i corpi di altri sei martiri, di cui non si conoscono i nomi.   L'ipogeo fu definitivamente chiuso al culto in seguito al sisma del 1980, nonostante ciò il culto delle anime a cui si chiedono grazie, è ancora fortemente sentito.

cripta paleo - cristiana

necropoli greco - romana

NAPOLI - chiesa : sant'Agrippino 

costruzione di epoca angioina e di impianto gotico, sorge sulla dimora di sant'Agrippino, patrizio che si convertì al cristianesimo e divenne vescovo di Napoli. 

NAPOLI - chiesa : Santa Maria della Provvidenza (1794) - via Matteo Renato Imbriani, 137

nacque come "Ritiro di Santa Maria della Provvidenza" e poi "Educandato per le figlie del popolo".

NAPOLI - chiesa: santa Maria Stella Maris alle Paparelle - via G. De Blasiis

NAPOLI - chiesa : Santa Maria della Verità 

conosciuta come la "chiesa di Leopardi" 

NAPOLI - chiesa : basilica - Santa Lucia a mare - via Santa Lucia, 3

così chiamata perché un tempo si trovava a pochi passi dalla spiaggia.

LEGENDA

la tradizione vuole che sia stata fondata da un nipote dell'imperatore Costantino.

NAPOLI - chiesa : "santa Maria dei Bianchi" 

edificio di proprietà dei "verdummari" (fruttivendoli), all'ingresso della chiesa vi è una lapide con su scritto "Congrega Santa Maria delle Grazie dei Bianchi dell'abolita Arte dei verdummari" 1777

NAPOLI - chiesa : Santa Maria delle Grazie a Toledo (1628) - via Toledo, 338

essa venne eretta dai Padri Teatini. Alla loro espulsione nel 1806 venne usata come tribunale precario ed il suo rimaneggiamento fu voluto da Ferdinando II che affidò il progetto a Carlo Parascandolo.

NAPOLI - chiesa : basilica - santa Lucia della Catena - via Santa Lucia

venne fondata nel 1576 dagli abitanti del borgo di Santa Lucia, per lo più marinai, che decisero di dedicarla alla Madonna della Catena, il cui culto era stato importato a Napoli dalla Sicilia.  La primitiva chiesa della Madonna della Catena napoletana fu costruita da una confraternita che raccoglieva pescatori e marinai del borgo di Santa Lucia.  La costruzione della chiesa fu avviata dopo che, nel 1565, la zona fu cinta da mura protettive sul mare, rendendo agli abitanti la vita più sicura e trasformando la zona in luogo di svago signorile.  La chiesa, iniziata nel 1576, fu benedetta il 5 settembre 1579 su licenza del cardinale arcivescovo di Napoli, il teatino Paolo Burali d'Arezzo e risultava una chiesa molto povera, ma fu arricchita nel seicento con organo e due coretti per la musica.

Dal 1799 nella chiesa è conservata la salma dell'ammiraglio Francesco Caracciolo, condannato a morte nello stesso anno per ordine dell'ammiraglio Orazio Nelson.  Il corpo, raccolto dopo l'esecuzione nei pressi del castel dell'Ovo, fu prima deposto nella cripta, destinata originariamente a uso funerario e poi collocato nel transetto sinistro della chiesa, sormontato da una grande epigrafe marmorea.  Un epitaffio, posto nel 1881 in occasione della riapertura al culto della chiesa.

festa della 'nzegna

alla chiesa era legata questa festa, celebrata fino agli cinquanta del novecento, essa si svolgeva prima della data del 15 agosto poi fu trasferita ai primi di settembre.

NAPOLI - chiesa : basilica - santa Maria della neve

NAPOLI - chiesa (1557) - basilica - Santa Maria della Sanità conosciuta come chiesa di San Vincenzo alla Sanità ed essa è si erge sulle catacombe di San Gaudioso dove è sepolto il pittore Giovanni Balducci. 

NAPOLI - chiesa : "santa Maria della Redenzione dei Captivi a Port'Alba" o "Santa Maria della Mercede" - via San Sebastiano

Il nome "captivi" nasce dal fatto che la chiesa venne costruita da una pia congregazione fondata nel 1548 con l'obiettivo di riscattare i cristiani fatti prigionieri (captivi) dai musulmani

NAPOLI - chiesa : basilica - san Paolo maggiore

vedi : tempio dioscuri

NAPOLI - chiesa : "Piccola Pompei" (413/431 d.C.) - via Filippo Cifariello

in origine era chiamata "chiesa di San Gennariello", ed è la più antica delle tre chiese del Vomero intitolate a San Gennaro.  Secondo studi, infatti, proprio in quegli anni il corpo di San Gennaro sarebbe stato trasportato dall'agro Marciano a Napoli.  La strada più sicura per passare da Pozzuoli a Napoli era proprio quella per Antignano.  Così in ricordo di questo avvenimento, intorno al 400 sarebbe stato costruito un piccolo tempio sul posto. 

NAPOLI - chiesa : basilica - santa Restituta

edificata sul tempio di Apollo

NAPOLI - chiesa : basilica - dello Spirito Santo - via Toledo, 402

costruita per volontà delle congrega dei Bianchi e dei Verdi, così chiamate a causa del colore dei propri abiti.

NAPOLI - chiesa : cappella - Santa Croce al mercato (1351) -

distrutta da un incendio nel 1781, eretta sul luogo dove fu decapitato Corradino di Svevia (29 ottobre 1268) figlio di Corrado IV imperatore di Germania ed ultimo erede della casata Hohestaufen per ordine di Carlo I, le cui ossa riposano nella chiesa Santa Maria del Carmine.          

NAPOLI - chiesa : cappella - Santa Croce delle anime purganti

distrutta da un incendio nel 1781.

NAPOLI - chiesa : eremo - Santa Maria di Pietraspaccata - Camaldoli

in origine l'attuale sito era una cavità artificiale adibita ad uso cimiteriale.

NAPOLI - chiesa : pontificia reale di san Giacomo degli Spagnoli - piazza Municipio

NAPOLI - chiesa - santuario - del Gesù Vecchio

NAPOLI - chiesa - santuario (1571) : Santa Maria della Stella - piazzetta Stella

fondata per ospitare l'immagine della Vergine, in precedenza conservata nella chiesa Madonna della Stella presso porta San Gennaro.

NAPOLI - chiesa : Donnaregina vecchia (1006) - 

successivamente venne annesso un complesso monastico (San Pietro del Monte di Donnaregina), presso il quale si stanziarono alcune monache basiliane.

NAPOLI - chiesa : Donnaregina nuova

NAPOLI - chiesa - duomo (1314) -

sorse sui resti delle basiliche della Stefania a suo tempo edificata la dov'era il tempio di Apollo e di Santa Restituta.  Durante i lavori al quadriportico, è stato rinvenuto un battistero del III°-IV° secolo, cioè agli albori del Cristianesimo, più antico di quello trovato a Santa Restituta.

NAPOLI - chiesa : "Sant'Aniello a Caponapoli" detta "Sant'Agnello Maggiore" o "Santa Maria Intercede" -

secondo la tradizione, sant'Agnello compatrono della città di Napoli, si ritiene sepolto in questa chiesa mentre altre fonti ritengono che sia sepolto nella cattedrale di Lucca.

NAPOLI - chiesa : "Cesarea" (1601) - via Salvator Rosa

fondata da Annibale Cesareo, segretario della Regia Camera di Santa Chiara.

NAPOLI - chiesa : "Concezione al Chiatamone" o "Le Crocelle" - via del Chiatamone  

NAPOLI - chiesa : "Croce di Lucca"

NAPOLI - chiesa : "Gesù nuovo" o della "Trinità maggiore" - piazza del Gesù

all'interno è custodito il corpo di Giuseppe Moscati, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987.

NAPOLI - chiesa : Pietà dei Turchini

NAPOLI - chiesa : SS. Ecce Homo al Cerriglio (1620) - via del Cerriglio, 12

NAPOLI - chiesa : San Giovanni a mare -

anticamente consacrata a san Giovanni Battista Jerolomitico

NAPOLI - chiesa : Santo Sepolcro di Gerusalemme - traversa di corso Vittorio Emanuele 

ricavata in una grotta di tufo

NAPOLI - chiesa : Girolamini - via Duomo, 142

all'interno insiste una biblioteca.

NAPOLI - chiesa : "della Graziella" -

struttura settecentesca abbattuta per far posto al secondo tunnel della Cumana, che andò in esercizio nel 1889 ma inaugurata il 01.06.1892.

NAPOLI - chiesa : San Gregorio Armeno

al di sotto si trova un ricovero anti aereo

NAPOLI - Immacolata di Capodichino (1857)

eretta per volontà di Ferdinando II come ex voto per essere scampato all'attentato di Agesilao Milano.

NAPOLI - chiesa : Santa Maria delle anime del purgatorio - via tribunali

NAPOLI - chiesa : "Santa Maria di Montevergine" o "Santa Maria della Vittoria" detta "Monteverginella" (1314) - via Paladino, 20

medioevale

NAPOLI - chiesa : "santa Luciella ai Librai" - vico Santa Luciella, 5

nel vicolo che ai tempi dell'antica Roma chiamavano "vicus Cornelianus" oggi vico santa Luciella che collega san Biagio dei Librai a san Gregorio Armeno.

NAPOLI - chiesa : "Santa Maria del Soccorso a Capodimonte" (1874) - corso duca Amedeo di Savoia, 206

NAPOLI - chiesa : "Santa Maria di Costantinopoli"

NAPOLI - chiesa : "Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta" -

venne eretta sul tempio greco di Artemide, poi di Diana, in epoca romana, dove officiavano le sacerdotesse dette Janare dal nome della dea.  Nel 514 d.C. per ordine del vescovo Pomponio, sulle rovine venne edificata la chiesa di Santa Maria in Sole e Luna.  Nell'800 d.C. fu elevata a diaconia con Attanasio.  Il campanile risale al 900 d.C.

NAPOLI - chiesa : "Madonna dellaCatena" - via Santa Lucia

in essa si trova la tomba dell'ammiraglio Francesco Caracciolo.

NAPOLI - chiesa : piccola Pompei al Vomero (1513) - via Cifariello Filippo

secondo la tradizione in quel luogo fu edificato un piccolo luogo di culto a seguito del primo miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro durante la traslazione del sangue da Pozzuoli a Napoli, per questo è denominata anche erroneamente chiesa di san Gennariello al Vomero.

NAPOLI  - chiesa : "Pappacoda" o cappella "Giovanni Pappacoda" - largo San Giovanni Maggiore, 30 (difronte sede università degli studi di Napoli "Orientale")

Venne realizzata nel 1415 e prende il nome dal consigliere di re Ladislao I d'Angiò, Artusio Pappacoda.  La struttura religiosa è stata rimaneggiata nella seconda metà del XVIII secolo.  La cappella è preceduta da una grande cancellata di nuova fattura, eretta per impedire vandalismi e saccheggi, la facciata è in tufo giallo sulla quale vi è uno splendido portale ogivale gotico, in marmo bianco e piperno, di Antonio Baboccio da Piperno, datato al 1415.  All'interno sono custoditi i due sepolcri di Angelo e Sigismondo Pappacorda, dello scultore rinascimentale Girolamo Santacroce e gli "Evangelisti" del neoclassico Angelo Viva.

NAPOLI - chiesa : san Pietro ad Aram

LEGENDA

pozzo di Santa Candida

NAPOLI - chiesa : "San Carlo alle Mortelle" - piazza San Carlo alle Mortelle, 7

la costruzione iniziò il 9 ottobre 1616 per poi completare l'anno 1650.  Deve il suo nome ad un boschetto di alberi di mirto presenti nel luogo fino a tutto il cinquecento e quindi denominato il "poggio delle mortelle".

NAPOLI - chiesa : santa Caterina a Formiello - piazza Enrico De Nicola

"formiello" perchè ubicata nei pressi del "formale reale" cioè l'acquedotto della città, costruita prima del 1451 ed affidata ai padri Celestini.  In essa sono custodite sin dal 1739 le reliquie appartenenti ai "Martiri d'Otranto", uccisi dai turchi il 14 agosto 1480 per non aver rinnegato la propria fede e dal 1901 esse sono collocate in un sarcofago sotto l'altare della "cappella della Visitazione".   

Insieme al luogo di culto, completavano il complesso un convento ed un ospedale, affidato ad una confraternita che aveva dei particolari obblighi nei confronti dei monaci.   Nel 1809 il convento venne soppresso da Gioacchino Murat.   I lavori per la ricostruzione della chiesa cominciarono intorno al 1515 e terminarono nel 1593.   Nel 1659, Francesco Antonio Picchiatti realizzò il portale con la statua di santa Caterina martire, mentre già nel 1514 era stato costruito il chiostro progettato da Antonio Fiorentino della Cava. 

NAPOLI - chiesa : "santa Caterina della Spina Corona" - 

Destinata alla comunità ebraica, anticamente era una sinagoga, in epoca angioina tempio cattolico, noto per la fontana esterna detta delle zizze.

NAPOLI - chiesa : "Santa Croce e Purgatorio al Mercato" (1876) - piazza del Mercato

riunì in un solo edificio le due preesistenti cappelle :

* cappella - "Santa Croce delle anime purganti"

* cappella - "Santa Croce"

e fu eretta nel luogo della grande fossa comune del 1656, dove furono raccolti i circa 40.000 corpi di appestati.

NAPOLI - chiesa : santa "Luciella"

NAPOLI - chiesa : santa Maria Incoronata (XIV sec.) - via Medina

rimane l'unico edificio del XIV secolo della zona, certamente venne riadattata a sede del Regio Tribunale.  In questa chiesa si svolgeva il culto della reliquia della spina della croce di Cristo. 

NAPOLI - chiesa : "santa Maria Maddalena dei Pazzi" o "Sacramento" - via Salvator Rosa

con annesso il monastero del Santissimo Sacramento, ora palazzo per usi civili.

NAPOLI - chiesa : "Santa Maria della Sanità" 

cappella di San Tommaso d'Aquino in essa insiste una sedia di tufo di epoca paleocristiana, riservata ai vescovi

LEGENDA

il sedile avrebbe il potere di far diventare madri le donne sterili che ivi sedevano 

NAPOLI - chiesa : santa Maria la Nova : via santa Maria la Nova, 44

detta "nova" per distinguerla da quella di "santa Maria ad Palatium" risalente al periodo svevo, che sorgeva nel luogo dove fu poi edificato il "maschio Angioino" e dove esisteva fin dal 1216 un convento di frati minori che si voleva fondato da San Francesco. 

Si ritiene che vi sia la tomba di Dracula.

NAPOLI - chiesa : santa Maria Maggiore della Pietrasanta - 

Alla base del campanile romanico, il "ludus lastrunculorum" (scacchiera da gioco, in marmo).

NAPOLI - chiesa : Santa Maria Ognibene (1630) -

edificata ad opera di Francesco Magnocavallo per ospitare l'omonima congrega che dovette lasciare la chiesa di Santa Maria ad Ognibene dei Sette Dolori, dopo il periodo francese la comunità ritornò alla sua vecchia parrocchia.

NAPOLI - chiesa : Santa Maria del Popolo degli Incurabili (1530) -   

NAPOLI - chiesa : Santa Maria del Rosario alla Pigna detta del Rosariello - piazza Cavour, 124

NAPOLI - chiesa : santa Maria Stella Maris e san Biagio dei Caciolli - piazzetta Grande Archivio

edificata in seguito alle demolizioni del risanamento. Fu eretta in sostituzione di un edificio sacro, dal nome analogo che si trovava in vico Vacca ed era la sede delle congreghe dei "ferrari", dei "tavernari", dei "venditori di formaggio ed olio" i "caciolli".  La prima celebrazione liturgica risale al 1907.

NAPOLI - chiesa : Santa Maria della Stella (1571) - piazzetta Stella

NAPOLI - chiesa : Santa Maria delle Grazie a Caponapoli

NAPOLI - chiesa : Santa Maria del Soccorso all'Arenella (1607) - piazzetta Arenella, 4

NAPOLI - chiesa : san Vitale (quartiere Fuorigrotta)

inizio lavori 21.05.1952, aperta al pubblico 13.01.1960

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NAPOLI - cimitero : "delle 366 fosse", il cimitero di Santa Maria del Popolo (ma comunemente noto come "cimitero delle 366 fosse" o "cimitero dei tredici" è un antico cimitero, oggi dismesso. Il cimitero fu commissionato nel 1762 da Ferdinando IV di Borbone all'architetto Ferdinando Fuga, che realizzò un'opera degna di rilievo per l'introduzione di criteri di razionalizzazione delle sepolture, del tutto coerente con lo spirito dell' "epoca dei lumi". Sorge ai piedi della collina di Poggioreale, un tempo chiamata monte di Lutrecco o, popolarmente, "Lo Trecco" che sarà poi deformato in "Trivice" ed italianizzato in "Tredici". L'origine del termine "Leutrecco" proviene a sua volta dalla deformazione del nome di Odetto de Foix (visconte di Lautrec) Quest'ultimo, nell'ambito delle guerre franco-asburgiche , ed in particolare dopo il sacco di Roma perpetrato dai lanzichenecchi di Carlo V, installò in questa zona l'accampamento francese durante l'assedio a Napoli (1527-1528). Questo cimitero fu il primo esempio cittadino di area specificatamente dedicata ai poveri, e si colloca nell'ambito dell'attenzione dedicata da Ferdinando IV di Borbone alle classi meno abbienti. La sua realizzazione fa infatti da contraltare a quella del "real albergo dei poveri" progettato dallo stesso Fuga. In precedenza per i ceti popolari, era uso interrare i morti nelle cavità di ospedali, chiese e grotte ed in particolare l'uso di una grande cavità, detta piscina, posta sotto l'ospedale degli Incurabili. Quest'ultima fu particolarmente utilizzata durante l'epidemia di peste del 1656, insieme alla caverna sottostante la vicina chiesa di Santa Maria del Pianto. Nel 1837 il cimitero fu affiancato dal cimitero dei Colerosi realizzato da Leonardo Laghezza. L'area cimiteriale delle 366 fosse è stata chiusa nel 1890, dopo aver accolto più di settecentomila corpi, negli anni intorno 1960 sono stati aggiunti altri loculi al muro perimetrale. L'accesso è garantito da una rampa raggiungibile da via Fontanelle al Trivio (traversa di Corso Malta). Il cimitero è di forma quadrata perimetrato da una muratura che sul lato d'ingresso ospita un edificio rettangolare destinato ai servizi. Il portale d'ingresso è sormontato da un timpano, nel cui interno è raffigurato un simbolo mortuario. Ai lati dell'ingresso due grandi lapidi dettate da Alessio Simmaco Mazzocchi che narrano l'apertura del sepolcreto voluto dal re. All'interno il vasto cortile è suddiviso in 366 ambienti ipogei disposti in 19 file per 19 righe, cui vanno aggiunte 6 fosse dsposte nell'atrio dell'edificio rettangolare, ora scomparse a causa dell'ampliamento del cimitero eseguito nel 1871.  La fossa centrale, non destinata a sepolture, raccoglie e convoglia le acque piovane.  Ciascuna fossa a cui si accedeva dal'alto mediante un tombino, aveva una profondità di 7 metri e una pianta di 4,20 per 4,20 ed era segnata sulla pietra di copertura la data del giorno stabilito per l'apertura annuale, scritta con numerazione araba.  L'unicità di questo cimitero consiste nella particolarità del suo impianto, concepito in maniera tale da consentire l'inumazione ordinata dei morti secondo un criterio cronologico.  Le 366 fosse, infatti, consentivano di gestire tutte le sepolture durante l'anno, tenendo conto anche degli bisestili.  La procedura prevedeva che ogni giorno venisse aperta una fossa diversa, che a sera venisse poi richiusa e sigillata. La sequenza, che a regime prevedeva l'utilizzazione di tutte le fosse, era fissata secondo un criterio logico : si partiva il 1° di ogni anno dalla riga confinante col muro opposto all'ingresso, procedendo da sinistra a destra sino alla 19° fossa e da destra a sinistra nella riga successiva e così alternando, fino ad esaurimento.  Con questo sistema si riduceva al minimo lo spostamento del macchinario per il sollevamento delle pesanti lapidi di basalto, utilizzato anche per calare il corpo nella fossa. Quest'ultima procedura veniva realizzata attraverso l'uso di una cassa con fondo a rilascio, che eliminava quindi la possibilità di sepolture sbrigative ed impietose.  Il macchinario per il sollevamento delle lapidi è ancora oggi visibile, seppur inutilizzabile.  Quest'ultimo fu donato nel 1875 da una baronessa inglese che, avendo perso la figlia durante un'epidemia di colera, volle contribuire a facilitare le operazioni di sepoltura nel cimitero.

NAPOLI - chiesa : "Santa Maria dei Vergini" o dei Lazaristi - via Vergini, 45

LEGENDA

Quadro dell'anima dannata.  La storia di questa tela parla di un giovane cavaliere fiorentino e della sua relazione extraconiugale con una nobildonna della città.  Dopo qualche tempo, la giovane morì improvvisamente e senza riuscire a pentirsi.  Il suo amante, distrutto dal dolore, iniziò incessantemente a pregare, finchè un giorno, davanti ad un inginocchiatoio, gli apparve proprio la donna che disse :"è per causa tua che io sono all'inferno!  Sta bene in guardia. Dio ha voluto che io te ne dessi l'avviso, e perché tu non abbia a dubitare della realtà della mia apparizione, te ne lascio il segno".  E fu a questo punto che l'anima dannata toccò il quadro con le mani, lasciandovi le impronte infuocate che ora si vedono nel dipinto.

NAPOLI - chiesa : del "Real Manso di Scala".

Essa si trova all'interno di palazzo d'Afflitto, attuale sede dell'Istituzione, fondata nel 1608 da Giovan Battista Manso, marchese di Villa e cofondatore del Pio Monte della Misericordia. Entrando in chiesa, si è rapiti dalla suggestione di trovarsi al terzo piano di un palazzo, in una chiesa vera e propria, al di sopra della Cappella Sansevero. Progettata da Mario Goffredo, la chiesa presenta una straordinaria pala d'altare raffigurante "Madonna con Bambino in gloria" opera di Francesco De Mura, formatosi, come Gioffredo, presso la bottega di Francesco Solimena, un notevole altare ligneo, un organo del XIX secolo, dotato di una straordinaria tastiera originale con ricoperture di osso di primissima scelta e note cromatiche in noce con placcatura di ebano. In chiesa, oltre sulla luminosità ed eleganza decorativa e spaziale, l'attenzione si focalizza su un'interessantissima scultura contemporanea raffigurante la figura del Cristo. L'opera, "Cristo svelato o Luce nascosta", realizzato da Giuseppe Corcione, è posta perpendicolarmente al "Cristo velato" di Giuseppe Sammartino.

NAPOLI - chiesa : San Francesco alle Monache (1325) - via Santa Chiara, 10

essa fu edificata per volere del re Roberto d'Angiò e sua moglie Sancha di Maiorca, la struttura fu costruita per ospitare le clarisse del monastero di Santa Chiara, in attesa che venisse costruito il monastero.

NAPOLI - chiesa : San Lorenzo maggiore

Sotto il complesso, gli scavi mostrano i resti del lato commerciale che si sviluppava in quell'area dell'antica agorà greca, corrispondente all'attuale piazza San Gaetano.  Il sito risale al IV secolo a.C. con alcuni innesti del periodo imperiale, è in effetti di recente costituzione essendo i lavori di scavo attuati negli anni '80 e terminati solo agli inizi degli anni '90.

In essa troviamo la Sala Sisto V, anticamente Refettorio dei frati francescani minori, nonchè sede del Parlamento napoletano nel 1442, presenta volta e pareti affrescate da Luigi Rodriguez, risalenti ai primi anni del XVII secolo.  Sulla volta si può ammirare le Sette virtù Reali, circondate da quattro Virtù Minori, a indicare che era meritevole di governare il Regno solo chi facesse proprie queste virtù.

NAPOLI - chiesa : "sant'Agostino Maggiore" o alla zecca -

La struttura religiosa fu iniziata da Carlo I d'Angiò ma venne completata grazie a Robertod'Angiò per volere degli Eremitani su di un precedente convento di monache basiliane.  Nel 1287 vi fu fondato lo studio generale dell'Ordine agostiniano.  Venne riedificata in stile rinascimentale dopo il terremoto del 1456 e rifatta tra il XVII secolo ed il XVIII secolo da Bartolomeo Picchiatti, Francesco Antonio Picchiatti, Giuseppe De Vita e Giuseppe Astarita. Il primo progettò il campanile, ridecorò il chiostro insieme a F.A. Picchiatti e l'ampia navata centrale.  Del De Vita è la crociera e dell'Astarita è la singolare soluzione della cupola che si trasforma in calotta absidale.  L'interno è composto da tre navate.  La sala capitolare è inglobata nel palazzo del corso Umberto I, 174.

NAPOLI - chiesa : "sant'Agostino degli Scalzi" già "Santa Maria della Verità" - 

nota anche come la "chiesa di Leopardi" dal momento che il poeta di Recanati amava visitarla quando ewra a Napol, ospite dell'amico Antonio Ranieri.

NAPOLI - chiesa - Sant'Aniello a Caponapoli (IX secolo) o Sant'Agnello a Caponapoli o Sant'Agnello Maggiore o Santa Maria Intercede o Santa Maria dei Sete Cieli - vico Sant'Aniello a Caponapoli, 9

alcuni storici ritengono che qui sia sepolto Sant'Agnello, patrono di Napoli con San Gennaro.

ritrovati al disotto, resti di una necropoli e resti dell'acropoli risalente al IV secolo.

NAPOLI - chiesa : Sant'Anna dei Lombardi

nel 1805, Santa Maria di Monteoliveto cambiò la denominazione nell'attuale.  

l'annesso convento era la sede del Parlamento del Regno delle "Due Sicilie.

NAPOLI - chiesa : Sant'Antonio abate (1370) - via Foria

fondata dalla regina Giovanna I, in essa si trova un affresco del '300, di scuola giottesca, "Crocifissione con sant'Antonio ai piedi del Cristo".

NAPOLI - chiesa : Sant'Eligio

cappella dei Lani (dal latino, macellai)

NAPOLI - chiesa : San Gennariello - quartiere Vomero

NAPOLI - chiesa : San Giovanni Battista delle Monache

NAPOLI - chiesa : San Giuseppe dei Ruffi

NAPOLI - chiesa : San Pietro a Fusariello (1293) -

il termine "fusariello" indicava la presenza delle vasche dove i fusari, vi lasciavano macerare il lino e la canapa. Essa fu demolita durante i lavori del Risanamento.

NAPOLI - chiesa : Santa Barbara dei cannonieri e dei marinai - zona Rua Catalana

NAPOLI - chiesa : Santa Maria ad Agnone - vico santa Maria ad Agnone (centro storico)

LEGENDA

secondo una antica tradizione medioevale, nel luogo dove ora sorgono le strutture, dimorava un serpente velenoso che da tempo terrorizzava gli abitanti della zona. Nell'833 d.C. un uomo chiamato Gismondo riuscì a passare indenne per questi luoghi, grazie ad un prodigioso intervento della Madonna.   Costui, poi inaugurò la costruzione del monastero dedicandolo a Santa Maria ad Agnone, la sua vecchia sede, oggi è riscontrabile con l'antico edificio che s'affaccia sullo slargo di vico della Serpe.   Fino al 1530, il complesso fu abitato prevalentemente dalle Benedettine ed in seguito dai padri Ospedalieri, che vi risiedettero fino al 1587, poi le strutture furono affidate ad una congrega che dedicò il culto a Santa Maria dell'Arco.  Successivamente il monastero divenne carcere femminile (XIX secolo).   Nel 1943 a seguito di un'incursione aerea nel 1943, venne distrutta e con essa una tavola della Vergine (XV° secolo).    

NAPOLI - chiesa : Santa Maria in Cosmedin - via Portanova,

LEGENDA

Sarebbe stata fondata dall'imperatore Costantino, nel quarto secolo.

NAPOLI - chiesa : Santa Maria delle anime del purgatorio (dè capuzzell) -

NAPOLI - chiesa : Santa Maria della Mercede e Sant'Alfonso Maria de' Liguori - via San Sebastiano, 1

ex "Santa Maria della redenzione dei Captivi" deve la sua origine ad una Pia Associazione, sorta nel 1548, avente come scopo il riscatto dei cristiani presi prigionieri ("captivi") dai musulmani.  La chiesa fu costruita su di un suolo concesso dai padri Celestini di San Pietro a Majella, che ne ebbero anche la cura spirituale per un ravvedimento morale dei prigionieri.  Quando i padri Celestini lasciarono la cura della chiesa, a causa della soppressione dovuta alla riforma dell'amministrazione dello Stato operata dai francesi, essa rimane in una condizione di abbandono fino a che i confratelli decisero di riunirsi in una Confraternità laicale sotto il titolo di "Santa Maria della Mercede e Sant'Alfonso de' Liguori" e la ristrutturarono.  L'ente conserva un archivio di notevole importanza.  La sua consistenza è di circa 5.000 pezzi che coprono un arco di tempo che va dal 1836 ai giorni nostri.  Le serie più importanti individuate, sono quelle delle Conclusioni e Deliberazioni, i numerosi legati e lasciti di confratelli deceduti, le Liti che riguardano il contenzioso dell'Ente con Amministrazioni pubbliche e con privati che occupavano immobili di proprietà dell'Arciconfraternità.  La ripartizione più consistente è quella della Contabilità cui si riconducono le Serie principali quali i Libri  Maggiori, i i Libri Mastri, l'introito ed Esito, i Conti Finanziari. 

NAPOLI - chiesa : Santa Maria la Catena - via Santa Lucia

miracolo

NAPOLI - chiesa : Santa Maria della Concezione a Montecalvario

esempio dell'architettura napoletana del settecento, la fondazione di un primo piccolo luogo di culto risale al 1579, mentre tra il 1586 e il 1589 fu costruito un monastero e il collegio della Concezione.  Tra il 1718 e il 1725 fu incaricato Domenico Antonio Vaccaro, con la collaborazione degli ingegneri Giuseppe Lucchese Prezzolini e Filippo Marinelli, di riedificare la chiesa.  La decorazione risale al 1724.  Nel 1889 il complesso fu chiuso temporaneamente a causa di dissesti statici; sul finire del XIX secolo fu acquisito dai Collegi Riuniti e dal 1916 fu concessa in enfiteusi perpetua all'arciconfraternita del Santissimo Corpo di Cristo, mentre il collegio ed il giardino furono affidati al Comune di Napoli.  Nel 1928 fu demolito il collegio ed edificata una scuola elementare. Nel 1960, nel giardino fu realizzato un edificio destinato all'Opera Nazionale Maternità ed Infanzia. 

NAPOLI - chiesa : Santa Maria Egiziaca -

dedicata anticamente al culto egiziano.

NAPOLI - chiesa - "santa Maria Incoronatella" o "Pietà dei Turchini" - via Medina, 19

il culto della "Madonna che scioglie i nodi" è nato nella citta di Augusta (Germania) e nasce dalla storia personale di un pittore tedesco a cui venne commissionato un quadro della Madonna di cui troviamo una fedele riproduzione dell'opera nella chiesa napoletana.   Il rito prevede di annodare un fazzoletto bianco, chiuderlo in una teca e durante la cerimonia mensile a Maria Santissima che scioglie i  nodi, il contenuto della teca viene bruciato.  I nodi simboleggiano le negatività che vorremmo lasciarci alle spalle, le quali vengono annientate dalla preghiera. 

NAPOLI - chiesa : Santa Maria del Parto - Mergellina

nel 1497 re Ferdinando D'Aragona regalo a Jacopo Sannazzaro del terreno dove quest'ultimo costruì la sua abitazione e una chiesa.  Quando nel 1530 Jacopo morì, la chiesa fu donata ai frati Servi di Maria.  L'edificio presenta due chiese, una dedicata alla natività e l'altra dedicata a San Nazario, dove sono conservate molte opere d'arte, tra cui un dipinto realizzato nel 1542 da Leonardo da Pistoia e su questo dipinto aleggiano due legende.

LEGENDA

*1 - Isabella era una giovane aristocratica crudele ed ammaliatrice, tutti gli uomini erano incantati del fascino della donna, anche Diomede Carafa si innamorò della ragazza .  Isabella sembrava corrispondere i suoi sentimenti almeno fino a quando la sua attenzione non si spostò su Giovanni Verrusio amico d'infanzia dello stesso Carafa.  L'uomo soffrì molto a tal punto che volle commissionare a Leonardo Grazia da Pistoia un quadro che raffigurasse un bellissimo uomo che calpesta il diavolo con il volto di una donna bellissima, in questo modo avrebbe visto insieme al sembiante angelico della sua amata, anche un immondo demone tentatore e solo dopo che il quadro fu terminato il giovane Carafa riuscì a liberarsi dal dolore provocato dalla perdita della sua amata.

*2 -  La bella cortigiana Vittoria D'Avalos si innamorò di un bellissimo giovane Diomede Carafa da poco diventato sacerdote, non riuscendo più a reprimere il suo amore si recò dal Carafa a dichiarare il suo puro sentimento, il giovane sacerdote sprofonda nel tormento sul come sfuggire alle lusinghe della donna vista come un demonio, anche se la tentazione era forte, il sacerdote riesce a resistere alle lusinghe della bella donna e per ringraziare Dio di averlo mantenuto puro, chiede a Leonardo da Pistoia di dipingere un quadro che viene visto come un ex voto per il pericolo scampato.  

NAPOLI - chiesa : santa Maria di Piedigrotta

costruita sui resti e sulle successive stratificazioni del sacello di Priapo, citato nel Satyricon di Petronio.

NAPOLI - chiesa : Santa Maria di Portosalvo - via Alcide De Gasperi

NAPOLI - chiesa : santa "Maria del Rosario alle Pigne detta del Rosariello" - piazza Cavour, 124

NAPOLI - chiesa : santa Maria della Sapienza

NAPOLI - chiesa : "san Raffaele a Materdei" o "dell'arcangelo Raffaele e di santa Margherita da Cortona" (1759) - via Amato da Montecassino

costruita nel giardino del "Ritiro delle oblate di san Raffaele" o "Ritiro delle pentite accogliente le ex prostitute"

un'antica tradizione che fondava in reminescenze pagane dei riti della fecondità con la ritualità popolare cristiana voleva che le donne sterili e le fanciulle da marito si recassero a baciare il pesce del Santo, in quanto il mare era visto come donatore di fecondità e il pesce come antichissimo simbolo cristiano che rendeva accettabile il rito, nonostante vi fosse un riferimento sessuale  all'atto (pesce = pene). 

NAPOLI - chiesa : santo Strato (1266) - casale di Santo Strato a Posillipo

NAPOLI - chiesa : santo Stefanello - via Duomo

resti inglobati in palazzo Miradois

NAPOLI - chiesa : "San Severo al Pendino" (1575) - via Duomo, 286

edificata sull'antica chiesa con ospedale di "Santa Maria a Selice", modificata e ristrutturata tra il 1599 ed il 1620

NAPOLI - chiesa : Stella Maris - piazzetta del Grande Archivio

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NAPOLI - cimitero : zona bagnoli - nel 1700 il litorale fu utilizzato come luogo di sepoltura degli schiavi che evidentemente esistevano all'epoca

NAPOLI - cimitero : ebraico - via del Cimitero Israelitico angolo via Aquileia (trav. di via Nuova Poggioreale di fronte al ristorante "Il Poggio")

NAPOLI - cimitero : Cetrangolelle

termine utilizzato dai napoletani per indicare i cedri un tempo presenti in questa zona.

NAPOLI - cimitero : Fontanelle. 

vedi catacomba

In esso veniva utilizzato un sistema di inumazione che ricorda quello della mummificazione egizia.

NAPOLI - cimitero : francese nel quartiere di Miano.

NAPOLI - cimitero : inglese (1826) - piazza Santa Maria della Fede (borgo Sant'Antonio abate)

ampliato nel 1855 e poi chiuso il 1893 ora giardino storico. Sostituito con il nuovo cimitero inglese alla Doganella.

NAPOLI - cimitero : ex inglese ora giardino storico - piazza Santa Maria della Fede.

NAPOLI - cimitero : del Pianto

la zona anticamente era denominata "cupa Lautrec"

NAPOLI - cimitero : Poggioreale (1837) -

eretto sulle rovine della villa di Poggioreale.

NAPOLI - cimitero : 366 fosse "cimitero dei tredici" (1762) - 

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NAPOLI - cinema : "Abadir" ex "Orchidea" - via Paisiello

ora supermercato

NAPOLI - cinema : "Adriano" - via 

attualmente supermercato

NAPOLI - cinema : "Alcione" - via

NAPOLI - cinema : "Alhambra" - via Nisco

attualmente grandi magazzini UPIM

NAPOLI - cinema : "Ambasciatori" - via 

NAPOLI - cinema : "America hall" - via Tito Angelini

NAPOLI - cinema : "Arcobaleno" - via Consalvo Carelli

inaugurato negli anni '50, attualmente negozio

NAPOLI - cinema : Argo 

NAPOLI - cinema : Ariston - via Morghen

chiuso, attualmente banca

NAPOLI - cinema : Astoria - via Tarsia

ora supermercato 

NAPOLI - cinema : Augusteo - piazzetta Augusteo

NAPOLI - cinema : Aurora - via 

NAPOLI - cinema : Bernini

oggi negozio di abbigliamento

NAPOLI - cinema : Casanova

NAPOLI - cinema : Colosseo - Galleria Umberto I

chiuso

NAPOLI - cinema : Corallo - via 

NAPOLI - cinema : Corona - via dei Mille

NAPOLI - cinema : Cristallo - Salita Concezione a Montecalvario

attuale teatro - "Galleria Toledo"

NAPOLI - cinema : Delle Palme - via Vetriera

NAPOLI - cinema : Eden - via

NAPOLI - cinema : "Embassy" ex "Colibrì" - via De Mura

ora club di fitness

NAPOLI - cinema : Empire - via Francesco Giordani, adesso supermercato

NAPOLI - cinema : Europa - via 

NAPOLI - cinema : Excelsior - via 

NAPOLI - cinema : "Fiamma" - via 

NAPOLI - cinema : "Filangieri" - via Filangieri

NAPOLI - cinema : "Fontana" - via Pasquale Del Torto ex II° traversa Domenico Fontana, 38

il cinema attualmente chiuso, faceva parte dell'Istituto Fontana (scuola privata)

NAPOLI - cinema : "Ideal (1913 - 1931) - via Alessandro Scarlatti

attualmente negozi Zara

NAPOLI - cinema : Imperiale - piazza Carlo III

chiuso

NAPOLI - cinema : "Ideal" 

poi "Galleria Zuppardi" attualmente "Galleria Scarlatti"

NAPOLI - cinema : Iride - vico X Duchesca, 11

NAPOLI - cinema : Gloria 

NAPOLI - cinema : L'Edera 

NAPOLI - cinema : "Impero"

abbattuto negli anni '80 per far posto a negozi ed uffici

NAPOLI - cinema : "L'Imperiale"

NAPOLI - cinema : "Maestoso" - Minichino Domenico 

NAPOLI - cinema : "Materdei"

NAPOLI - cinema : "Maximun" - zona Mergelina 

NAPOLI - cinema : "Metropolitan" - via Chiaia

NAPOLI - cinema : "Odeon" - via 

NAPOLI - cinema : "Partenope" - piazza Cavour, 19

accanto alla chiesa di Santa Maria delle Grazie

NAPOLI - cinema : "Regina Elena" - via Vittorio Emanuele (esterno galleria Umberto I)

chiuso

NAPOLI - cinema : "Rivoli" - piazza Francesco Coppola - rione Luzzatti

chiuso

NAPOLI - cinema : "Santa Brigida" - Galleria Umberto I

chiuso

NAPOLI - cinema : "Titanus" - via 

chiuso

NAPOLI - cinema : "Umberto" - Galleria Umberto I

chiuso

NAPOLI - cinema : "Vittoria" - Via Vito Piscicelli

costruito nel 1939

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NAPOLI - cisterna : in località Pizzofalcone

conferma l'estensione della villa di Lucullo

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NAPOLI - COLLI AMINEI - il nome deriva dal nome di una popolazione della Tessaglia, chiamata per l'appunto AMINEI, che colonizzò la zona nel periodo dorico, impiantando sulla collina che oggi conosciamo come Capodimonte, numerosi vigneti da cui veniva prodotto il famoso vino "Amineo" che fu battezzato da romani con il nome di "Falerno".

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NAPOLI - colombario : via Pigna

Costruito in opus reticulatum, in epoca romana, è composto da 11 nicchie che ospitavano le ceneri dei defunti. 

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NAPOLI - congregazione - San Giuseppe dei Nudi - via Mancinelli

quì è conservata la reliquia del "bastone" che San Giuseppe usò durante il viaggio con Maria verso Betlemme, esso arrivò a Napoli verso il 1712 grazie al celebre cantante lirico partenopeo Nicola Grimaldi, una volta entrato in possesso della reliquia, la custodì nella sua cappella privata situata all'interno di palazzo Como, nei pressi della chiesa di San Giuseppe a Chiaia, ogni anno, il 19 marzo, in occasione della festa di San Giuseppe, il cantante esponeva alla venerazione dei fedeli il "bastone"; ma quando qualcuno provava a toccare la reliquia veniva redarguito dai custodi e da qui nasce il famoso detto "Nun sfruculià a mazzarella 'e San Giuseppe", alla morte del Grimaldi, la reliquia fù affidata alla congregazione di San Giuseppe dei Nudi e da allora sono passati 287 anni ma nessuno ha più vito la "mazzarella". dal 19 marzo 2019, il bastone è esposto al pubblico.

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NAPOLI - conservatorio : "Istituto Poveri di Gesù Cristo" (1589) - 

NAPOLI - conservatorio : "Pietà dei Turchini" 

NAPOLI - conservatorio : "Santa Maria di Loreto" (1537) -

NAPOLI - conservatorio : "Sant'Onofrio a Capuana" (1578) -

nacque come Istituto caritatevole per l'accoglienza di orfani e di bambini abbandonati, i quali venivano avviati fin da piccoli ai futuri impieghi artigianali.  Questa fondazione prese il nome di "Congregazione delle Vesti Bianche" dato che vestivano un abito bianco.  Diventò scuola di musica nel 1653, quando risultano menzionati undici allievi, due maestri di canto ed un maestro di cappella.  Nel 1797 al Sant'Onofrio confluì il "Conservatorio di Santa Maria di Loreto" e nel 1806 tutti gli istituti di musica napoletani furono inglobati nel "Real Collegio di Musica" che poi diverrà il "Conservatorio di San Pietro a Majella".

PERSONE LEGATE al CONSERVATORIO

* Alessandro Scarlatti (maestro)

* Nicola Fago (maestro)

* Nicola Porpora  (maestro)

* Francesco Feo (maestro)

* Girolamo Abos  (maestro)

* Leonardo Leo (maestro)

* Pietro Andrea Ziani (maestro)

* Francesco Durante (allievo e poi maestro)

* Giacomo Insanguine (allievo e poi maestro)

* Gaetano Latilla (allievo)

* Matteo Capranica (allievo)

* Domenico Fischietti (allievo)

* Giovanni Furno (allievo)

* Niccolò Piccinni (allievo)

* Niccolò Jommelli (allievo)

* Gennaro Manna (allievo)

* Domenico Sarro (allievo)

* Pietro Auletta (allievo)

* Giovanni Pasiello (allievo)

* Vincenzo Tobia Nicola Bellini (allievo) 

NAPOLI - conservatorio : "San Pietro a Majella"

nel 1826 i conservatori confluivano in quello di "San Pietro a Majella" che fu statizzato nel 1862 dai Savoia, a cui fu annesso un convitto per accogliere gli studenti che provenivano da lontano.

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NAPOLI - convento : "Carmelitani scalzi" -. Santa Teresa degli Scalzi

attualmente sede dell'Istituto Paolo Colosimo, istituto per ciechi

NAPOLI - convento : "Ritiro delle oblate di san Raffaele" o"Ritiro delle pentite accogliente le ex prostitute" (1734) - via Porteria San Raffaele

nel giardino venne edificata nel 1759 la chiesa di san Raffaele a Materdei

NAPOLI - convento : "San Potito" - 

vi erano delle monache benedettine poi dopo il 1808 (esproprio murattiane) , poi caserma di fanteria ed oggi sede del comando regionale dei Carabinieri. 

NAPOLI - convento : "Sant'Antonio a Port'Alba" - zona Costantinopoli

NAPOLI - convento : "Santa Caterina a Formiello" - piazza Enrico De Nicola, 46

poi ex Lanificio

NAPOLI - convento : "Santa Maria Maddalena - 

abbattuto nel 1955 per costruire i palazzi Ottieri

quì nel 1320 le monache del convento, inventarono la ricetta del roccocò, tradizionale dolce napoletano

NAPOLI - convento : "San Giovanni Battista" - zona Costantinopoli

NAPOLI - convento : "Santa Maria di Costantinopoli" - zona Costantinopoli

NAPOLI - convento : "Santa Maria di Donnaromita" - via Mezzocannone, 16

attualmente - università degli Studi di Napoli - Federico II

NAPOLI - convento : "Santa Maria della Sapienza" - zona Costantinopoli

NAPOLI - convento : "Santa Maria della Soledad"

attualmente istituto Palizzi

NAPOLI - convento : "Santa Maria della Vita alle Fontanelle " -

conosciuto come ex ospedale San Camillo

NAPOLI - convento : "San Sebastiano" ora "Convitto Vittorio Emanuele II" - piazza Dante Alighieri

1424 - la regina Giovanna vi trasferì le monache domenicane di San Pietro a Castello

1757 - 1763 fu realizzato il "Foro Carolino"

1807 - le monache vennero cacciate

1820 - ospitò la "Camera del Parlamento", poi - sede del "conservatorio di musica", poi - sede delle "scuole pubbliche" istituite dai Gesuiti

1827 - l'istituto prese il nome di "Collegio dei Nobili" che dopo l'Unità d'Italia divenne Convitto

NAPOLI - convento : "Scolopi"

ora "Ospizio Marino" (ospizio dei marinai), voluto da padre Ludovico da Casoria

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NAPOLI - cripta 

La "cripta Neapolitana" è ubicata all'interno del parco Vergiliano a Piedigrotta, essa è sostanzialmente una galleria scavata nel tufo, lunga 71 metri e che rientrava in un piano di lavori dei romani che intesero realizzare in quel periodo diverse infrastrutture militari.  Dopo la caduta dell'impero, la galleria non andò in disuso ma fu utilizzata per fini civili in quanto riusciva a collegare agevolmente due zone della città, distanti tra loro, Mergellina con Fuorigrotta.  La galleria subì nei secoli successivi dei lavori di adeguamento che iniziarono nel XV secolo sotto il dominio di Alfonso V d'Aragona e perdurarono fino al regno di Giuseppe Buonaparte quando fece installare all'interno lampade ad olio. Tra le varie leggende c'è quella che vuole che il poeta Virgilio  sia sepolto nei pressi dell'ingresso orientale della galleria. 

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NAPOLI - croce : di piperno (1613) - via del Maratoneta angolo via canonico Giovanni Scherillo

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NAPOLI - dogana (borbonica) : attualmente caserma Zanzur - via Alcide De Gasperi

NAPOLI - dogana (borbonica) : insiste nel borgo di Antignano, attualmente negozii e civili i abitazioni

NAPOLI - dogana (borbonica) : via Ponte dei Granili, 24

dopo esser stata dogana, diventò "Centrale Elettrica Volturno" ed ora è l'archivio ENEL, che detiene 13.000 metri lineari di documenti, duecentomila fotografie, migliaia di disegni tecnici, libri e riviste specializzate oltre a centinaia di filmati.

NAPOLI - dogana (borbonica) - emiciclo di Poggioreale

NAPOLI - dazio : ponte della Di Vittorio

                                           Maddalena

                                           Miano

                                           Poggioreale

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NAPOLI - domus : 

romana

vestigia ritrovate negli scantinati dell'archivio storico del Banco Napoli, dove sorgeva originariamente la porta orientale della città, porta Campana poi fatta spostare ad est da Ferrante d'Aragona, con la costruzione di porta Capuana.

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NAPOLI - edicola votiva : via Santa Caterina a Chiaia, 19 - dedicata alla Madonna di Piedigrotta  

NAPOLI - edicola votiva : Largo Donnaregina, 2 (quartiere san Lorenzo) -

dedicata a Sant'Anna

NAPOLI - edicola votiva : Largo Donnaregina, 20 (quartiere San Lorenzo)

NAPOLI - edicola votiva : via Amato da Montecassino, 2/b

edificata il 08/03/2008 (quartiere Avvocata) 

NAPOLI - edicola votiva : via Duomo, 105 (quartiere San Lorenzo)

NAPOLI - edicola votiva : via Imbriani Matteo Renato incrocio con Salita S. Raffaele - 

dedicata a Gesù - (quartiere Avvocata).

NAPOLI - edicola votiva : via Imbriani Matteo Renato, 55

dedicata a Gesù - (quartiere Avvocata)

NAPOLI - edicola votiva : via Imbriani Matteo Renato, 77 

edificata 28 ottobre 1893 e dedicata alla vergine Addolorata (quartiere Avvocata).

NAPOLI - edicola votiva : via Loffredi (quartiere San Lorenzo) - dedicata a Maria SS. del Carmine e fondata nel 1909.

NAPOLI - edicola votiva : via San Lorenzo da Brindisi, 13

dedicata alla Madonna dell'Assunta

NAPOLI - edicola votiva : vico Campanile (quartiere San Lorenzo)

NAPOLI - edicola votiva : vico Donnaregina, 5 (quartiere San Lorenzo)

NAPOLI - edicola votiva : vico Grotta della Marra, 4 (quartiere San Lorenzo)

NAPOLI - edicola votiva : Maria SS. del Rosario - Miano

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NAPOLI - emeroteca : Tucci Vincenzo - palazzo delle Poste - piazza Giacomo Matteotti

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NAPOLI - faro : porto (1487) 

distrutto da un incendio nel 1624 e ricostruito nel 1626, fu poi abbattuto tra il 1932 ed il 1933 per la costruzione della stazione Marittima progettata nel 1932 e completata nel 1936.

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NAPOLI - ferrovia : Bayard - corso Giuseppe Garibaldi

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NAPOLI - finestrella : di Marechiaro

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NAPOLI - fontana : -- - via Mezzocannone

NAPOLI - fontana : abbeveratoio di Capodichino - calata Capodichino

Costruita nel 1943 per volere di Elena d'Orleans, la consorte di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, come regalo alla città di Napoli. L'epigrafe, inserita in un contorno in piperno, mostra un verso del Vangelo di Matteo.

NAPOLI - fontana : dell'Acquario

NAPOLI - fontana : in piazza "Aprea Vincenzo"

NAPOLI - fontana : "Acquaquilia" (1589) 

acqua di origine della fonte Aquilia, proveniva da sotto il monastero di Santa Maria la Nova ed era posta all'incrocio tra via conte Olivares/via Molo Piccolo e via Aqualilia  

NAPOLI - fontana : di "Arata" - ingresso complesso terme di Agnano

NAPOLI - fontana : del "Capone" (XV° secolo) - via Egiziaca a Forcella

opera di Giovanni da Nola, essa faceva parte del parte del piano di rinnovamento dei servizi pubblici, emanato da don Pedro de Toledo. E' caratterizzata da un mascherone in marmo bianco e da una vasca semicircolare il cui fondo è composto da lastre di pietra bianca e grigia.

NAPOLI - fontana : "Capo Posillipo" -

NAPOLI - fontana : del "Carciofo" - piazza Trieste e Trento.

Commissionata negli anni cinquanta del XX secolo dal sindaco Achille Lauro, viene così chiamata per via della composizione floreale formata da tre strati di foglie l'uno sull'altro che ricordano l'ortaggio carciofo. 

NAPOLI - fontana : "Carlo II" o "Monteoliveto" - piazza Municipio

NAPOLI - fontana : delle "Carrozze" in palazzo reale - piazza Plebiscito

usata come abbeveratoio per cavalli.

NAPOLI - fontana : di "Castore e Polluce" - villa Comunale

NAPOLI - fontana : dei "Cigni"

NAPOLI - fontana : "Coccovaja" detta anche "degli Incanti" - piazza Salvatore Di Giacomo (quartiere Posillipo)

In origine era ubicata in piazza di Porto, oggi chiamata piazza Bovio e durante l'inaugurazione dei lavori del Risanamento (1889), essa fu smontata e collocata nella sua sede attuale.

LEGENDA :

1 tesi) partendo dalle origini della costruzione nel XVI° secolo e ultimata nel 1541, il disegno prevedeva una base a vasca quadrangolare con al centro un vistoso monte roccioso con l'apertura di quattro nicchie nelle quali erano situate un gruppo scultoreo di divinità giacenti ed al vertice di una vasca marmorea, era collocata un'aquila recante gli stemmi e le armi di Carlo V°.  Il simbolo dell'aquila sinonimo di potenza era l'emblema della famiglia reale che il popolo scambiò in una civetta, da cui "coccovaja" dalla forma latina che significa appunto civetta, per la quale questa singolare fontana fu chiamata.

2 tesi) si narra di una strega fattucchiera che operava i suoi sortilegi con l'acqua della fonte e procurava incantesimi a chi ne chiedeva, un giorno si recò da lei un nobile spagnolo che si era innamorato di una giovane fanciulla napoletana di nome Barbara, voleva a tutti i costi farla ceder alle sue  voglie e per questo aveva chiesto un incantesimo.  Alla ragazza le fu dato un appuntamento dal nobiluomo che le fece bere un intruglio; ma al posto di favorire la vampa dell'amore, la pozione le procurò la morte.

3 tesi) il nome "incanti" deriverebbe dagli "incantatori" ovvero i venditori di robe vecchie e nuove che mercanteggiavano la loro mercanzia nei pressi della fontana, incantando il pubblico.  Questa pratica da "mercato" era vietata da un decreto reale in quanto procurava risse e tumulti in piazza e oltraggiava la merce pregiata dei bottegai.

4 tesi) un episodio legato alla fontana era quello che riguardava la tradizionale festa di San Giovanni a Mare, dove per l'occasione le statue (divinità elleniche) venivano vestite a festa ed abbellite con dei colorati "panni" al fine di coinvolgerle nella solennità sacro - profana.  

NAPOLI - fontana : della "Conchiglia" di palazzo d'Avalos al Vasto

NAPOLI - fontana : "Corradino di Svevia" o "Maggiore" (1658) - piazza Mercato

distrutta, presente in loco fino alla prima metà del XX secolo

NAPOLI - fontana : Diaz (I° impianto) - via Caracciolo

NAPOLI - fontana : Diaz (II° impianto) - via Caracciolo

NAPOLI - fontana : della "Duchessa"

Posta nelle immediate vicinanze della Basilica dell'Incoronata Madre del Buon Consiglio, venne eretta nel 1939 per volontà di Elena d'Orleans, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta

NAPOLI - fontana : dell" "Esedra" (XX secolo) - piazzale Tecchio in Mostra d'Oltremare

Opera fascista del 1938, con un'estensione di 900 mc, è tra le fontane più grandi al mondo. Ispirata alla settecentesca fontana della reggia di Caserta, è opera di Carlo Cocchia e Luigi Piccinato, essa può contenere una massa d'acqua di 4.000 mc ed emettere getti alti fino a 40 metri. Intorno è circondata da ottocento alberi d'alto fusto, soprattutto da pini e lecci. Attualmente la la fontana può contare su 76 vasche ad esedra, 1300 ugelli fatti in ottone e di bronzo, dodici fontane a cascata ed altrettante autopompe. Le decorazioni sono di Giuseppe Macedonio.

NAPOLI - fontana : "Europa" - villa Comunale

Opera di Angelo Viva ed eseguita nella seconda metà del XVIII secolo, il complesso scultoreo raffigura una donna intenta a trattenere il proprio manto, quest'ultimo forma un arco che le sventola sulla testa e ai due lati, due sirene cercano di salvarla dalla furia del toro.

NAPOLI - fontana : della "Flora del Belvedere" - villa Comunale

NAPOLI - fontana : della "Flora Capitolina" - villa Comunale

NAPOLI - fontana : del "Filippo regnante del Formiello (XVI secolo) - piazza Enrico De Nicola

voluta da don Pedro Tellez-Giron, duca d'Ossuna. Il suo aspetto mostra un'elegante struttura in  muratura, costituita da vari materiali : la vasca è in travertino, le quattro colonne che la compongono sono in marmo di Carrara. In basso dove c'è la vasca, ci sono tre maschere con le facce da leone dalla quale sgorga acqua; mentre al di sopra di queste, piccole sculture in bassorilievo e tre grandi stemmi.

NAPOLI - fontana : della "Fortuna" in palazzo Reale - piazza Plebiscito

NAPOLI - fontana : del "Gigante" o dell' Immacolatella (XVII secolo) - via Partenope (lungomare), nei pressi di castel dell'Ovo

voluta dal duca d'Alba don Antonio Alvarez di Toledo e creata per opera del Bernini e di Michelangelo Naccherino.  Essa è opera di Pietro Bernini e di Michelangelo Naccherino che la realizzarono su commissione del duca d'Alba don Antonio Alvarez di Toledo. Dapprima venne collocata in largo di Palazzo (piazza Plebiscito) dove inizia la salita del Gigante (via Cesario Console), rimossa nel 1815 nel 1882 fu collocata vicino al palazzo dell'Immacolatella (molo piccolo) per cui è anche detta dell'Immacolatella, poi nel 1886 fu da li rimossa e nel 1889 collocata nella villa del Popolo, infine rispostata nel 1905 e poi collocata nel 1906 nell'attuale collocazione.

Da questa fontana presero spunto i disegni della sigla di Carosello che si trasmetteva su Rai 1 alle ore 20.00

NAPOLI - fontana : degli "Incanti " detta anche Coccovaja - piazza Salvatore Di Giacomo (Posillipo)

vedi : "Coccovaja"

NAPOLI - fontana : "Itaca" - Mostra d'Oltremare, padiglione Libia

realizzata dal maestro Tatafiore, posizionata inizialmente in via Alessandro Scarlatti zona pedonale

NAPOLI - fontana : piazza Italia

NAPOLI - fontana : della "Lava dei Vergini" - via Vergini

NAPOLI - fontana : del "Leone" (XVIII secolo) - piazzetta del Leone (Posillipo)

detta del "Mercoglino"

Voluta da Ferdinando IV di Borbone, perché in questo sito scorreva acqua molto fresca, tanto da essere richiesta anche dalla famiglia reale; soprattutto quando passava del tempo nella zona di Mergellina. La fontana ha forma semicircolare, si raggiungono i gettanti attraverso una rampa di scale.

NAPOLI - fontana : dei "Leoni" 

NAPOLI - fontana : del "Marinaretto" - largo Barbaja a Mergellina

Essa fu costruita nei primi del novecento dallo scultore Raffaele Marino, ispirandosi al modello di Vincenzo Gemito.  Consiste in una vasca ottagonale in marmo ed è impreziosita da una figura in bronzo di un giovane pescatore seduto su di una tavoletta posta su un tronco con uno scoglio sottostante; accanto una nassa e un pesce.  In origine i pesci erano due, ma uno di essi fu trafugato. 

NAPOLI - fontana : della "Marinella al Carmine" - nei pressi del castello del Carmine

NAPOLI - fontana : della "Maruzza" - via Alcide De Gasperi / via Marina

posizionata nei giardinetti della chiesa di Santa Maria di Portosalvo

NAPOLI - fontana di "Masaniello" - dal 1812 nella piazza di Cerreto Sannita. 

NAPOLI - fontana : Medioevale

ritrovata nel 2007, nei pressi del Duomo durante i lavori per la realizzazione della stazione della linea 1 della metropolitana.

NAPOLI - fontana : della "Medusa" -

ora esposta al museo di San Martino di Napoli

NAPOLI - fontana : di "Mezzo"

NAPOLI - fontane : piazza Mercato

NAPOLI - fontana : di "Mezzocannone" - SCOMPARSA

NAPOLI - fontana : Carlo II a Monteoliveto (XVII secolo) - piazzetta Monteoliveto 

detta anche di re Carluccio, venne dedicata a Carlo II di Spagna, alla creazione parteciparono, Dionisio Lazzari e Cosimo Fanzago. Tra i marmisti si segnalano  Bartolomeo Mori, Sanbarbiero  e Giovanni Maiorino.

NAPOLI - fontana : del "Nettuno" o "Medina" (1595/1599) - piazza Municipio

Realizzata su disegno di Domenico Fontana e lavorata da Giovanni D'Auria, Michelangelo Naccherino, Pietro Bernini e Cosimo Fanzago, ha cambiato molte volte collocazione.

NAPOLI - fontana : degli "Obelischi"

NAPOLI - fontana : di "Oreste ed Elettra"

NAPOLI - fontana : dei "Papiri" - giardini del Molosiglio (1938) - costruita per la visita di Adolf Hitler a Napoli.

NAPOLI - fontana : del "Pendino"

NAPOLI - fontana : della "Pietra del pesce" (borgo orefici)

NAPOLI - fontana : della "principessa Iolanda" - nei giardini del tondo di Capodimonte

NAPOLI - fontana : di "Poggio Reale" - SCOMPARSA

NAPOLI - fontana : dei "Quattro del Molo" - SCOMPARSA 

NAPOLI - fontana : "Ratto di Proserpina" - villa Comunale

NAPOLI - fontana : del "Ratto delle Sabine" - villa Comunale

NAPOLI - fontana : San Gennaro

NAPOLI - fontana : "Santa Caterina da Siena" - cvia Santa caterina da Siena

NAPOLI - fontana : di "Santa Lucia" (XVII) - villa Comunale - piazza Vittoria

Voluta dal vicerè Giovanni Alfonso Pimentel d'Errera duca di Benevento. E' caratterizzata da numerosi bassorilievi e venne realizzata da Michelangelo Naccherino con la collaborazione di Alessandro Ciminiello, Geronimo d'Auria ed altri. 

NAPOLI - fontana : di "Sant'Eligio" - si trova dagli inizi del 900, nel chiostro di Sant'Eligio Maggiore

NAPOLI - fontana : della "Scapigliata" (1539) - via Egiziaca a Forcella dirimpetto ospedale Ascalesi

costruita tra il 1539 ed il 1541 su progetto di Giovanni da Nola.

NAPOLI - fontana : del "Sebeto" o del "Fonseca" (XVII secolo) - largo Sermoneta

Voluta dal vicerè Emanuele Zunica e Fonseca conte di Monterey, che né affidò il progetto e la realizzazione a Cosimo Fanzago: Essa rappresenta le vicende del Sebeto (antico fiume che scorreva nel cuore di Napoli). L'acqua sgorga dai due mostri posti ai lati della struttura; la fontana è caratterizzata da un vecchio simboleggiante il corso d'acqua. 

NAPOLI - fontana : di "Secondigliano"

NAPOLI - fontana : "Selleria" - piazza Grande Archivio

NAPOLI - fontana : del "Seguro" - piazza Mercato

queste fontane settecentesche, furono costruite a mo' di obelischi da Francesco Sicuro che fece sì che questo monumento avesse una doppia utilità, sia decorativa che come abbeveratoio per gli animali che trasportavano le merci.   Le fontane hanno una chiara influenza egizia e sono formate da obelischi piramidali  che poggi8ano su uno spesso basamento decorato da ghirlande, a metà altezza si trovano quattro teste leonine, poi fiori e festoni, gli elementi che fanno da cornice ai gettanti sono le quattro sfingi. 

NAPOLI - fontana : del "Serino" (1885) - piazza del Plebiscito

scomparsa 

NAPOLI - fontana : "sirena Partenope" (1869) - piazza Jacopo Sannazzaro

fino al 1924 era allocata nei giardini di piazza G. Garibaldi per poi essere spostata nell'attuale sede.

La grande statua della dea Flora che era posta sulla sommità è ora conservata nel museo archeologico di Napoli (MANN), è opera dello scultore prof. Onofrio Buccino, realizzata nel 1869 anche in collaborazione di Francesco Jerace.

NAPOLI - fontana : "Spina Corona" detta delle "zizze" (1498) - via Guacci Nobile Giuseppina vicino piazza Nicola Amore.

Addossata alla chiesa di Santa Caterina della Spina Corona, fu voluta da don Pedro Alvarez da Toledo su disegno di Giovanni da Nola, come attestato dalla presenza dello stemma di Carlo V.  Detta delle zizze per la presenza di una statua di sirena dalle cui mammelle sgorgava l'acqua, la costruzione della fontana è di epoca rinascimentale e la vasca centrale è un antico sarcofago romano.

NAPOLI - fontana "Tazza di porfido" detta "Delle quattro stagioni" detta "Paparelle" - villa Comunale - piazza Vittoria

poiché delimitata da quattro statue allegoriche. Forse la più antica del complesso vanvitelliano, originariamente era collocata nel quadriportico della cattedrale di Salerno. Il piatto circolare, un reperto archeologico proveniente da Paestum, era abbellito anche dal Toro Farnese; questo, rinvenuto dalle terme di Caracalla a Roma, fu rimosso nel 1826 per essere conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (attuale MANN già real museo Borbonico).

NAPOLI - fontana : del "Tritone" - piazza Camillo Benso conte di Cavour

NAPOLI - fontana : di "Vigliena"

NAPOLI - fontana : del "Virgiliano" - viale Virgilio

NAPOLI - fontana : liceo Gian Battista Vico - via Salvator Rosa 

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NAPOLI - foro : Carolino (1872) - attuale piazza Dante Alighieri

opera di Luigi Vanvitelli, in precedenza la piazza si chiamava Largo Mercatello

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NAPOLI - funicolare : Centrale

progettata nel 1923 ed inaugurata il 28 ottobre 1928

NAPOLI - funicolare : Chiaia (1889)

NAPOLI - funicolare : Montesanto (1891)

NAPOLI - funicolare : Posillipo / Mergellina (1931)

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NAPOLI - funivia : Posillipo - Mostra d'Oltremare

impianto di trasporto pubblico funzionante dal 1940 al 1961, che collegava il quartiere Posillipo con il quartiere Fuorigrotta con una stazione a valle in viale Kennedy angolo via Romolo Gessi e stazione a monte in via A. Manzoni, 308.

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NAPOLI - galleria : Principe di Napoli

NAPOLI - galleria : Umberto I -

costruita in soli tre anni dal 1887 al 1890

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NAPOLI - grattacielo : "Cattolica assicurazioni" - via Medina

ex "Ambassador's palace hotel", ex "Jolly Hotel" , "NH Hotel"

NAPOLI - grattacielo : "Torre Telecom Italia" - CDN

NAPOLI - grattacielo : "Torre Enel I" - CDN

NAPOLI - grattacielo : "Torre Enel II" - CDN

NAPOLI - grattacielo : "Torre Francesco" - CDN

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NAPOLI - grotte : "Della Porta" - via Carlo Cattaneo (Arenella)

ri-scoperte nel giugno 2009, durante un controllo in un garage di via Carlo Cattaneo angolo piazzetta Due Porte, i vigili videro tra quei cunicoli una discarica di rifiuti ed intravidero una porta che aprirono e la scena che si presentò davanti agli occhi fu : affreschi raffiguranti scene dell'antico Egitto, colonne intagliate nella roccia da artisti dello scalpello, muri ornati con simboli esotericie poi la porta del teschio.

NAPOLI - grotta : "di Posillipo" o "Crypta Neapolitana" (37 a.C.)

galleria lunga m. 710, scavata nel tufo e realizzata da Lucio Cocceio per volere di Marco Vipsanio Agrippa.

NAPOLI - grotte : Platamoniche - via Chiatamone

Lungo la suddetta strada sorgevano queste grotte (Platamion, luogo giocondo), dove si svolgevano riti culti dedicati a varie divinità : Mitra, Cibele, Priapo e Venere.  Le grotte per la maggior parte vennero ostruite dal vicerè Pedro De Toledo perchè divenute "luogo di scandalo".

NAPOLI - grotta : Seiano

tunnel artificiale lungo m. 770.

NAPOLI - grotta : degli "Spagari" - sotto la scuola Nunziatella

la utilizzavano coloro che filavano lo spago soprattutto soprattutto le la realizzazione delle reti da pesca.  Oggi è murata.

NAPOLI - grotta : Sportiglione - Capodichino

così chiamata in quanto ricovero dei pipistrelli.

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NAPOLI - guglia : Immacolata (1746) - in zona Materdei

NAPOLI - guglia : Portosalvo

NAPOLI - guglia : San Domenico (1658) - 

NAPOLI - guglia : San Gaudioso

NAPOLI - guglia : San Gennaro (1600) - piazza Riario Sforza

nel luogo dove oggi c'è la guglia, in epoca romana c'era un tempio probabilmente dedicato Giove o Nettuno.  Commissionato dalla Deputazione del Tesoro di San Gennaro come ringraziamento al Santo per aver fermato l'eruzione del Vesuvio del 16 dicembre 1631. 

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NAPOLI - ipogeo : via Cristallini, 133

NAPOLI - ipogeo : piazza del Plebiscito

di oltre 1.000 mq. situato sotto la basilica di San Francesco di Paola, realizzato nell'ottocento per volere di Murat.

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NAPOLI - isolotto : Chiuppino

lazzaretto realizzato tra il 1626 ed il 1628, fu destinato alla quarantena delle merci che giungevano su navi ed imbarcazioni dal Mediterraneo insieme a tutto l'equipaggio, questo dovuto a continue onde epidemiche sviluppatesi in altri luoghi.

NAPOLI - isola : Gaiola

NAPOLI - isolotto : "Megaride" per un periodo "San Salvatore" 

NAPOLI - isolotto : "San Leonardo"

sorgeva dove oggi c'è la "Rotonda Diaz"

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NAPOLI - ex manicomio - San Francesco di Sales - via Salvator Rosa, 117

attualmente : liceo ginnasio G.B. Vivo e scuola primaria e dell'infanzia "M. Schipa - V. Cuoco"

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NAPOLI - masseria : Cancello di ferro

NAPOLI - masseria : Lopa  - campo sportivo Paradiso a Soccavo

così denominata perché la zona era infestata di lupi e chiamata anche "Ciotola" dal nome dei vecchi proprietari, oggi abitata da privati.

NAPOLI - masseria : Pagliarone - via Belvedere

Quattro giornate di Napoli

NAPOLI - masseria : Pascone

NAPOLI - masseria : Pezzalonga - via don Luigi Sturzo, 91

NAPOLI - masseria : Pontaniana - largo Antignano, 10

NAPOLI - masseria : Vacchiano

essa era delimitata a nord da via Case Puntellate e via don Luigi Sturzo ad est da via Arenella, via Gioacchino Rossini, via Giovanni Paisiello ed un tratto di via Gino Doria e a sud da via Giuseppe Ribera ad ovest vico Acitillo.

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NAPOLI - MATERDEI, il toponimo deriva dalla chiesa di origine rinascimentale, di Santa Maria "MATER DEI".

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NAPOLI - mausoleo : "conocchia" - salita dello Scudillo

sepolcro monumentale di età romana, della seconda metà del I° secolo d.C.

NAPOLI - mausoleo : località "La Contessa"

sepolcro rupestre di età romana, scoperto tra gli anni 1991 / 1993, scavato nella parete di tufo di un profondo ed ampio canalone, all'altezza dell'attuale piano stradale.

NAPOLI - mausoleo : di Pianura - via Montagna Spaccata

funerario, di epoca imperiale, fu identificato nei primi anni '80, in seguito alle operazioni di scavo e restauro, la struttura fu resa visibile e fruibile, nell'area  verde di proprietà del Comune di Napoli. 

NAPOLI - mausoleo : Schilizzi (XIX secolo) - via Belsito, 11

in esso vi riposano i caduti della 1° guerra mondiale, della 2° guerra mondiale e delle quattro giornate di Napoli

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NAPOLI - mediateca : Grenoble c/o Istituto Francese - via Francesco Crispi, 5

NAPOLI - mediateca : PAN - palazzo Roccella - via dei Mille, 60

NAPOLI - mediateca : Santa Sofia - via Santa Sofia, 7

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NAPOLI - meridiana : via via Donnalbina / largo Ecce Homo

NAPOLI - meridiana : via arenella

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NAPOLI - monastero : San Carlo - via Foria

attualmente lo stabile è l'Istituto Giovan Battista della Porta 

NAPOLI - monastero : Sant'Antonio di Padova - piazza Bellini

NAPOLI - monastero : Sant'Arcangelo - isolotto di Nisida

nel 668 da esso si mosse un monaco, l'abate Adriano per svolgere opera di conversione sulle coste britanniche.

NAPOLI - monastero : Sant'Arcangelo degli armieri - vicino porta del Carmine

demolito

NAPOLI - monastero : Santi Giuseppe e Teresa delle carmelitane scalze

esso custodisce una spina della corona di Gesù 

NAPOLI - monastero : Santa Maria in Gerusalemme delle Monache Clarisse Cappuccine detto delle le "Trentatrè" - via Pisanelli, 8

NAPOLI - monastero : SS. Pietro e Sebastiano - via San Sebastiano

attualmente liceo classico Vittorio Emanuele II

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NAPOLI - monumento : caduti - nel quartiere Pianura

NAPOLI - monumento : caduti - chiesa S. Anna alla Pigna

NAPOLI - monumento : colonna spezzata - piazza Vittoria inizio di via Partenope

                                    monumento ai caduti del mare, creato nel 1914, grazie al posizionamento della colonna di epoca romana su una 

                                    base di marmo bianco già esistente, essa era stata costruita nel 1867 per realizzare il monumento ai caduti nella

                                    battaglia navale di Lissa.   La colonna sistemata sul basamento, è in marmo cipollino con venature verdi grigie e 

                                    proveniva dal teatro romano di via Anticaglia ed era conservata nei depositi del MANN. 

NAPOLI - monumento : Diaz Armando

NAPOLI - monumento : Cosenz generale Enrico - piazza principessa Pignatelli

NAPOLI - monumento : "Umberto I" re d'Italia - emiciclo di Capodimonte

realizzato dall'arch. Errichelli ed inaugurato il 29 luglio 1901, in occasione del primo anniversario della sua morte.

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NAPOLI - ------ : piazza Montecalvario, tracce di insediamenti dell'età del ferro, risalenti al 1500 a.C.

NAPOLI - mura : greche - IV° secolo a.C.

                                      piazza Bellini, IV secolo a.C., vennero alla luce nel 1951,

                                      piazza Calenda Vincenzo già piazza delle Mura Greche,

                                      largo Sant'Aniello a Caponapoli,

                                      via D'Alagno

                                      via Mezzocannone, altezza cinema Astra.

I blocchi venivano estratti da una vasta cava di età greca che si trova a Poggioreale, essa è stata individuata casualmente nel 1987 in seguito ad un cedimento, sotto il cimitero del Pianto, esattamente sotto il piazzale antistante la chiesa di Santa Maria del Pianto.  La cava era stata ostruita da un franamento e presenta, già segnate, lungo le pareti le strisce orizzontali corrispondenti all'altezza dei blocchi e i caratteristici segni alfabetici graffiti degli antichi cavatori.  Dalla cava i blocchi venivano trasportati in città percorrendo l'attuale rettilineo di via Nuova Poggioreale - via Casanova per entrare dritti a Napoli dall'antica porta situata dove ora si trova castel Capuano.

NAPOLI - mura : romane in vico Santa Maria Vertecoeli, 14

NAPOLI - mura : bizantine

NAPOLI - mura : ducali

NAPOLI - muro : del Finanziere (1827) - confine daziario esteso per circa 20 chilometri 

NAPOLI - mura : normanne

NAPOLI - mura : angioine

NAPOLI - mura : aragonesi in via Concezio Muzii, XV secolo

NAPOLI - mura : vicereale

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NAPOLI - monastero : Sant'Antonio di Padova a Port'Alba

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NAPOLI - museo : Arciconfraternita dei Pellegrini - via Portamedina, 41     

NAPOLI - museo : artistico industriale - piazzetta Demetrio Salazar

Nel 1882, il principe Gaetano Filangieri e Demetrio Salazar con la collaborazione di Domenico Morelli, Filippo Palizzi e Giovanni Tesorone, fondano a Napoli il Museo Artistico Industriale allo scopo di divulgare e sviluppare la cultura delle arti applicate nell'Italia meridionale.  Insieme al museo, vengono istituite anche le Scuole-Officine in cui i giovani possono ricevere un insegnamento tecnico specializzato per diventare artigiani qualificati nella ceramica, nella lavorazione dei metalli, nell'ebanisteria, nell'oreficeria, con particolare attenzione ai nuovi processi di fabbricazione industriale in cui all'utilità dell'oggetto si unisca la sua bellezza estetica.  Nelle intenzioni di Gaetano Filangieri, fondatore anche del museo civico Filangieri a cui il M.A.I. si ricollega nelle finalità, il Museo viene inteso non più come un semplice contenitore di oggetti artistici, ma come un corso dal vivo di storia delle arti minori, in cui la raccolta di modelli permette di stabilire un continuo confronto pratico oltre che teorico tra i manufatti antichi e moderni in esposizione.  Le finalità didattiche sono evidenziate dalla presenza di un giardino per lo studio dal vero dei modelli naturali, una gipsoteca, e una biblioteca, in modo da costituire un completo centro di studio per le arti applicate.  Lo studio "produzione" ospita oggi i lavori più validi, selezionati tra quelli ideati e realizzati dagli allievi e dai docenti nel passato. Sua attuale sede è il palazzo dell'ex collegio della marina borbonica, già convento seicentesco di Santa Maria della Soledad. 

NAPOLI - piazzetta  Santa Maria degli Angeli - reperti di Napoli medioevale.

NAPOLI - museo : Aldobrandini (del tessile e dell'abbigliamento) - piazzetta Mondragone, 9

prima chiesa di "Maria SS. delle Grazie" con annesso un romitorio destinato ad accogliere vedove e fanciulle "cadute in disgrazia" , poi adibito a scuola. 

NAPOLI - museo : antropologia - via Mezzocannone, 8 (ex Collegio dei Gesuiti)

NAPOLI - museo : arte religiosa contemporanea - piazza Santa Maria la Nova - tel.: 081.552.15.97

orario : da lunedì al venerdì, visite guidate ore  10.00/11.00/12.00/15.00/16.00 - sabato e domenica 10.00/11.00/12.00

NAPOLI - museo : "Arti sanitarie" e "Farmacia"- via Maria Longo, 50 - ospedale "Santa Maria del Popolo degli Incurabili"

orario : dal lunedì al venerdì - ore 09.30/13.00

www.museoartisanitarie.it     www.ilfarodippocrate.it    cell.: 339.54.46.243  tel.: 081.44.06.67

Gli Incurabili, hanno ospitato nelle proprie mura la storia della Scuola Medica Napoletana, che nella prestigiosa architettura ha lasciato tracce indelebili e testimonianze straordinarie.  Il complesso occupa un'intera insula della collina di Caponapoli ed è pertanto situato in uno dei quartieri più antichi della città, a pochi passi da via Foria e dal museo Archeologico e, sul lato sud, a ridosso dei decumani.   Tra arte e scienza, vediamo veri capolavori dell'arte napoletana, dalla Farmacia al Chiostro cinquecentesco di Santa Maria delle Grazie, alla chiesa di Santa Maria del Popolo, fino all' "orto medico" con accanto l'attività ospedaliera.   Arte ed assistenza, estetica e cura si coniugano giorno dopo giorno, come già era accaduto negli anni della sua istituzione quando Maria Lorenza Longo, in pieno rinascimento (1524), aveva deciso di fondare qui un ospedale laico per i malati incurabili, le fasce deboli colpite dalla sifilide.   In un tempo in cui le malattie erano collegate al castigo divino ed i farmaci ben poco efficienti, le preghiere di tante istituzioni dedite alla carità aiutarono a scongiurare malattie ed epidemie.   Suore e frati con accanto volontari di ogni ceto sociale della città alleviarono il dolore e le sofferenze e resero accettabile anche la morte.   Il barocco stupisce in questo antico stabilimento ospedaliero per la sua unità di espressione.   La vocazione ospedaliera del luogo fu tenuta certamente in gran conto da architetti quali Domenico Antonio Vaccaro, Bartolomeo Vecchione ed altri che studiarono il flusso dei venti, la salubrità collinare del luogo e l'impianto, nei ricchi colori annessi, di piante ed erbe medicinali.   La farmacia è la parte più mirabile e meglio conservata dell'antico ospedale del reame.  Insuperato capolavoro del barocco-roccocò, è al tempo stesso efficiente laboratorio del farmaco ed intrigante luogo di rappresentanza per l'elite scientifica dell'illuminismo napoletano.  La successione delle sale (controspezieria - sala grande - laboratori) mostra un rigoroso controllo degli spazi, connesso all'efficienza di una farmacia progettata a metà settecento quale esempio moderno di ricerca e formazione dello speziale.   La realizzazione della farmacia, rarissimo esempio di antica spezieria ancora dotata dell'originario corredo di vasi in maiolica ospitati nello spettacolare stiglio in noce, segna lo spartiacque tra la medicina illuministica e l'ospedale moderno, inteso come luogo di cura e non più semplice ospizio.   Nello stesso cortile su cui si affaccia la farmacia si trova il museo, dedicato alla memoria della storia della medicina napoletana.   Si articola in quattro sale espositive, intitolate a : Domenico Cotugno, Domenico Cirillo e Giuseppe Moscati.   In queste sale sono raccolti ferri antichi, stampe anatomiche e strumenti medici d'epoca.   Oggetti scientifici che diventano eleganti opere d'arte usate dalle mani di medici che proprio in quei luoghi fondarono per intuito, moderazione, disciplina e rigore la Scuola Medica Napoletana.  Marco Aurelio Severino, Quadri, Chiari, sino a Moscati e Cardarelli esercitarono l'arte di guarire tra queste antiche mura.  

NAPOLI - museo : delle Bambole - via San Biagio dei Librai, 39 (palazzo Marigliano)

situato nelle scuderie

NAPOLI - museo : del Cammeo : via Tribunali, 116 (piazza Gerolomini).

NAPOLI - museo : di Capodimonte - via Miano

LEGENDA

Maria Carolina di Borbone (1752-1814), moglie di Ferdinando IV re di Napoli e sorella della regina di Francia Maria Antonietta, terrebbe ancora oggi sfarzosi ricevimenti notturni nelle sale del museo.  Nei saloni apparirebbero luci e misteriose figure al ritmo di danze, accompagnate dal suono di antichi strumenti musicali.  L'intera scena, come in un sogno svanirebbe poi al comparire dell'alba.

NAPOLI - museo : Caravita Giuseppe principe di Sirignano - piazza Trieste e Trento, 48 - palazzo Zapata

ex foresteria di palazzo Reale e sede del cardinale Zapata vicerè di Napoli

- archivio storico

- biblioteca "F. Russo"

- fototeca

- museo pittorico e scultoreo "Caravita di Sirignano"

NAPOLI - museo : cappella Sansevero

NAPOLI - museo : carrozze - c/o Trib. Ecclesiastico Regionale Campano (TERC) - largo Donnaregina, 22

NAPOLI - museo : carrozze - c/o villa Pignatelli - riviera di Chiaia, 200

NAPOLI - museo : "cartastorie" - via dei Tribunali, 213

c/o archivio storico del Banco di Napoli 

NAPOLI - museo : Caruso Enrico - piazza del Plebiscito c/o palazzo reale

NAPOLI - museo : castel Nuovo o Maschio Angioino

oggetti :

- busto reliquario di santa Barbara, in argento, rame e legno, opera di Lelio Giliberto (1607) 

NAPOLI - museo : Centro Internazionale di Studi Numismatici (CISN) - corso Vittorio Emanuele, parco Grifeo villa Livia 

NAPOLI - museo : certosa di San Martino - largo San Martino - tel.: 081.2294541

orario : da lunedì a domenica - 08.30/19.30 - mercoledì chiuso

NAPOLI - museo : "Circolo Artistico Politecnico" - piazza Trieste e Trento, 48 palazzo cardinale Zapata

archivio biblioteca fototeca pinacoteca

www.associazionecircoloartisticogmail.com 

NAPOLI - museo : Denza Francesco - Discesa Coroglio, 9

mineralogico, geologico e degli strumenti scientifici ed inoltre etrusco con circa ottocento reperti che risalgono al periodo tra l'età del bronzo e l'epoca imperiale.

NAPOLI - museo : civiltà contadina - via Luce (quartiere S. Pietro a Patierno)

orario : da lunedì al sabato 10.00/13.00  e  17.00/20/00 - festivi 10.00/13.00

NAPOLI - museo : Daniele Pino - piazza Municipio c/o hotel Londra

NAPOLI - museo : diocesano - largo Donnaregina 

www.museodiocesanonapoli.it

NAPOLI - museo : De Feis padre Leopoldo - discesa Coroglio, 9 c/o Istituto Denza

reperti provenienti : da Orvieto e da Montesarchio

NAPOLI - museo : duca di Martina (ceramica) in villa Floridiana - via Domenico Cimarosa , 77  - via Aniello Falcone, 171 - tel.: 081.578.84.18

orario : da lunedì a domenica - ore 08.00/14.00 - martedì chiuso

NAPOLI - museo : etnopreistoria - Alfredo Piciocchi - castel dell'Ovo / via Eldorado

Realizzato dal C.A.I. (Club Alpino Italia)

NAPOLI - museo : dell'Emigrante - molo Immacolatella vecchia, ex Capitaneria di Porto

NAPOLI - museo : "Ferroviario di Pietrarsa " ex "Reale Opificio Meccanico Pirotecnico e per le Locomotive" - via Pietrarsa

rappresenta uno dei più importanti musei ferroviari in Europa per materiali esposti, possiamo ritrovare tutte le locomotive ed i treni che hanno fatto la storia dell'Italia e delle ferrovie.

NAPOLI - museo : "Filangieri Gaetano" (1881) - via Duomo, 288

allestito nel quattrocentesco palazzo Como, definito il "palazzo che cammina".

NAPOLI - museo : Giocattolo : corso Vittorio Emanuele c/o UNISOB

NAPOLI - museo : Girolamini

* chiostro - grande

* chiostro - piccolo, detto anche della Porteria ed insiste sull'area un tempo occupato da palazzo Seripanda

NAPOLI - museo : ICE - via padre Francesco Denza, 6

NAPOLI - museo : "Lapis" - piazzetta Pietrasanta, 17/18 (via Tribunali) c/o basilica della Pietrasanta

* ascensore archeologico

conduce a 40 metri di profondità e 2000 anni indietro nel tempo, nei sotterranei della basilica e fino alle viscere della città, attraverso il primo ascensore archeologico del centro storico di Napoli, un viaggio che ripercorre la storia del più antico edificio napoletano dedicato al culto della Vergine e dell'antica Neapolis greco - romana. 

* museo dell'acqua

antiche cisterne greco - romane sono ritornate in vita grazie alla collaborazione con l'ABC Napoli (azienda idrica di Napoletana), che ha ripristinato l'originaria funzione di questa aree sotterranee, realizzando suggestivi getti d'acqua, ruscellamenti ed emozionanti giochi di luce, grazie ad un sofisticato impianto tecnologico, che ne enfatizza volumi e volte.

* ricoveri antiaerei e cunicoli

i ricoveri anti - aerei e i cunicoli del percorso sotterraneo del museo, sono stati scavati nel tufo intorno al VI secolo a.C. ed utilizzati dagli antichi greci e romani come cave di estrazione prima e parte dell'acquedotto greco - romano poi.  Questi spazi sono stati riconvertiti in rifugi nel corso degli anni '40 a causa del secondo conflitto mondiale.

NAPOLI - museo : MADRE (arte contemporanea) - via Luigi Settembrini, 79 - tel.: 081.19.31.30.16

NAPOLI - museo : MAMT - via Agostino De Pretis, 130

NAPOLI - museo : MANN (1585) - piazza Museo, 19

edificio che inizialmente era utilizzato come caserma e sorge nell'area della necropoli di Santa Teresa e per questo chiamato "Palazzo della Cavallerizza", nel 1612 diventa il "Palazzo Regi Studi" perchè il vicerè Pedro Fernandez vi trasferisce l'università che nel 1777 viene spostata da re Ferdinando IV nell'ex convento gesuita del Salvatore per far posto al "museo Hercolanense" conservato nella reggia di Portici ed al museo "Farnesiano" allora conservato nella reggia di Capodimonte dando così origine a quello che nel 1816 viene chiamato "real museo Borbonico" che con l'unità d'Italia assumerà l'attuale nome.  

Sezioni principali :

* collezione Farnese

* collezione pompeiana con reperti provenienti dalle collezioni borboniche

* collezione egizia

* collezione Borgia

* collezione Santangelo

* collezione Stevens

* collezione Spinelli

NAPOLI - museo : "Maradona Diego Armando" - via Lombardia

NAPOLI - museo : "Memus" - piazza Plebiscito

storia del più antico teatro d'opera in Europa.

NAPOLI - museo : metropolitana linea 1 - piazza Municipio

NAPOLI - museo : mineralogia - via Mezzocannone, 8 (ex collegio dei Gesuiti)

orari : dal lunedì al venerdì - ore 09,00/13,30 - lunedì anche ore 15,00/17,00

tel.: 081.253.51.63  

NAPOLI - museo : "Morra" (fondazione) - largo Proprio di Avellino, 15 palazzo Caracciolo di Avellino

NAPOLI - museo : MUSA - c/o osservatorio astronomico - via Moiariello

contiene strumenti astronomici, aperto il 17 novembre 2012

NAPOLI - museo : "MUTE" via Bracco, 51

museo della tradizione enogastronomica campana

NAPOLI - museo : "Scerrato Umberto" orientale - via Partenope, 10/a

orari : giovedì e venerdì dalle ore 11.00 alle ore 14.00 visite guidate su appuntamento 

info : 081.69.09.119     www.museorientale.unior.it               

NAPOLI - museo : "appartamento storico" - piazza del Plebiscito 

orario : da lunedì a domenica - ore 09.00/ore 19.00 - mercoledì chiuso ( biglietteria n. verde 848.800.288)

PERCORSO :

* stanza n. 1 - teatro di corte

* stanza n. 2 - prima anticamera - corpo diplomatico

* stanza n. 3 - ambiente neoclassico

* stanza n. 4 - seconda anticamera

* stanza n. 5 - terza anticamera

* stanza n. 6 - sala del trono

* stanza n. 7 - passetto del generale

* stanza n. 8 - sala degli ambasciatori

* stanza n. 9 -  sala di Maria Cristina

* stanza n. 10 - oratorio

* stanza n. 11 - sala del gran capitano

* stanza n. 12 - sala dei fiamminghi

* stanza n. 13 - studio del re

* stanza n. 14 - sala della regina

* stanza n. 15 - sala dei paesaggi

* stanza n. 16 - secondo salotto della regina

* stanza n. 17 - primo salotto della regina

* stanza n. 18 - sala della collezione Farnese

* stanza n. 19 - sala delle nature morte

* stanza n. 20 - vestibolo neoclassico 

* stanza n. 21 - galleria

* stanza n. 22 - salone d' Ercole

* stanza n. 23 - retrostanza

* stanza n. 24 - sala di don Chisciotte

* stanza n. 25 - retro stanza della regina

* stanza n. 26 - passetto della regina

* stanza n. 27 - alcova della regina

* stanza n. 28 - boudoir della regina

* stanza n. 29 - sala delle guardie del corpo

* stanza n. 30 - cappella palatina con presepe

NAPOLI - museo : paleontologia - largo san Marcellino, 10

complesso seicentesco di San Marcellino

NAPOLI - museo : Pagliara (fondazione) - corso Vittorio Emanuele c/o Istituto Suor Orsola Benincasa

NAPOLI - museo : "Piciocchi Alfonso" - c/o Club Alpino Italiano

NAPOLI - museo : palazzo Zevallos Stigliano - via Toledo, 185

Il palazzo sorge nel cuore di Napoli, in via Toledo, definita da Stendhal "la strada più popolosa ed allegra del mondo" .   Fu edificato a partire dal 1635 su commissione del ricco mercante spagnolo Giovanni Zevallos, dal 1639 duca di Ostuni.   La dimora, intorno al 1653, fu venduta a Giovanni Vandeneynden, mercante fiammingo che vi radunò una straordinaria collezione d'arte.   Nel 1688 per vicende dinastiche divennero proprietari del palazzo i Colonna, che nel 1716 acquisirono anche il titolo di principi di Stigliano.  I Colonna affidarono a Luca Giordano, pittore celeberrimo, la decorazione di alcuni ambienti del grande appartamento nobiliare, oggi perduta.   Anche la facciata mutò aspetto perdendo i caratteri seicenteschi, ad eccezione del sontuoso portale in marmo e piperno.   Tra coloro che si aggiudicarono ampie parti del palazzo, vi fu il banchiere Carlo Forquet; a lui ed ai suoi eredi, a partire dagli anni trenta dell'ottocento, si devono i cicli decorativi ad affresco e stucchi degli ambienti del piano nobile, affidati ai pittori Giuseppe Cammarano, Gennaro Maldarelli ed allo stuccatore Gennaro Aveta.


NAPOLI - museo : Palizzi - Boccioni I.S.I.S. - piazzetta Salazar, 6

industriale 

NAPOLI - museo : Pignatelli Aragona Diego - via Riviera di Chiaia, 200

all'interno della villa, troviamo anche un museo di carrozze

NAPOLI - museo : Plart (arte e design in plastica) - via Martucci, 48 - tel.: 081.19.56.57.03 - www.plart.it

orario : da martedì a venerdì - ore 10.00/13.00  ore 15.00/18/00 - sabato 10.00/13.00

NAPOLI - museo : Pio Monte della Misericordia - via dei Tribunali, 253 - tel.: 081.44.69.44

orario : da lunedì a domenica - ore 09.00/14.30 - mercoledì chiuso

NAPOLI : dei "Pompieri" - via del Sole

NAPOLI - museo : dei "Pupi" - Santa Maria la Nova

NAPOLI - museo : San Gennaro (tesoro) - via Duomo, 149 - tel.: 081.29.49.80

orario : lunedì aperto su prenotazione - da lunedì a sabato 10.00/17.00 - festivi 10.00/14.30

NAPOLI - museo : "San Martino" - largo San Martino - tel.: 081.2294541

aperto al pubblico dal 1866

NAPOLI - museo : stazione piazza Municipio, metropolitana linea 1

NAPOLI - museo : scienze naturali - via Mezzocannone, 9 / largo San Marcellino - tel.: 081.20.47.75

NAPOLI - museo : Strumenti astronomici" - salita Moiariello, 16

NAPOLI - museo : tessile e dell'abbigliamento  "Elena Aldobrandini" -

NAPOLI - museo : del Tessile - via Foggia 37 c/o ITIS Leonardo Da Vinci

NAPOLI - museo : tomba di Virgilio - 

ospita dal 22 febbraio 1939 la tomba di Giacomo Leopardi, un colombario di età romana, ritenuto la tomba del poeta Virgilio e la "Crypta Neapolitana" o "Grotta di Posillipo" o "Grotta di Virgilio" la cui lunghezza è di m. 711.  

NAPOLI - museo : torture - via Santa Luciella ai Librai, 18/b

qui troviamo 100 attrezzi ideati per uccidere con strazio e torturare, risalenti al XVI - XVII e XVIII secolo.

NAPOLI - museo : Toto' casa - via Maria Antesaecula, 109\a

NAPOLI - museo : Gian Battista Vico liceo - via Salvator Rosa

NAPOLI - museo : Volta Alessandro - Istituto Tecnico Industriale Statale - piazza Santa Maria delle Fede, 16

NAPOLI - museo - Zoologia : via Mezzocannone, 8 (ex Collegio dei Gesuiti)  

NAPOLI - museo - (arte, musica, mediterraneo e tradizioni) - via Depretis, 130

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NAPOLI - necropoli : greca / romana - in castel Capuano

risalente al V sec. a.C. cioè tra il 475-450 a.C.

NAPOLI - necropoli : greca

via Arena alla Sanità

via Cristallini

via Foria

via Nicotera, 10

vico Traetta

via Santa Teresa degli Scalzi altezza MANN

risalente al V e al VI secolo a.C., ritrovata per caso nel 1810, durante i lavori di ultimazione del nuovo asse viario voluto dai francesi, esso avrebbe collegato il Museo con Capodimonte.  Gli oggetti estratti furono, monete vasellame ed alcune lastre di marmo con iscrizioni latine.  Gli scavi durarono circa diciassette anni, fino al giugno 1827, nel settembre 1897 furono ritrovate alcune tombe in tufo ricoperte da tegole che contenevano vasellame e due monete bronzee di età imperiale, su una di queste era raffigurato l'imperatore Antonino Pio. 

via Vergini

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NAPOLI - NISIDA : greco "NESIDA o NESIS - piccola isola 

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NAPOLI - obelischi : piazza Di Vittorio Giuseppe ex piazza Capodichino

piperno

NAPOLI - obelisco : di Portosalvo - via Alcide De Gasperi

la guglia fu innalzata dopo che il cardinale Fabrizio Ruffo, il giorno 13 giugno 1799, postosi alla testa dell'Esercito della Santa Fede, aveva riconquistato il regno di Napoli usurpato dalla "Repubblica Partenopea", restituendolo ai Borbone.

NAPOLI - obelisco : San Domenico - piazza San Domenico

NAPOLI - obelisco : San Gennaro (1636) - piazza Riario Sforza

eretto come ringraziamento a San Gennaro per aver protetto la città dalla lava del Vesuvio

NAPOLI - obelisco :"Immacolata concezione" - piazza del Gesù

eretto nel settecento per volere di un padre gesuita, grazie ad una colletta pubblica.  In questo luogo prima sorgeva una scultura equestre dedicata a Filippo V°, eretta nel 1705 e distrutta nel 1707.

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NAPOLI - orto botanico (1807) - via Foria 

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NAPOLI - ospedale : San Gennaro dei Poveri - via San Gennaro dei Poveri, 25

al suo interno sorge la basilica "San Gennaro fuori le mura" V° secolo d.C. dopo la traslazione  delle reliquie di San Gennaro a Benevento (817 - 832) cadde in rovina e tale condizione perdurò fino all'872, anno in cui il vescovo Atanasio di Napoli, la fece restaurare ed annettere al monastero benedettino dei Santi Gennaro ed Agrippino.  Nel XV secoli, il monastero cadde in abbandono ma venne riutilizzato nel 1468 dal cardinale Olivero Carafa che lo trasformò in ospedale per gli appestati.  Dopo la peste del 1656, l'ospedale fu ampliato e dotato anche di un ospizio dedicato ai santi Pietro e Gennaro le cui statue opera di Cosimo Fanzago, furono esposte all'esterno.

NAPOLI - ospedale : "Incurabili" 1521

fondato dalla beata Maria Lorenza Longo

nel 1764, fu individuato un suolo vicino la spiaggia di Bagnoli distante circa 50 metri che era utilizzato come cimitero dell'ospedale

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NAPOLI - osservatorio - astronomico (1812) - salita Moiariello, 16

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NAPOLI - palazzina : "Bivona" - via Vittorio Imbriani, 48

vedi - villa Ferrante d'Aragona

NAPOLI - palazzina : "Mautone" 1924 - 

NAPOLI - palazzina : "Mimosa" - via Posillipo, 69

NAPOLI - palazzina : "Paradisiello" - via del parco Margherita

NAPOLI - palazzina : "Russo Ermoli" - via Palizzi, 50

NAPOLI - palazzina : "Velardi" (1906) - 

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NAPOLI - palazzo : "Acton" oggi "Rotchshild" -

NAPOLI - palazzo : "Acquaviva duca d'Atri d'Aragona" (XVII secolo) - via Atri, 37

NAPOLI - palazzo : "Acquaviva Coppola" (1912) - via San Pasquale a Chiaia, 48

NAPOLI - palazzo : "Acquaviva Coppola" - via del Parco Margherita, 12

NAPOLI - palazzo : "Albertini dei principi di Cimitile" già palazzo "Calabria"- via Santa Teresa degli Scalzi, 76

Esso ha altri ingressi, vico Cimitile 7/a e vico Cimitile 33.  La sua costruzione fu voluta dal duca Rodolfo Acquaviva d'Atri, ma la data e l'autore dei lavori rimangono tuttora sconosciuti. quello che è certo è che nel 1753, l'architetto Carlo Vanvitelli fu incaricato di restaurare l'edificio, con l'aiuto di Niccolò Carletti e Giuseppe Fulchignani.  In questa occasione, otre che gli interni, venne rifatta la scala interna di pianta quadrata, che si innalza con un unico rampante, racchiusa tra pilastri a loro volta legati alle volte a crociera da fasce, in seguito, il palazzo venne comprato dalla famiglia Albertini, principi di Cimitile che dopo averlo ristrutturato, vi istituì una grande biblioteca nella quale erano conservati anche numerosi testi rari.   Essendo il il palazzo in salita, fu necessario aprire altri ingressi e costruire un'altra strada per arrivare al palazzo, tutto ciò fu possibile grazie ad un accordo con il Comune che nel 1814 autorizzò il proprietario del palazzo ad utilizzare lo spazio antistante l'ingresso principale.   Attualmente la proprietà del palazzo è stata frazionata e quindi è un condominio.

NAPOLI - palazzo : "Apicella" - zona Costantinopoli

NAPOLI - palazzo : "Arata" - salita Piedigrotta, 7

NAPOLI - palazzo : "Arcivescovile" (XIII  secolo) - largo Donnaregina

NAPOLI - palazzo : "Arlotta" - via Chiatamone, 63

NAPOLI - palazzo : "Atienza"

NAPOLI - palazzo : "Avena" - via Lordi

NAPOLIpalazzo : "Azzariti - Fumaroli"

si registra la presenza di Vincenzo Bellini negli anni 1823-1824, in quanto ebbe una romantica storia con Maddalena Fumaroli 

NAPOLI - palazzo : "Bagnara di Lauria" - riviera di Chiaia, 215

NAPOLI - palazzo : "Balsorano" (XVI secolo) - via Francesco Crispi, 4

NAPOLI - palazzo : "Barbania" : via Mergellina, 23

NAPOLI - palazzo : "Beccadelli" o "del Panormita" (XVI sec.) - via Nilo, 26

NAPOLI - palazzo : "Belvedere - Carafa" - via Aniello Falcone, 122

NAPOLI - palazzo : "Berio già Barbaja" - via Toledo, 256

NAPOLI - palazzo : "Bertè" - via Cupa Imparato

NAPOLI - palazzo : "Bianco" - via Generale Orsini

attualmente marina Militare

NAPOLI - palazzo : "Bonifacio a Portanova" (XV secolo) - via Portanova, 15

tra il XVIII secolo ed il XIX secolo fu adibito a carcere.

NAPOLI - palazzo : "Bottiglieri" - via Salvator Rosa, 78

NAPOLI - palazzo : "Borrelli Tommaso" - 

NAPOLI - palazzo : "Brancaccio" (XV secolo) - via Mezzocannone

NAPOLI - palazzo : "Bruino" - via Medina, 5

NAPOLI - palazzo : "Buono" o "Monte dei poveri vergognosi" (XVII secolo) - via Toledo 343 

NAPOLI - palazzo : "Caffariello" - via Carlo De Cesare, 15

vedi : palazzo "Majorana"

NAPOLI - palazzo : "Cala' Ulloa" - piazzetta Mondragone, 13

NAPOLI - palazzo : "Calabritto" - piazza dei Martiri, 30

NAPOLI - palazzo : "Calabritto" ex "Vincenzo Tuttavilla duca di Calabritto" - via Calabritto, 20

NAPOLI - palazzo : "Capomazza di Campolattaro" (XV secolo) - via Nilo

NAPOLI - palazzo : "Capone" - via Giuseppe Verdi, 11 - 17

NAPOLI - palazzo : "Capracotta" : via Monte di Dio, 74

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo" (XV° secolo) - via Tribunali, 169

il palazzo ingloba gli arconi dell'antico "sedile di Capuana" 

NAPOLI - palazzo : Caracciolo di Avellino (XIV secolo) - largo Proprio Avellino, 15

in esso insiste un museo la "fondazione Morra".

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Brienza"  (XV secolo) - via Carbonara, 33

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Forino" (XV secolo) - via Pontenuovo, 21

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Forino" già palazzo Giordano - via Medina, 63

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Gioiosa" (XV secolo) - piazza Riario Sforza

eretto dai Caracciolo di Gioiosa Ionico.  Elemento importante della struttura è il maestoso portale catalano.

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Martina" - vico Sedil Capuano

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Melissano" - zona San Potito

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Oppido" (XV secolo) - via San Giovanni a Carbonara, 31

costruito nel XV secolo dalla famiglia Caracciolo d'Oppido che ne rimase la proprietaria fino al successivo, quando il proprietario dell'epoca non avendo eredi, donò tutta la struttura alla Casa dell'Annunziata, con l'unica condizione che ogni anno venissero elargiti 3.000 ducati alle ragazze povere di cognome Caracciolo e, ogni mese, un uomo con lo stesso cognome doveva ricevere 6 scudi.  Nonostante l'opposizione del casato, la donazione andò comunque a buon fine e i beneficiari effettuarono i lavori necessari per trasformare la struttura nel Conservatorio dei SS. Cuori di Gesù e Maria.  Dal 1630, il convento venne affidato ai padri Somaschi che lo abitarono fino al decennio francese, in cui molti ordini religiosi vennero soppressi.  In seguito il palazzo venne utilizzato dalle suore del SS. Cuore che, nel 1870, furono anch'esse espulse.  L'edificio non presenta elementi decorativi di particolare interesse ma conserva ancora oggi elementi antichi con il bugnato del basamento, il portale d'ingresso e la corte a doppia arcata.  

NAPOLI - palazzo : "Caracciolo di Santobuono" (1584) - via Carbonara, 112

edificato sul luogo dove si ergeva un castello donato da Roberto d'Angiò a Landolfo Caracciolo. 

NAPOLI - palazzo : "Carafa Bruno di Nocera" - via Medina 5

NAPOLI - palazzo : "Carafa d'Andria" (XV secolo) - largo San Marcellino

NAPOLI - palazzo : "Carafa della Spina" - via Benedetto Croce, 45

NAPOLI - palazzo : "Carafa Diomede" poi "Carafa di Columbrano e Santangelo" (XV secolo) - via San Biagio dei Librai, 121

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Belvedere" (XVI sec.) - via Pallonetto di Santa Chiara, 28

Il nome "pallonetto" fa riferimento ad un gioco di origine basca, nato intorno agli inizi del xv secolo con lo scopo di intrattenere la corte Medicea, questo sport poi arrivò ben presto a Napoli dove si iniziò a praticarlo all'aria aperta, nei tre quartieri che ancora oggi ne portano il nome "Santa Chiara", "San Liborio" e "Santa Lucia".   Il "pallonetto" prevedeva l'utilizzo di piccole paline fatte a mano, contenenti una pallina di piombo avvolta in gomma e lana con copertura di cuoio, che doveva essere colpita dai giocatori con una mano nuda o guantata. 

Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il fabbricato fu gravemente lesionato, le sue rovine sono rimaste recintate fino al 1979, quando lo spazio fu occupato da un parcheggio. 

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Belvedere" - Riviera di Chiaia, 264

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Belvedere" - Riviera di Chiaia, 202

costruito nel cinquecento sulla strada che durante il periodo aragonese segnò lo sviluppo della città verso Posillipo.

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Maddaloni" (XVI sec.) già D'Avalos - via Maddaloni

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Montorio" (XV secolo) - largo Corpo di Napoli

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Montorio" - via San Biagio dei Librai, 3

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Montorio" - via Nilo, 25

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Nocera" o " Falanga e Montuori" - via Medina, 5

nel 1806 con l'avvento dei francesi, divenne sede della "Prefettura di Polizia", fino a quando fu completato "Palazzo San Giacomo" che divenne la nuova sede dei Ministeri dello Stato. 

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Roccella" (1667) - via Vittoria Colonna, 60

l'edificio ospita il museo di arte contemporanea PAN

NAPOLI - palazzo : "Carafa della Spina " - via Benedetto Croce, 45

NAPOLI - palazzo : "Carafa di Santa Severina" o "Carafa della Spina a Pizzofalcone" (1512) - via Egiziaca a Pizzofalcone, 44

dal 1808 ospitò la biblioteca militare e l'ufficio topografico del regno del "Regno delle Due Sicilie" oltre ai "Granatieri della Guardia Reale". Attualmente archivio di Stato - sezione militare.

NAPOLI - palazzo : "Caramanica"

NAPOLI - palazzo : "Caravita Sanchez de Leon" detto di Sant'Arpino (1786 - 1789) - via Chiaia, 138

NAPOLI - palazzo : "Caravita di Sirignano" (XVI secolo) - Riviera di Chiaia

NAPOLI - palazzo : "Cariati" - corso Vittorio Emanuele 

sede dell'istituto Pontano

NAPOLI - palazzo : "Carbonelli di Letino" - corso Secondigliano, 487

NAPOLI - palazzo : "Cassano Ayerbo D'Aragona" (1725) - salita San Raffaele, 20/c

zona di Sant'Efremo nuovo (Materdei)

casino di caccia

NAPOLI - palazzo : "Castriota  Scandeberg" o del Tufo (XV secolo) - via Santa Maria di Costantinopoli.

NAPOLI - palazzo : "Cattaneo Della Volta di San Nicandro" o "Carafa di Maddaloni" (1570) - via Stella, 120

NAPOLI - palazzo : "Cavalcanti" (1762) - via Toledo, 348

NAPOLI - palazzo : "del Cavaliere" (XVI secolo) - salita San Raffaele (rione Materdei)

NAPOLI - palazzo : "Cella" 

prende il nome "Santo Maria Cella" rappresentante a Napoli del granduca di Toscana, che nel '600 acquisi' il titolo di duca di Frisia per essersi imparentato colla famiglia del duca di Grottolella, proprietario del palazzo attiguo che si fregiava di tale titolo.  Costituito da due palazzi attigui aventi accessi e cortili distinti sulla via Imbriani, attualmente è del Banco di Napoli che lo acquisì nel dopo guerra.

NAPOLI - palazzo : "Cellammare" (sec. XVI°) chiamato anche "Francavilla" - via Chiaia, 149

nel 1656 divenne lazzaretto durante l'epidemia di peste.

NAPOLI - palazzo : "Ciccarelli di Cesavolpe del Balzo" - piazza Santa Maria dergli Angeli a Pizzofalcone, 1

biblioteca dell' "Istituto per gli studi Filosofici" 

NAPOLI - palazzo : "Cioffi" - Riviera di Chiaia, 264

NAPOLI - palazzo : "Cirella" già "Catalano" già "Gonzaga" - via Toledo, 228

NAPOLI - palazzo : "Cito di Melissano" - via San Giuseppe dei Nudi, 32

NAPOLI - palazzo : "Costantino alla Costagliola" - via San Giuseppe dei Nudi, 23

acquistato da Francesco Costantino nel 1739 e poi acquistato nel 1739 dai Fernades nel XIX secolo.

NAPOLI - palazzo : "Costantino " - via San Giuseppe dei Nudi, 25

NAPOLI - palazzo : "Colonna" o "Fabrizio Colonna" (XIV secolo) - via Mezzocannone

eretto al tempo degli angioini e divenne poi residenza di Artusio Pappacoda consigliere e gran siniscalco del re Ladislao.

NAPOLI - palazzo : Como o Cuomo (XV secolo) - via Duomo, 288

definito il "palazzo che cammina"

vedi museo civico Filangieri.

NAPOLI - palazzo : "Conca" (1488) - piazza Bellini, 63

nel 1694 un terremoto arrecò gravi danni al palazzo che fu quasi del tutto demolito, tranne la parte che affaccia su piazza Bellini, in essa sono stati incorporati il portale a sesto ribassato ed una lapide.

NAPOLI - palazzo : "Conservatorio di San Pietro a Majella" (XIII secolo) - via San Pietro a Majella

Esso è situato nell'ex convento dei Celestini ed è nato nel 1808, è frutto dell'unione di quattro istituti musicali :

- Pietà dei Turchini

- Poveri di Gesù Cristo

- Sant'Onofrio a Capuano

- Santa Maria del Loreto 

NAPOLI - palazzo : "Corigliano" - piazza san Domenico Maggiore

L'edificio fu eretto, con il nome di "palazzo di Sangro di Vietri", dall'architetto di origini cosentine Giovanni Francesco Mormando nel XVI secolo per volontà di Giovanni di Sangro, allo scopo di celebrare l'ammissione della famiglia di Sangro nel sedile di Nilo, dunque nel novero delle più antiche e illustri famiglie nobili della città. Sul luogo inizialmente sorgevano sette case tra loro collegate appartenenti alle monache della chiesa di Santa Patrizia, che le vendettero alla famiglia di Sangro. Dopo il terremoto del 1688 fu rimaneggiato in gran parte, e nel 1732 fu acquistato dal duca Agostino Saluzzo, dell'omonima famiglia genovese, che acquisì successivamente il feudo calabrese di Corigliano da cui oggi il palazzo prende il nome; il duca ordinò dei rifacimenti sia interni che esterni, che portarono all'aggiunta di un secondo piano, dove furono ospitati gli ambienti di rappresentanza. Uno degli ultimi interventi è stato di Gaetano Genovese, fra i più noti architetti di stampo neoclassico della città, che restaurò alcune parti del palazzo.  Tra il 1927 ed il 1934, l'istituto Orientale prese in affitto il piano nobile dell'edificio, in attesa di una definitiva sistemazione, che venne poi trovata con l'acquisto di palazzo Giusso ed il relativo trasferimento. Nel 1935, la famiglia Corigliano, priva di introiti di locazione, vendette il palazzo per un milione e mezzo di lire dell'epoca.  L'edificio divenne sede dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS), fino agli anni '70 e nel 1977, l'Università  Orientale lo acquistò in toto. Un restauro ad ampio raggio, teso a recuperare le parti storico - artistiche dell'edificio ed a renderlo funzionale alle nuove esigenze universitarie, iniziò nel 1988 e fu completato nel 1992.  Durante i lavori, vennero rinvenute strutture di epoca greco - romana, per la precisione resti di una strada romana del decumano inferiore della città e mura greche.  Tali resti sono stati inglobati nell'aula magna da qui ricavata e denominata "Aula Mura Greche".  I lavori di restauro vennero progettati e diretti da Ugo Carputi, Massimo Pica Ciamarra ed Ezio De Felice, della Facoltà di Architettura di Napoli con l'assistenza degli architetti Paola Gargiulo e Roberto Fedele.

NAPOLI - palazzo : "Coscia"

NAPOLI - palazzo : "Cottrau Ricciardi" - piazza Amedeo, 8

NAPOLI - palazzo : "Degas" o "Pignatelli di Monteleone" - calata Trinita' Maggiore, 53

vedi : palazzo "Pignatelli di Monteleone"

NAPOLI - palazzo : "De Sinno - Barbaja" - via Toledo 205

NAPOLI - palazzo : "de' Grassi di Pianura" - via Chiaia, 184

NAPOLI - palazzo : "de Rosa" - via Giovanni Merliani, 81-85

NAPOLI - palazzo : "di Majo" (XVIII secolo) - discesa Sanità. 68

NAPOLI - palazzo : "Dini" - via Enrico Pessina

edificio eretto dopo la distruzione delle fosse del grano, negli anni sessanta del XIX° secolo

NAPOLI - palazzo : "Doria d'Angri" - piazza Sette Settembre

nel 1860, il palazzo divenne famoso perché il 7 settembre, Giuseppe Garibaldi annunciò dal balcone del medesimo edificio l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia.

 
palazzo : CORIGLIANO

NAPOLI - palazzo : "D'Afflitto" (XV secolo) - via Nilo, 30

il nome della strada richiama la presenza di una comunità alessandrina insediatasi nella zona.

NAPOLI - palazzo : "D'Afflitto" (XV secolo) -  via Nilo, 20

il nome della strada richiama la presenza di una comunità alessandrina insediatasi nella zona. 

NAPOLI - palazzo : "D'Alessandro" - via Santa Lucia, 62

NAPOLI - palazzo : "D'Alessandro di Pescolanciano" - Via Nardones, 118 

NAPOLI - palazzo : "d'Aquino di Caramanico" - via Medina

NAPOLI - palazzo : "d'Angiò" o dell'Imperatore di Costantinopoli - via Tribunali, 339

appartenuto dal 1295 a Filippo D'Angiò, fratello del re Roberto ed ereditario del titolo di "Imperatore di Costantinopoli".

NAPOLI - palazzo : "D'Avalos del Vasto" (XVI secolo) - via dei Mille,48

NAPOLI - palazzo : "D'Auria" - via Nilo, 20

NAPOLI - palazzo : "De Scorciatis" (XV secolo) -

esso venne eretto nel 1270 con i materiali di spoglio degli antichi edifici romani. Nel 1482 Julio de Scorciatis (italianizzato in Giulio Scorziata), giudice della Magna Curia, ottenne la proprietà grazie ai buoni rapporti con il re Ferrante I di Napoli; quindi l'immobile fu completamente ricostruito secondo i dettami dell'epoca. Col passar degli anni, i rapporti tra il de Scorciatis ed il re iniziarono ad affievolirsi, infatti il giudice si alleò con Luigi XII di Francia e con il papa Alessandro VI in una congiura contro il re di Napoli. Il de Scorciatis fu arrestato ed imprigionato ed i beni immobiliari furono confiscati; venne poi scarcerato e si rifugiò nello Stato della Chiesa. In seguito l'immobile fu acquistato dai Miroballo e successivamente dai Cortese; qui fu ospitato anche Giovan Battista Marino, mentre l'ultima famiglia a possederlo furono i Grasso, baroni di Pianura. Dal 1876 al 1877, dell'Istituto Silvio Pellico dei Padri Gesuiti, ora Pontano. Dal 1579 un'ala dell'edificio divenne sede di un conservatorio femminile con annessa chiesa, il Sacro Tempio della Scorziata.

NAPOLI - palazzo : "Della Porta" (XVI secolo) - via Toledo, 368

NAPOLI - palazzo : "de Liguoro" - via Arena Sanità, 12

NAPOLI - palazzo : "De Maio" (XV secolo) - via Mezzocannone

era un vicoletto stretto denominato "via Fontanula" per la presenza di una piccola fontana.  Il re di Napoli, Alfonso II d'Aragona, decise però di far costruire una fontana più grande con una larga vasca adibita ad abbeveratoio per i cavalli, il cannuolo, chiamato volgarmente "cannone", era corto e quindi veniva chiamato "mezzo cannone" da qui il nome attuale della strada.

NAPOLI - palazzo : "Deputazione della Salute e dell'Immacolatella" - zona portuale

NAPOLI - palazzo : "De Rosa" detto poi de Gemmis (1826 - 1834) - via Toledo, 492 (vicino porta Reale o Spirito Santo)

NAPOLI - palazzo : "De Scorciatis" - vico Cinquesanti

NAPOLI - palazzo : "Di Somma" - largo Donnaregina, 21

NAPOLI - palazzo : "Dini" (XIX secolo) - via Enrico Pessina, 72

edificio eretto dopo la distruzione delle fosse del grano, nell'atrio vi sono delle nicchie che lasciano presupporre la presenza di statue. Qui abitò

Vincenzo Villari, giureconsulto vissuto nella seconda metà dell'ottocento.

NAPOLI - palazzo : "Domus Aurea" - via Luca Giordano, 15

NAPOLI - palazzo : "Donadoni" (1769 - 1854) - corso Vittorio Emanuele, 411

NAPOLI - palazzo : "Donn'Anna" ex villa "Sirena", ex villa "Bonifacio" (1600) - piazza Donn'Anna - via Posillipo, 9

esso sorge su un luogo detto "scoglio della Sirena". 

nel 1824 venne adibita a fabbrica di cristalli, poi nel 1870 divenne un albergo ed attualmente è diviso in abitazioni private.

In esso insiste un teatro.

LEGENDA (1)

nella credenza popolare "donn'Anna" viene confusa con la famosa e discussa regina Giovanna d'Angiò che qui avrebbe incontrato i suoi giovani amanti, scelti fra prestanti pescatori e con i quali trascorreva appassionate notti d'amore, per poi ammazzarli all'alba facendoli precipitare dal palazzo, la legenda vuole che le anime di questi sventurati giovanotti si aggirino ancora nei  sotterranei dell'antica dimora, affacciandosi sul mare ed emettendo urli. 

LEGENDA (2) 

narra del fantasma della giovane e bellissima "Mercedes de las Torres" che una sera baciò il nobile Gaetano di Casepesenna, amante della vice regina Anna Carafa.  La giovane, nipote della nobildonna Carafa, scomparve misteriosamente. 

NAPOLI - palazzo : "Doria D'Angri" - piazza Sette Settembre, 28 già largo dello Spirito Santo

NAPOLI - palazzo : "Douglas" ex "edificio Mele" - via del Chiatamone, 5

NAPOLI - palazzo : "Fernandes - Costantino" 

NAPOLI - palazzo : "Filangieri - Postiiglione" - via Atri, 23

NAPOLI - palazzo : "Filippo d'Angiò di Valois" (XIV secolo) o "dell'Imperatore di Costantinopoli" o palazzo Cicinelli - via Tribunali, 339

NAPOLI - palazzo : "Filomarino " o "Filomarino della Rocca" già "Sanseverino di Bisignano" (XVI secolo) - via Benedetto Croce, 12

in esso insiste la "biblioteca Benedetto Croce" dal 1911

NAPOLI - palazzo : "Firrao" - via Santa Maria di Costantinopoli, 98

NAPOLI - palazzo : "Foglia" - via benedetto Croce, 38

NAPOLI - palazzo : "Frammarino" - via Luigi Settembrini, 27

NAPOLI - palazzo : "Franchis"

annessa chiesa Santa Maria Addolorata dei Franchis - un tempo cappella nobiliare

NAPOLI - palazzo : "Frattapiccola" - via Toledo 389/393

NAPOLI - palazzo : "Frisia" o "Friso" - via Alessandro Verdi

le scuderie fino al 1805 erano adibite a magazzini delle poste regie e dal 1806 a teatro, La Fenice, attualmente il palazzo è sede del Banco di

Roma.

NAPOLI - palazzo : "Fondi" già "Genzano" (XVIII secolo) - via Medina, 24

NAPOLI - palazzo : "Fondi" - via San Bartolomeo, 52

NAPOLI - palazzo : "Fontana" - via Amerigo Vespucci, 9

NAPOLI - palazzo : "Frisia"

NAPOLI - palazzo : "Fuga Ferdinando" detto "o serraglio" o "albergo dei poveri" - piazza Carlo III

Il nome "o serraglio" si deve ad una riforma attuata nel 1838 che trasformava gran parte dell'immenso edificio in carcere minorile e sede del "Tribunale dei minori "ed inoltre alcuni secoli addietro ospitava i poveri della città.

LEGENDA

secondo alcune indiscrezioni sarebbe ancora popolato da misteriose presenze

NAPOLI - palazzo : "Gatto" (XVIII secolo) - via Salvator Rosa, 242

NAPOLI - palazzo : "Giordano" - via Medina, 63

NAPOLI - palazzo : "Giordano" - vico Medina, 15

NAPOLI - palazzo : "Giovene di Girasole" - via Cisterna dell'Olio, 44

NAPOLI - palazzo : "Giura - Scognamiglio" - vico Pero, 2

lapide ricorda che qui morì il poeta Giacomo Leopardi nel 1837

NAPOLI - palazzo : "Giusso" (XVI secolo) - largo San Giovanni Maggiore

attualmente sede dell'Università "L'Orientale"

NAPOLI - palazzo : della "Grande Loggia" - via Duomo, 214

NAPOLI - palazzo : "dei Granili" (1779) 

NAPOLI - palazzo : "Grenoble"

NAPOLI - palazzo : "Grottolella" ex "palazzo Tovar" - via Giuseppe Verdi

da Francesco Tovar, nominato governatore di un fortilizio conosciuto come "l'Auletta" da re Carlo V dopo la conquista della città tunisina.

NAPOLI - palazzo - "Guercia" o "Quercia" - 

NAPOLI - palazzo : "Guevara di Bovino" - riviera di Chiaia

NAPOLI - palazzo : "dell'Imperatore" - via tribunali, 356

NAPOLI - palazzo : "Ischitella" (1647) - riviera di Chiaia, 270

NAPOLI - palazzo : "Lariano Sanfelice" - via Foria

NAPOLI - palazzo : "Latilla" (XVIII secolo) - via Tarsia, 28 / 31

appartenne al consigliere municipale Ferdinando Latilla, ed al secondo piano troviamo una piccola cappella con il pavimento maiolicato, oggi utilizzata per conferenze e simposi.

NAPOLI - palazzo : "Leonetti" - via dei Mille, 34

NAPOLI - palazzo : "Lieto" (1754) - via Toledo, 317.

L'edificio è costruito fra due vicoli, in uno dei quali anticamente si trovava la Taverna Penta, così chiamata perché dipinta sia all'interno che all'esterno, da cui deriva pinta traslato poi in penta, che Gaetano Lieto, duca di Polignano, sfrattò nel momento in cui si doveva costruire il palazzo.  Come recita la lunga iscrizione latina posta sul portale, nel 1794, il figlio Filippo gli diede un nuovo e più moderno splendore, affidando i lavori al romano Pompeo Schiantarelli, attivo a Napoli in quel periodo e ritenuto allievo di Luigi Vanvitelli.  L'architetto, intervenendo in particolar modo sulla facciata, realizzò un alto basamento su cui si inserisce il portale sormontato dall'iscrizione citata, che è di certo l'elemento più interessante dell'intera struttura semplice ed elegante, esso è composto da un arco bugnato tra due coppie di lesene con capitelli dorici e da un architrave in travertino sul quale spicca uno stemma affiancato da due cornucopie.  L'androne interno inquadra la scala, comoda e sobriamente decorata, aperta su pilastri con volte a vela, la sua originalità, rispetto ai diffusi esempi barocchi ad arcate per lo più ribassate, consiste nella struttura architravata verso il cortile che esclude ogni energia dinamica e ricorda le scale romane realizzate dall'architetto Ferdinando Fuga.  Infine, in uno dei locali ancor oggi adibiti ad attività commerciali, ebbe sede il "Caffè Donzelli", che durante i moti rivoluzionari antiborbonici del 1848, rappresentò un vero e proprio rifugio per i rivoltosi e subì tra l'altro le cannonate che si scambiarono la Guardia Nazionale e le truppe reali.  

NAPOLI - palazzo : "Loffredo" (XVI secolo) - via Salvator Rosa, 260

in esso insiste il museo "Casa di Clara"

NAPOLI - palazzo : "Lo Schiavo" - via Luca Giordano, 108

NAPOLI - palazzo : "Maddaloni" - via Maddaloni, 6

NAPOLI - palazzo : "Magnocavallo" o di Domenico Antonio Vaccaro (1594) - via Francesco Girardi, 37

NAPOLI - palazzo : "Maiorana" (1754) - via Carlo De Cesare, 15

qui nacque Gaetano Majorano in arte Caffarelli

NAPOLI - palazzo : "Maiuri"

NAPOLI - palazzo : "Majo"

NAPOLI - palazzo : "Malatesta" (XVII sec.) - largo Ecce Homo

Eretto dalla famiglia Malatesta e deve la sua fama più al pregio architettonico al nome della famiglia che lo possedette e che diede i natali al

famoso anarchico Enrico Malatesta.

NAPOLI - palazzo : "Mancini di Castellana" - vico Santa Maria a Cappella Vecchia, 24

NAPOLI - palazzo : "Mannajuolo" (1909) - via Gaetano Filangieri, 36

NAPOLI - villa : Maria 

vedi : villa Craven

NAPOLI - palazzo : "Maramaldo" - via Marramarra (borgo Orefici)

NAPOLI - palazzo : "Marigliano" o "Palazzo Di Capua" (1512) - via San Biagio dei Librai, 39

sede della Soprintendenza Archivistica per la Campania.

NAPOLI - palazzo : "Martone" - via Gian Lorenzo Bernini, 76

NAPOLI - palazzo : "Mastellone" o "Mastelloni" (1566) - piazza Carità, 6

qui fu arrestata nel 1799 Luisa Sanfelice, successivamente giustiziata, la quale abitava con il marito.

NAPOLI - palazzo : "Mastellone" o "de Rossi di Castelpetroso" - piazza Bellini Vincenzo

NAPOLI - palazzo : "Mazziotti" - via Benedetto Croce già via Trinità Maggiore

Costruito su preesistenti strutture secentesche del chiostro della chiesa di San Francesco delle Monache.

NAPOLI - palazzo : "Medici" - piazzetta San Gennaro a Materdei

NAPOLI - palazzo : "Medici - Acquaviva" - via Toledo, 55

NAPOLI - palazzo : "Mira" - via Santa Lucia

NAPOLI - palazzo : "Miradois" - via Duomo

il cui vestibolo ingloba la volta a crociera di epoca tardo medioevale della chiesa di San Stefanello.

NAPOLI - palazzo : "Minei" (1734) - via Salvator Tommasi, 12 ex via San Potito

sorge dove vi erano i giardini del monastero di "San Giuseppe dei Vecchi" ora uffici comunali

NAPOLI - palazzo : "Miranda" - via Chiaia, 160

NAPOLI - palazzo : "Miranda" o "Medici di Ottajano" - via Chiaia, 142

sorge sul terreno liberatosi in seguito all'abbattimento della "Porta di Chiaia" demolita il 25 maggio 1782, deciso dal "Tribunale delle Fortificazioni" per via dei rallentamenti che essa causava ad una delle principali vie di comunicazione della città.

NAPOLI - palazzo : "Mirelli"- Riviera di Chiaia, 66

NAPOLI - palazzo : "Mirelli" - via Santa Maria la Nova, 32

NAPOLI - palazzo : "Mirelli di Teora" già "Barile di Caivano" - Riviera di Chiaia, 66

NAPOLI - palazzo : "Moles" - via dei Vergini, 25

NAPOLI - palazzo : "Monaco di Lapio" (sec. XVIII) - via Toledo, 306

NAPOLI - palazzo : "Montalto"

attualmente convento Maria Regina Coeli, gestito dalle suore della carità di Santa Giovanna Antida da Thouret (urna con reliquie) che arrivarono sul posto il 18 novembre 1810.

NAPOLI - palazzo : "Montemajor" (1894) - piazza Cavour, 58

NAPOLI - palazzo : "Majorana" - via Carlo De Cesare, 15

vedi : palazzo "Caffariello"

NAPOLI - palazzo : "Mastellone" - corso Sirena, 7

NAPOLI - palazzo : "Monte di Pietà" - via San Biagio dei Librai, 114 

NAPOLI - palazzo : "Mosca" - vico Purgatorio ad Arco, 7

NAPOLI - palazzo : "Muscettola di Loperano" o "Luperano" o "Conigliera" (XV sec.) - vico Luperano (zona piazza Dante).

casino di caccia

NAPOLI - palazzo : "Nanà" - piazza Nicola Amore

NAPOLI - palazzo : "Nobili" 

adibito per molti anni a sede dell'albergo "Nobile" o "West End"

NAPOLI - palazzo : "Nunziante" (1855) - via Domenico Morelli, 7.

L'edificio fu commissionato dal generale Alessandro Nunziante e venne realizzato su progetto dell'architetto Errico Alvino.  Il  palazzo venne costruito su sei piani , introducendo un'innovazione tipologica data la notevole altezza, con basamento di bugnato e con l'ultimo piano anticipato da un cornicione dentellato su cui poggia una ringhiera che si estende per tutto il perimetro.  Inoltre all'interno del palazzo una piccola cappella privata, nella quale oltre opere di Paolo Veltri ed Antonio Busciolano, troviamo una Madonna Assunta realizzata dal pittore Domenico Morelli.

all'interno il "giardino delle delizie", il "casotto del giardiniere" ed una cappella privata.

NAPOLI - palazzo : "Nunziatura apostolica" - via Toledo, 352 ex 552

è stata una rappresentanza diplomatica permanente della Santa Sede nel Regno di Napoli e poi nel Regno delle Due Sicilie.  La sede era a Napoli e la nunziatura era retta da un diplomatico detto nunzio apostolico che aveva il rango di ambasciatore.

NAPOLI - palazzo : Odeon (1929) -

esso nel corso degli anni ha ospitato un cinema, un teatro di varietà, una discoteca ed ora una sala Bingo.

NAPOLI - palazzo : "Oratorio dei Nobili e delle Dame" c/o Liceo Genovesi - piazza del Gesù

affreschi di Battistello Caracciolo e Belisario Corenzio.

NAPOLI - palazzo : "Orsini" (XVI secolo) - via Enrico Pessina, 81

il palazzo fu costruito al posto delle fosse di grano e prende il nome dal fatto che in esso dimorò e morì il generale Vincenzo Giordano Orsini.

NAPOLI - palazzo : "Orsini Casamassima" (XVI secolo) - via Banchi nuovi, 8

NAPOLI - palazzo : "Orsini di Gravina" (1513) - via Monteoliveto, 3

dal 1936 è sede della facoltà di Architettura.

NAPOLI - palazzo : "Pacanowski" - via Generale Parisi, 13

attualmente il palazzo è sede dell'università Parthenope.

NAPOLI - palazzo : "Palmarice" o "Palmerice" (sec. XVIII) - piazzetta Teodoro Monticelli/via dei Banchi nuovi

NAPOLI - palazzo : "delle Palme" - via Aniello Falcone, 32

NAPOLI - palazzo : "Pandola" (XVIII sec.) - piazza del Gesù

Esso sorge su un giardino denominato "Paradiso" e costituisce un'ala del palazzo "Pignatelli di Monteleone" che il Pandola agli inizi del XIX secolo comprò. La moglie del Pandola amica della baronessa Poerio, nè ospitò il figlio Carlo Poerio ricercato per la sua partecipazione ai moti del 1848, e qui si riunivano i patrioti tra cui Guglielmo Oberdan che preparò un'attentato contro l'imperatore austriaco Francesco Giuseppe, fallito l'attentato, venne catturato e decapitato.  Sulla dx del portale troviamo una lapide in suo ricordo.

NAPOLI - palazzo : "Panormita" - via Nilo, 26

NAPOLI - palazzo : "Panorama" - via Aniello Falcone, 191

NAPOLI - palazzo : "Pianura" - vico Cinque Santi

NAPOLI - palazzo : "del Paradisiello" (1909) - via del Parco Margherita

NAPOLI - palazzo : "Partanna" ex "Coscia" - piazza dei Martiri, 58

NAPOLI - palazzo : "Penne" - piazzetta Teodoro Monticelli."

Venne costruito nel 1406, in prossimità del piccolo largo che rappresentava il primo ingresso alla città, come ricordato dall'epigrafe posta sul portale della facciata principale, che è un tipico arco depresso. Il palazzo fonde, come nel palazzo Carafa, elementi catalani (l'arco ribassato) con quelli toscani (bugne in facciata) e consta di tre piani, di cui uno al livello del cortile interno e due sfalsati in corrispondenza della scala interna. Il cortile interno presenta un portico con cinque arcate su pilastri, ciascuno con quattro motivi angolari, a foglie di cardo.  I vari corpi di fabbrica prendono luce dall'interno, ad eccezione di due finestre visibili dall'esterno a croce guelfa corrispondenti ad una scala che sfociava sulla gradinata (pendino) di Santa Barbara.  La facciata è composta di tre filari di bugne con al centro il rilievo della penna, simbolo della famiglia e della funzione di segretario e consigliere che Antonio Penne, ricopriva nei confronti del re Ladislao di Durazzo; questi a loro volta fanno da sostegno ad altri otto filari con su inciso il giglio angioino, al di sopra dei quali sporge una cornice di mensole ad archetti trilobati con rilievi di croci e di corone sempre in onore di Ladislao.

LEGENDA - Il Penne appena arrivato a Napoli, s'innammorò di una ragazza già corteggiata da altri, ella gli propose che lo avrebbe sposato se fosse riuscito  a costruire un palazzo in una sola notte.  Per riuscire nell'impresa, chiese aiuto al diavolo, il quale naturalmente pretese in cambio la sua anima con tanto di contratto scritto. C'era una clausola però : il Penne avrebbe ceduto la sua anima solo se il demonio avesse contato tutti i chicchi di grano che egli avrebbe sparso nel cortile del palazzo da costruire.  a palazzo costruito, fu il momento della "prova", il Penne sparse nel cortile chicchi di grano ma anche pece e questi non riusciva a contare.  A quel punto, il protagonista si fese il segno della croce e questo gesto aprì una voragine nella quale il diavolo sprofondò.  Un pozzo ora chiuso, ma ancora visibile a chi visita il palazzo.

NAPOLI - palazzo : "Peschici - Maresca" - via Arena alla Sanità
nelle sue fondamenta troviamo resti dell'acquedotto augusteo (I sec. d.C.) del Serino.

NAPOLI - palazzo : "Petrucci" (1400) - piazza San Domenico Maggiore

LEGENDA

vuole che nelle colonne del palazzo, si conservino le teste mozzate di tutti i baroni congiurati e che ogni tanto Antonello Petrucci ed i suoi compari si incontrano.

NAPOLI - palazzo : "Pierce" - via Agostino Depretis 130 

NAPOLI - palazzo : "Pietre dure" - 

sede delle manifatture medicee fiorentine, arazzeria di regia fondazione borbonica gestita da maestranze fiorentine fatte venire a Napoli da Carlo di Borbone, divenuto il "massimo opificio" napoletano.

NAPOLI - palazzo : "Pignatelli di Monteleone" o "Degas" - calata Trinità Maggiore, 53

vedi : palazzo Degas

NAPOLI - palazzo : "Pignatelli Strongoli" (1820) - Riviera di Chiaia, 256

costruito dall'architetto Fausto Nicolino

NAPOLI - palazzo : "Pignatelli di Toritto" -

NAPOLI - palazzo : "Pinelli" detto "Foglia" - via Benedetto Croce, 38

NAPOLI - palazzo : "Pirera" - via Luca Giordano, 5

NAPOLI - palazzo : "Piromallo" - via Alessandro Manzoni, 290

NAPOLI - palazzo : "Pisanelli" (XV secolo) - via Pisanelli

rimaneggiato nel seicento.

NAPOLI - palazzo : "Piscicelli" (XIV secolo) - vico Piscicelli -  demolito

NAPOLI - palazzo : "Pollione Publio Vedio" - Gaiola

NAPOLI - palazzo : "Pontano" 

oggi non più esistente, al suo posto c'è la scuola Armando Diaz costruita nella prima metà nel XX secolo.

NAPOLI - palazzo : "Pontecorvo" detto anche "Valdetaro" -

NAPOLI - palazzo : "Postiglione" - via Atrri, 25

NAPOLI - palazzo : dal "Portale toscano" - vico Pazzariello

NAPOLI - palazzo : del "Panormita" : via Nilo

NAPOLI - villa Rae

vedi : villa Craven

NAPOLI - palazzo : "Ravaschieri di Satriano" (1604) - Riviera di Chiaia, 287

NAPOLI - palazzo : "reale" - piazza del Plebiscito

Le statue esterne sono state collocate nel 1888.

LEGENDA

il principe Carlo di Borbone, fratello di Ferdinando II re di Napoli (1867 - 1896), spogliato in vita dal fratello re di ogni titolo e possedimento per aver contravvenuto ad un suo divieto, ovvero il no al matrimonio con la turista irlandese Penelope Smith, Carlo visse da esiliato, fuggendo in Scozia con Penelope, che riuscì poi a sposare e da cui ebbe due figli, senza però che l'intransigenza del fratello mutassero.  Alla sua morte nè Penelope nè i figli godettero di alcun riconoscimento e molti affermano che lo sentirebbero gridare per le stanze di palazzo Reale in cerca di giustizia, titoli ed onori.

NAPOLI - palazzo : della "Regina Giovanna" - vico Santa Maria Vertecoeli

LEGENDA

si racconta che la regina Giovanna incontrasse quì Sergianni Caracciolo, suo amante che abitava all'ospedale della Pace

NAPOLI - palazzo : "Ricca" - via Tribunali

sede delle "Fondazione Banco Napoli"

NAPOLI - palazzo : "Rocco Emanuele" -

NAPOLI - palazzo : "Roomer" - San Nicandro - via Solitaria, 39

NAPOLI - palazzo : "Ruffo della Scaletta"  già "Carafa Belvedere" - riviera di Chiaia, 202

NAPOLI - palazzo : "Ruffo di Castelcicala"  detto anche "de Gregorio di Sant'Elia"(XVII secolo) - via Foria 

NAPOLI - palazzo : "Ruvo"

NAPOLI - palazzo : "Salerno" (1775) - piazza del Plebiscito

costruito sul precedente palazzo Croce, sede di un convento.  Oggi palazzo militare.  Esso ospitò il famoso "caffè Turco" che era anche un ritrovo letterario ed artistico che offriva anche il cabaret napoletano.

NAPOLI - palazzo : "Salsa"che  - piazza Carlo III, 42

NAPOLI - palazzo : "Saluzzo di Corigliano" 

eretto con il nome di "palazzo di Sangro di Vietri" 

ora sede dell'Università Orientale, all'interno aula "Mura greche"

NAPOLI - palazzo : "Sanfelice" (secolo XVIII) - via Sanita', 6

NAPOLI - palazzo : "Sanfelice" ex palazzo "dè Liguori di Presicce"- via Arena alla Sanità, 2

quì abitò da giovane Sant'Alfonso Maria dè Liguori

NAPOLI - palazzo : "Sangro di Casacalenda" (1754) - piazza San Domenico Maggiore

NAPOLI - palazzo : "Sangro dei principi di Sansevero" - vico San Domenico Maggiore, 9

NAPOLI - palazzo : "Sangro di Calenda" - piazza San Domenico Maggiore

le sue fondamenta sono costituite dal tempio di Vesta e su di esse fu edificata la chiesa di Santa Maria Rotonda.

NAPOLI - palazzo : "Sanseverino" o del Gesù Nuovo - piazza del Gesù

NAPOLI - palazzo : "Sansevero" (XI secolo) - piazza San Domenico Maggiore, 9

con annesse scuderie attualmente negozi "Atelier d'arte", all'interno è stato ritrovato un sarcofago risalente al III° secolo d.C. recante sul lato verso l'esterno una scena raffigurante il pastore Endimione addormentato, ubicato nella prima sala alla sinistra delle scale d'entrata all'atelier.

NAPOLI - palazzo : "San Giacomo" (1825) - piazza Municipio

real edificio dei Ministeri di stato, che raccoglieva tutti i Ministeri del regnoborbonico, fino ad allora sparsi per tutta la città.

NAPOLI - palazzo : "San Teodoro" - Riviera di Chiaia, 281

NAPOLI - palazzo : "Sannicandro principi di"  - via Stella, 120

legato agli avvenimenti della rivolta di Masaniello del 1647.

NAPOLI - palazzo : "Sant'Arpino Caracciolo D'Aquara" - via Chiaia 138

NAPOLI - palazzo : "Santa Lucia" detto della Ferrovie - via Santa Lucia

sede della Giunta della Regione Campania 

NAPOLI - palazzo : "Satriano Ravaschieri" - Riviera di Chiaia, 287

NAPOLI - palazzo : "Scaletta"

NAPOLI - palazzo : "Scarpetta" - via Vittoria Colonna, 4

fatto costruire ed abitato da Eduardo Scarpetta, caratterizzato da un atrio con tre statue che l'attore fece scolpire per celebrare il successo della commedia "Santarella". 

NAPOLI - palazzo : "Schiantarelli" (XVIII secolo) -

NAPOLI - palazzo : "Schisa" - vico Sacramento a Foria, 27

NAPOLI - palazzo : "Scorciatis" - vicolo Cinquesanti, 23

qui visse il poeta Giambattista Marino. Tra il 1876 ed il 1877, l'edificio ospitò temporaneamente l'istituto" Silvio Pellico" di Padri Gesuiti che poi cambierà denominazione in "Istituto Pontano".

NAPOLI - palazzo : "Seripanda"

demolito, al suo posto troviamo il chiostro grande del museo dei Girolamini

NAPOLI - palazzo : "Serra di Cassano" - via Egizia a Pizzofalcone / via Monte di Dio

NAPOLI - palazzo : "Serracapriola" - Riviera di Chiaia, 215

NAPOLI - palazzo : "Sessa" - via Santa Maria a Cappella Vecchia, 31

Il palazzo fu costruito nel 1744-1752 su opera di Domenico Antonio Vaccaro e Giuseppe Genoino sul sito e con parziale trasformazione dell'antica abazia di Santa Maria a Cappella Vecchia edificata dove fin dal VI secolo sorgeva un monastero ex convento di origine bizantina.  Per accedere al palazzo bisogna passare per un portale marmoreo datato 1506 che immette in quello che doveva essere il cortile dell'abazia.  Il palazzo presenta singolari caratteristiche architettoniche. La scala innanzitutto che si apre frontalmente all'androne ma vi si accede da un atrio semi-circolare aperto sul cortile con due portali simmetrici.  Poi le lunghe terrazze che si sviluppano ai lati del portale d'ingresso, solo quella di destra sopravvive mentre l'altra è stata da tempo coperta da superfetazioni.  Questa dei bracci d'ingresso era una caratteristica di alcuni palazzi nobiliari tra cui il palazzo Carafa di Roccella a Chiaia.  Il palazzo è presente sulla pianta Carafa del 1775 e sulla pianta Schiavoni del 1877 da cui si evince che l'ala lato mare venne tagliata per la costruzione della via Pace (oggi via Domenico Morelli).  Il palazzo come sede dell'ambasciatore inglese sir William Hamilton che vi abitò dal 1764 al 1800, divenne famoso per i suoi ricevimenti mondani e musicali nel settecento, per cui fu il punto di riferimento e d'incontro per le principali personalità europee di passaggio a Napoli.  Successivamente ospitò l'arcivescovo di Taranto, la legazione prussiana e grazie al barone Rothschild dal 19 giugno 1864 al primo piano la Sinagoga della comunità Ebraica.

NAPOLI - palazzo : "Siracusa" ora "Caravita di Sirignano" (secolo XVI) - Riviera di Chiaia

NAPOLI - palazzo : "Sirignano" - rione Sirignano, 4

NAPOLI - palazzo : "Spagnuolo" o "dello Spagnolo" (1738) - via dei Vergini, 19

il suo nome venne acquisito da un nobile spagnolo Tommaso Atienza detto lo spagnolo da ciò il soprannome del palazzo

NAPOLI - palazzo : "Solimena Francesco" - via Salvatore Tommasi, 65 (zona San Potito)

NAPOLI - palazzo : "Spinelli di Fuscaldo" - via Santa Maria di Costantinopoli, 104

NAPOLI - palazzo : "Spinelli" - via dei Mille, 16

NAPOLI - palazzo : "Spinelli di Cariati" - corso Vittorio Emanuele, 581

in esso insiste l'istituto "Giovanni Pontano"

NAPOLI - palazzo : "Spinelli di Foglia" - via Benedetto Croce, 38

NAPOLI - palazzo : "Spinelli di Laurino" via Tribunali, 362

LEGENDA

Si racconta che in questo palazzo sia stata murata viva una bellissima bambina le cui urla ancora si sentono nella notte.  Il padrone del palazzo, il duca di Laurino, Troiano Spinelli adottò una bellissima bambina rimasta orfana che chiamò Bianca.  La sua malvagia moglie, la marchesa Lorenza, gelosa del rapporto tra i due, la trattava come una serva, ed il duca quando partì per la guerra, la moglie Lorenza ordinò ai servi di murare viva la bambina.  Si dice che mentre veniva murata, ella pronunciò queste parole : " Potrai pure murarmi viva ma continuerai a rivedermi in futuro".   E Bianca mantenne la parola, si dice che ancora oggi il fantasma della bambina vaghi per il palazzo... c'è infatti chi l'ha vista piangere sulle scale, coperta da un velo nero sinonimo di sventura.  Diverse persone hanno segnalato nei secoli anche alle forze dell'ordine di aver avvertito delle urla provenienti dal palazzo e qualcuno giura di averla anche vista.   

NAPOLI - palazzo : "Spinelli di Tarsia" - largo Spinelli, 1

NAPOLI - palazzo : degli "Spiriti" nel quartiere Posillipo

NAPOLI - palazzo : "Spinelli di Tarsia" - Largo Tarsia, 2

con annessa biblioteca.

NAPOLI - palazzo : "Sgueglia della Marra" - via santa Maria di Costantinopoli, 27

NAPOLI - palazzo : "Tango" (XVIII secolo) - via Salvator Rosa,  

NAPOLI - palazzo : "Telefoni di Stato" - via Crispi

NAPOLI - palazzo : "Telefoni di Stato" (1920) - incrocio tra corso Giuseppe Garibaldi e piazza Nolana

NAPOLI - palazzo : "Terralavoro" già palazzo "Di Conforto" - via San Potito, 22

NAPOLI - palazzo : "Thalberg" - viale Calascione, 5

una lapide ricorda il grande musicista Sigismondo Thalberg, che vi soggiornò e vi si spense nel 1871, nel cortile è presente un busto marmoreo dello stesso.

NAPOLI - palazzo : "Tocco di Montemiletto" - corso Vittorio Emanuele, 440

NAPOLI - palazzo : "Torella" - largo Ferrandina a Chiaia, 1

NAPOLI - palazzo : "Trabucco" (XVII secolo) - via San Liborio, 1

NAPOLI - palazzo : "Trajetta" o Trojetta

nelle fondamenta troviamo due ipogei ellenistici

NAPOLI - palazzo : "Tufarelli"  via Benedetto Croce, 23

NAPOLI - palazzo : "Ulloa Bagnara duchi di Lauria" sec. XVIII, poi "dei duchi Ruffo di Motta Bagnara" sec. XIX poi dei baroni Ricciardi - Riviera di Chiaia, 215 ex 217 

NAPOLI - palazzo : "Ulloa duchi di Lauria" - Riviera di Chiaia, 215

NAPOLI - palazzo : "Valletta" - 

qui visse il letterato Giuseppe Valletta

NAPOLI - palazzo : "Vandeneynden" poi villa "Carafa di Belvedere" poi villa Belvedere - via Belvedere

NAPOLI - palazzo : "Venezia" già "palazzo Capone" già "palazzo "san Marco" già "palazzo Brancone - Borbone" (sec. XIV) - via Benedetto Croce, 19

donato dal re di Napoli Ladislao II d'Angiò - Durazzo alla "Serenissima Repubblica di Venezia" intorno al 1412 per essere utilizzato come abitazione dei consoli generali a Napoli.

NAPOLI - palazzo : Ventapane (sec. XVI) - via Sant'Anna dei Lombardi, 38

NAPOLI - palazzo : Vernasse - via Santa Chiara, 41

in esso troviamo una colonna d'epoca romana.

NAPOLI - palazzo : dei Veterani - salita Vetriera 23

NAPOLI - palazzo : Vittozzi (XIV secolo) - via Broggia

nel cortile dal 1932 è esposta una statua in travertino di San Gaetano da Thiene, essa forse proviene da porta Costantinopoli, uno dei vari accessi alla città.

NAPOLI - palazzo : "Volpicelli" - via Port'Alba

quì naque Caterina Volpicelli, religiosa fondatrice della "Congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore "

NAPOLI - palazzo : Zapata (del vicerè cardinale duca di Zapata) - piazza Trieste e Trento, 48

sede provvisoria del vicerè di Napoli per il periodo della costruzione del palazzo Reale in piazza Plebiscito

NAPOLI - palazzo : della Zecca (XIII secolo) - via Sant'Arcangelo a Baiano.

qui vi era la zecca

NAPOLI - palazzo : "Zevallos di Stigliano" - via Toledo

NAPOLI - palazzo : "Zezza" - salita san Raffaele 3

NAPOLI - palazzo : "Zi monac" - vico Cacciottoli

NAPOLI - palazzo : Zurlo

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NAPOLI - parco : Capodimonte

in esso troviamo il "Casino della Regina", questo edificio dal 1988 ospita l'Istituto Statale per l'Industria e l'artigianato "Giovanni Caselli".

NAPOLI - parco : floridiana (1817) - via Domenico Cimarosa / via Anello Falcone

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NAPOLI - pinacoteca : Padri Gesuiti - via San Sebastiano, 48/d

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NAPOLI - PIZZOFALCONE - deve il suo nome all'allora re di Napoli, Carlo d'Angiò che sulla collina aveva fatto costruire una falconiera per la real caccia col falcone.

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NAPOLI - porte : 25

Le porte sono le aperture nelle mura che difendevano il centro storico di Napoli.  La maggior parte delle porte furono distrutte a partire dall'inizio del XVII secolo, per volere di Carlo III durante un riassetto urbanistico della città, fino agli inizi del XX secolo.

NAPOLI - porta vicereale : Alba (1625 e rifatta nel 1797) - piazza Dante - ESISTENTE

creata da don Antonio Alvarez di Toledo duca d'Alba, discendente di don Pedro di Toledo, per regolarizzare un pertuso aperto abusivamente nell'antica muratura angioina che in quel tratto era intoccata, costruì un torrione e vi fece una porta, che dal popolo fu chiamata "porta Sciuscella" cioè carruba per i molti carrubi che crescevano nelle vicinanze. Sulla sommità è posta una statua raffigurante San Gaetano, proveniente dalla porta dello "Spirito Santo", mentre nel 1656 venne decorata con alcuni affreschi andati perduti, realizzati da Mattia Preti.   

LEGENDA

Viveva a Napoli, tanti anni fa', all'interno delle mura cittadine, una donna molto bella che chiamavano "Maria la rossa" a causa del colore dei capelli, che amava essendo ricambiata da un ragazzo di nome Michele, il quale però abitava al fuori delle mura per cui i due innamorati non si erano mai potuti abbracciare : grande felicità fu perciò per essi quando aprirono questa "porta" che il popolo aveva denominato "Sciuscella" , perchè adesso potevano vedersi tutti i giorni. Ogni volta però che tentavano di oltrepassare la porta, una forza sovrannaturale glielo impediva, una forza cui non sapevano dare spiegazione, come se si trattasse di una maledizione. Dopo innumerevoli tentativi, si arresero e Maria cominciò a trascurarsi, non mangiava, si fece così magra da diventare pelle ed ossa, gli occhi infossati, divenne così brutta che la gente credeva che fosse una strega, allora la rinchiuse in una gabbia appesa proprio sotto l'arco della Porta, finchè la donna morì di fame e di sete. Il fantasma di Maria la rossa però è rimasto lì, in quella zona che prima si chiamava "Largo Mercatello", oggi "Foro Carolino" o Piazza Dante Alighieri e molte persone, una volta scesa la notte, l'hanno vista vagare senza pace, per trovare il suo innamorato. 

NAPOLI - porta : dell' "Arsenale"

al termine di via Piliero affianco alla chiesa di Santa Maria del Rimedio al Molo Grande.

NAPOLI - porta : dei "Bottari" o dello "Speron del sale"

NAPOLI - porta : della "Calce"

scomparsa nella seconda metà del XVIII secolo.

NAPOLI - porta : "Calcaria" detta in seguito "del Caputo" o "dei Caputi" - sorgeva presso la chiesa di San Pietro Martire al corso Umberto.

scomparsa nel 1869.

sostituita in epoca vece-reale dalla porta di San Giovanni, detta così perchè si apriva affianco alla chiesa di San Giovanni alla Marina.

NAPOLI - porta : "Capuana" (1484) detta prima "Campana" - sorge vicino castel Capuano - ESISTENTE  

venne realizzata per volere di Ferrante d'Aragona, sostituendone una precedente a seguito dell'ampliamento delle mura.  E' caratterizzata da un arco in marmo, disegnato da Giuliano da Maiano, ornato da bassorilievi ed inserito tra due torri che simboleggiano l'onore e la virtù.

LEGENDA

Mosca d'oro

Virgilio, stregone, poeta, mago ed alchimista, fondatore di una scuola di magia nei pressi dell'isolotto della Gaiola, decise di liberare per sempre Napoli dalla piaga delle mosche, nè catturò una, la plasmò nell'oro e le diede vita.  Il talismano, si racconta fosse grande come un rospo, venne posizionato nei pressi della Porta, ai margini della città dove sorgevano le paludi.  Ad esse venne attribuita la capacità di allontanare ogni altra mosca.    L'amuleto venne plasmato secondo il mito, con il metallo che lo stregone aveva estratto dalle membra della terra.  Da quel momento, la mosca d'oro divenne la protettrice di Parthenope, ma la magia del talismano cessò nel momento in cui la mosca venne sradicata da porta Capuana per essere trasportata nel castello Cicala, nei pressi del monastero di Santa Chiara.   

NAPOLI - porta : (greca) "Carbonara" poi porta "Santa Sofia" e porta "Pusterla" (XV° secolo) -  

abbattuta nel 1537 - Il nome con il quale il varco era conosciuto, derivava dal fatto che, nelle immediate vicinanze, vi era il "carbonarius" (discarica cittadina), l'attuale via Carbonara, nel quale venivano versati ed inceneriti i rifiuti raccolti all'interno della cinta urbana.   La porta sorgeva alla fine del decumano superiore. Nel corso dei secoli, la porta subì dei spostamenti, fino all'epoca tardo - antica essa era più interna, posta dove c'è oggi il Duomo in via Duomo, sotto l'imperatore Costantino la si portò presso la chiesa di Santa Sofia, di fronte al carbonarius e Ferrante d'Aragona la portò più ad est, lungo la nuova cortina aragonese, e la si individua nell'odierna via Cesare Rossaroll.  

Da porta Santa Sofia, sono entrati due conquistatori di Napoli :

- Belisario, generale bizantino, nel 537 si accampò di fronte alla Porta e qui scoprì un cunicolo dell'antico acquedotto della Bolla,

- Alfonso V d'Aragona, nel 1442, si accampò di fronte alla Porta con l'esercito comandato da Diomede Carafa, ed utilizzò un pozzo che conduceva in città.        

NAPOLI - porta : del "Carmine" (aragonese) ex "Portanova" poi detta "porta del Mercato" poi "porta dei Monaci" 

edificata il 1484 e demolita nel 1864 stava nei pressi di quella che è oggi piazza Guglielmo Pepe

NAPOLI - "Costantinopoli" (1537) - all'ingresso di via Costantinopoli.

era in linea con il monastero dei Celestini, attuale conservatorio di San Pietro a Majella in luogo della vecchia porta Puteolananei pressi della chiesa della Croce di Lucca. Al tempo di Carlo II d'angiò, la porta fu spostata all'altezza di via della Sapienza e rinomata porta di Sant'Antonello. Durante il vice regno spagnolo, fu risistemata in linea d'aria con la porta San Gennaro all'inizio di via Costantinopoli dalla quale assunse il nome definitivo.

Demolita nel 1852 ma da altri documenti si è rilevato che l'effettiva demolizione avvenne nell'anno 1853, cioè un anno dopo. 

NAPOLI - porta : (greca) "Cumana" in piazza San Domenico Maggiore, poi spostata e denominata "porta Reale" ed infine "porta Spirito Santo".

quando fù costruita la guglia, furono trovati i pilastri della porta ed i resti di un muro di cinta della città nuova.

NAPOLI - porta : "Domino Ursitate" nome corrotto in "Donnorso" o "Orsitana" (X secolo)

il nome deriva dalla presenza in loco della nobile famiglia del duca D'Orso

Al tempo di Carlo d'Angiò II, fu portata più avanti all'altezza di via Sapienza e chiamata "Sant'Antonello", infine con la mutazione voluta dal vicerè don Grazia de Toledo, allineandola in linea d'aria con la porta San Gennaro, fu eretta all'inizio di via Santa Maria di Costantinopoli dalla quale prese il nomee con il mutare dei tempi quando le mura divennero inutili, la porta Costantinopoli venne distrutta (1852). 

NAPOLI - porta : (greca) "Furcillensis" o "Herculanensis" o dei "Cannabari" o del "Cannavaro" - situata nell'attuale piazza Vincenzo Calenda.

NAPOLI - porta : Chiaia

demolita il 25 maggio 1782 a seguito della decisione del "Tribunale delle Fortificazioni".

NAPOLI - porta : della "Marina" o del "Vino" - via Marina 

abbattuta nel 1968.

NAPOLI - porta : di "Massa"

scomparsa nel 1883.

NAPOLI - porta : "Medina" - piazza Montesanto

sostituiva il pertuso aperto nel 1597, fu abbattuta nel 1873.

In piazza Montesanto un'epigrafe dettata da Giulio Minervini e posta su un edificio di fronte alla stazione della ferrovia Cumana, ricorda il luogo dove si trovava la porta.

NAPOLI - porta : (aragonese) "Nolana" - sita in piazza Nolana - PORTA  ESISTENTE

è inglobata in due torri di piperno : Fede o "Cara fè" e Speranza.  La porta fu eretta nel XV secolo da Giuliano Maiano per sostituire quella di Forcella detta del Cannavaro, edificata in epoca precedente nella vicinanze della basilica dell'Annunziata ed così chiamata poichè da essa partiva una strada che raggiungeva Nola. L'opera è stata realizzata in stile rinascimentale e si presenta con un arco a tutto sesto in marmo incastonato tra le due torri.  Sul portale c'è un bassorilievo sempre in marmo raffigurante il re aragonese Ferrante I a cavallo con armatura, mentre la parte superiore del fondo del riquadro manca dello stemma che, come porta del Carmine riportava la seguente epigrafe : "FERDINANDUS  REX  /E NOBILISSIMAE PATRIA".  Al di sopra dell'ornia marmorea, che riveste il fornice, sono posti tre stemmi che raffigurano tra l'altro le armi aragonesi e le armi angioine, le fasce di Francia e della casa d'Angiò, i gigli e la città di Gerusalemme e scudi sannitici.  La porta ospitò un affresco di Mattia Preti, ora non più presente e che, secondo quanto riportato dal De Dominici nel suo "Le vite de' pittori, scultori e architetti napoletani" del 1742, rappresentava una "Madonna col Bambino" ed alcuni santi che intercedevano per la popolazione colpita dalla peste.  Nella facciata che prospetta in via Nolana c'è un busto secentesco raffigurante San Gaetano.

NAPOLI - porta : dell' "Olio" o dei "Greci" detta poi del "Mandracchio"

NAPOLI - porta : di "Olivares"

NAPOLI - porta : "Petruccia"

costruita di fronte alla chiesa di San Giuseppe Maggiore, all'inizio del largo delle Corregge, nel XIII secolo fu spostata presso i "Cavalli di Bronzo" ed allora la porta fu denominata porta del "Castello" o di "Spirito Santo" per la vicinznza al convento di Santo Spirito oggi non più esistente che sorgeva presso l'attuale piazza "del Plebiscito".

NAPOLI - porta : "Pizzofalcone"  

NAPOLI - porta : "Portosalvo" o del "Molo Piccolo"

NAPOLI - porta : della "Pietra del pesce"

demolita nel 1855.

NAPOLI - porta : delle "Pulci" 

NAPOLI - porta : (greca) "Puteolana"

sorgeva presso la chiesa Croce di Lucca.

NAPOLI - porta vicereale : "Reale"

sorgeva a piazza del Gesù nuovo fu abbattuta sempre da don Pedro di Toledo e ricostruita nel 1538 in seguito alla costruzione di via Toledo al suo ingresso, tra i palazzi Petagna e De Rosa.  La porta fu ufficialmente chiamata porta Reale Nuova, ma veniva raramente chiamata porta di Toledo  o porta dell'Olio, quest'ultima denominazione giustificabile per la presenza in zona di cisterne per la conservazione dell'olio che oggi viene ricordata dall'omonima via.  In seguito alla costruzione della basilica dello Spirito Santo fu detta appunto "porta dello Spirito Santo" abbattuta nel 1775. 

NAPOLI - porta : (greca) "Romana"

NAPOLI - porta : (greca) "San Gennaro" , un tempo detta porta "del Tufo" - via Foria (piazza Cavour) - PORTA  ESISTENTE

menzionata già in alcuni documenti dell'anno 928, spostata nel 1537 per volere di don Pedro di Toledo, dopo l'epidemia di peste del 1656, come ex voto, vi fu aggiunta un'edicola affrescata da Mattia Preti con il dipinto "Madonna e santi che implorano la fine della peste" raffigurante san Gennaro, santa Rosalia e san Francesco Saverio.  Il nome attuale deriva dal fatto che da qui partiva l'unica strada che portava alle catacombe omonime.

Il nome "del tufo", invece dal fatto che quì passavano i grossi blocchi di tufo che si estraevano nel vallone della Sanità.

NAPOLI - porta : "Sant'Andrea degli Scopari"

NAPOLI - porta vicereale : "Spirito Santo"

posta all'inizio dalla strada di Chiaia e chiamata porta di Chiaia, abbattuta nel 1782.

NAPOLI - porta : (greca) "Ventosa" o "Licinia", posta al centro di via Mezzocannone

il nome "Ventosa" deriverebbe dal fatto che era esposta ai venti di scirocco, mentre il nome "Licinia" deriverebbe dalla presenza vicino alla porta, della casa di Lucio Alfio Licinio, cittadino romano che avrebbe fatto valere i diritti della città presso il foro ed il senato romano.

NAPOLI - porta : "Vulpula" detta poi "San Nicola"

NAPOLI - porta : "Zabatteria" o dello "Zabo" detta anche di "Mezzo" o dei "Tornieri" - via  Marina

murata nel 1875 e risvelata dopo il 1978

attualmente ingresso del bar Zambardino

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NAPOLI - POSILLIPO (quartiere) - deriva dal termine Pausilypon dal greco "dove terminano le preoccupazioni" , qui è stata identificata l'unica villa imperiale dell'area flegrea.

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NAPOLI - sala conferenze : "Agenzia delle Entrate" - via Armando Diaz (piano terra ex bar).

NAPOLI - sala conferenze : "Antro di Virgilio" - castel dell'Ovo

NAPOLI - sala conferenze : arcidiocesi di Napoli - via Duomo

NAPOLI - sala conferenze : Bobbio - piazza Municipio (palazzo San Giacomo)

NAPOLI - sala conferenze : "Cirillo Ciro" - piazza Giacomo Matteotti (palazzo della Provincia)

NAPOLI - sala conferenze : Comencini c/o Circolo Artistico - piazza Trieste e Trento c/o palazzo Zapata

NAPOLI - sala conferenze : "Compagna" - castel dell'Ovo

NAPOLI - sala conferenze : c/o Curia Arcivescovile - largo Donnaregina

NAPOLI - sala conferenze : De Simone Sergio - c/o ospedale pediatrico Santobono

NAPOLI - sala conferenza : "Di Stefano" - c/o PAN

NAPOLI - sala conferenza : "Dumas" - c/o "Istituto Francese " palazzo Grenoble - via F. Crispi, 86

NAPOLI - sala conferenze : "Edizioni Scientifiche Italiane" - via Chiatamone, 7

NAPOLI - sala conferenza : "Girardi" - CDN Tribunale

NAPOLI - sala conferenze : "Ischia" - c/o Mostra Oltremare

NAPOLI - sala conferenze : Italia - castel dell'Ovo

NAPOLI - sala conferenze : del "Mandato" - Arciconfratenita dei pellegrini

NAPOLI - sala conferenze : Marsico Alfredo - castel Capuano

NAPOLI - sala conferenze : "Megaride" - castel dell'Ovo

NAPOLI - sala conferenze : Metafora - CDN Tribunale

NAPOLI - sala conferenze : museo archeologico di Napoli - piazza Museo

NAPOLI - sala conferenze : Nugnes Giorgio - c/o Municipio di Napoli - via Giuseppe Verdi - palazzo Consiglio Comunale di Napoli

NAPOLI - sala conferenze : "Pegaso" - Centro Direzionale Napoli - isola F2 - 14° piano

NAPOLI - sala conferenze : "Pegaso" - piazza San Ferdinando

NAPOLI - sala conferenze : Pignatiello - c/o Municipio di Napoli - piazza Municipio 

NAPOLI - sala conferenze : c/o SDN - via Gianturco

NAPOLI - sala conferenze : Stazione Marittima

NAPOLI - sala conferenze : "Sirena" - castel dell'Ovo

NAPOLI - sala conferenze : "Sirica Raffaele" c/o ordine Architetti - piazza Matilde Serao.

NAPOLI - sala conferenze : palazzo Roccella - via dei Mille

NAPOLI - sala conferenza : Vasari Giorgio - c/o Sant'Anna dei Lombardi - piazza Monteoliveto.

NAPOLI - sala conferenze : Sisto V - San Lorenzo Maggiore.

NAPOLI - sala conferenza : c/o Santa Maria la Nova - Antico Refettorio.

posti - 160

NAPOLI  - sala conferenza : "Antica Sagrestia" - Santa Maria la Nova

posti  - 50

NAPOLI -  sala conferenza : "Argenti" - Santa Maria la Nova 

posti - 12

NAPOLI - sala conferenza : c/o Santa Maria la Nova - "chiesa monumentale Santa Maria la Nova"

posti : 500

NAPOLI - sala conferenza : "Chiostro" - Santa Maria la Nova

posti : 12

NAPOLI - sala conferenza :"Lama Caputo Margherita" - Santa Maria la Nova 

posti - 100 

NAPOLI - sala conferenze c/o  Soprintendenza BAPSAE : palazzo reale - piazza Plebiscito

NAPOLI - sala conferenze : Ruotolo Silvia c/o uffici circoscrizione Vomero - via Raffaele Morghen, 80

NAPOLI - sala conferenze : parrocchia Santa Maria Antaesula, 113

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NAPOLI - salone : Margherita (15 novembre 1890 - 1982) - via Giuseppe Verdi, 5 (Galleria Umberto I) 

cafè - chantant

dal 30 marzo 1896 si dà il via alla prima produzione di "immagini in movimento" cioè il cinema

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NAPOLI - SAN PIETRO a PATIERNO - il nome già compare come "SAN PETRUS ad PATERNUM".

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NAPOLI - Santa Lucia (rione) ex rione Bellezza

NAPOLI - santuario : Ancelle del Sacro Cuore

NAPOLI - santuario : Beata Vergine Immacolata

NAPOLI - santuario : Eucaristico (quartiere - San Pietro a Patierno)

NAPOLI - santuario : "Igea ed Asclepio" - nelle terme di Agnano

(Igea - dea della salute, figlia di Asclepio, dio della medicina)

NAPOLI - santuario : Immacolata di Suor Orsola

NAPOLI - santuario : Madonna della Catena

NAPOLI - santuario : Madonna di Lourdes

NAPOLI - santuario : Madre del Buon Consiglio

NAPOLI - santuario : Maria Santissima Addolorata in Santa Brigida

NAPOLI - santuario : Maria Santissima del Carmine o della Bruna

NAPOLI - santuario : sant'Antonio da Padova - rampe S. Antonio (quartiere Posillipo)

NAPOLI - santuario : san Gaetano

NAPOLI - santuario : santa Lucia a Mare 

NAPOLI - santuario : santa Maria Francesca delle cinque piaghe - vico Tre re a Toledo

Gallo Anna Maria - nata a Napoli 25 marzo 1715 e morta a Napoli il 06 ottobre 1791  

NAPOLI - santuario : santa Maria ai Monti

NAPOLI - santuario : santa Maria della Neve

NAPOLI - santuario : santa Maria della Pazienza - piazza Cesarea

NAPOLI - santuario : santa Maria di Piedigrotta

NAPOLI - santuario : santa Maria della Stella

NAPOLI - santuario : santa Maria del Principio

NAPOLI - santuario : santa Caterina Volpicelli - largo Caterina Volpicelli - (quartiere Arenella)

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NAPOLI - scuola : Vanvitelli Luigi - via Luca Giordano

durante il secondo conflitto mondiale, essa fu utilizzata dagli alleati come ospedale militare.

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NAPOLI - SECONDIGLIANO - il suo nome potrebbe derivare dalla famiglia romana dei "SECONDILI"

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NAPOLI - scale sante (5)

esse ricordano metaforicamente le scale percorse da Gesù, sanguinanta e sofferente, a seguito della flagellazione per accedere al palazzo pretorio di Ponzio Pilato, governatore romano di Gerusalemme. Percorrendole in ginoccgio e pregando, ciò consente di ottenere l'indulgenza.

NAPOLI - scala santa : "della Sapienza" - via Costantinopoli

NAPOLI - scala santa : "arciconfraternita dei Bianchi dei Santi Francesco e Matteo" (1606)

NAPOLI - scala santa : monastero Santi Marcellino e Festo (1722) - largo San Marcellino, 10

la struttura nasce dall'unione di due monasteri femminili risalenti all'alto medioevo

NAPOLI - scala santa : chiesa "San Gregorio Armeno"

NAPOLI - scala santa : collega la piccola arciconfraternita dell'Ecce Homo al Cerriglio, collega la piccola cappella al complesso monumentale di Santa Maria la Novala la cui scalinata è composta da 33 gradini in marmo.

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NAPOLI - scavi : "san Carminiello ai Mannesi" - via Duomo

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NAPOLI - serraglio / zoo : via ponte della Maddalena

ospitava ogni sorta di animali esotici che re e sovrani portavano in dono ai sovrani partenopei

costruito tra il 1741 ed 1749 sull'impianto di un'antica scuderia, chiuso nel 1827 e demolito nel 1952.

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NAPOLI - seggi / sedili :

*Capuana

*Forcella

*Montagna

*Nilo

*Portanova

*del Popolo

*Porto

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NAPOLI - sinagoga : via Santa Maria a Cappella Vecchia, 31

La comunità Ebraica è situata nel quartiere San Ferdinando, ed è la più meridionale delle Comunità ebraiche italiane, l'unica a sud di Roma, ed ha giurisdizione per Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.  La Sinagoga attuale è testimonianza della rinascita ottocentesca della vita ebraica a Napoli, bisogna però ricordare che la presenza ebraica in questa città è ben più antica e risale al I sec. a.e.v., come dimostrano le numerose tracce presenti nel tessuto urbano della città e nella toponomastica.  Le vicissitudini storiche della città e i numerosi passaggi di potere determinarono per gli ebrei l'alternanza di periodi fortemente negativi, come in epoca angioina e favorevoli ad esempio durante il regno Aragonese.  Nel 1541 tutti gli ebrei dovettero lasciare il regno di Napoli a seguito del decreto definitivo di espulsione.  Vi ritorneranno per pochi anni dal 1740 al 1747, richiamati dai Borbone, ed infine e definitivamente, dal 1831 in poi.  La rinascita della Comunità di Napoli è legata alla famiglia di banchieri tedeschi Rothschild, che concessero un ingente prestito ai Borbone, per permettere il rientro di Ferdinando sul trono di Napoli.  Nel 1831 Adolf Carl Rothschild si trasferì in città ed aprì la prima filiale della fiorente banca R. in Italia; egli risiedeva nell'attuale villa Pignatelli.  Per vari anni una sala della villa ospitò un oratorio dove gli ebrei residenti e di passaggio avevano la possibilità di partecipare alle funzioni religiose.  Dopo l'unità d'Italia, essendosi molte famiglie trasferite a Napoli, venne fondata la comunità israelitica (19 giugno 1864) e presi in affitto i locali di via Cappella Vecchia palazzo Sessa, per le funzioni religiose era il 1863.  Il barone Adolf Carl Rothschild fu tra i più generosi sottoscrittori per i primi cinque anni di affitto dei locali e per il restauro dell'immobile.  La famiglia R. ha partecipato attivamente alla vita della Comunità fino al 1900, anno della morte di Adolf Carl che fece generosi lasciti alla Comunità e ad altre istituzioni filantropiche napoletane.  Nel 1910 Dario Ascarelli, allora presidente, lasciò una cospicua somma di denaro da utilizzare per l'acquisto dei locali attuali.  Questi furono acquistati nel 1927 con l'aiuto di altri iscritti.  All'epoca vi erano a Napoli circa mille ebrei.  Iniziarono poi lentamente a diminuire; durante la seconda guerra mondiale furono deportati 14 ebrei napoletani, fuggiti o sfollati per ragioni belliche nel centro e nel nord Italia.  A questi vanno aggiunti gli ebrei napoletani di origine greca che, espulsi dall'Italia per effetto delle leggi razziali, furono costretti a tornare in Grecia e in seguito deportati da Atene e da Salonicco.  Alla fine del conflitto rimanevano in città solo 534 persone, ridotte ad oggi (2016) a circa 160, a queste vanno aggiunte i nuovi iscritti della sezione di Trani che dal 2006 è entrata a far parte della Comunità di Napoli.  

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NAPOLI - SOCCAVO dal latino "SUB CAVA", il nome fu dato in epoca anteriore all'XI secolo, quando se ne ha la prima testimonianza documentale e si fa riferimento alle numerose cave di tufo e piperno aperte dai romani.

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NAPOLI - sotterranea : tracciato Decumani - piazza San Gaetano

NAPOLI - sotterranea : tracciato Gambrinus - per prenotazioni cell.: 333.97.29.875 - tel.: 081.40.02.56

www.lanapolisotterranea.it

NAPOLI - sotterranea : tracciato piazza Cavour

NAPOLI - sotterranea : tracciato "Tunnel borbonico" - vico del Grottone, 4 e via Domenico Morelli, 40.

tel.: 081.764.58.08 - cell.: 366.24.84.151 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ferdinando II di Borbone il 19 febbraio 1853 firmava un decreto con il quale incaricava l'arch. Enrico Alvino di progettare un viadotto sotterraneo che, passando sotto monte Echia, congiungesse il "palazzo reale" di Napoli con piazza Vittoria.  Tale decreto non aveva affatto carattere sociale; contemplava, infatti, ad ottenere un percorso militare rapido, in difesa della reggia, per quelle truppe acquartierate nella caserma di via Pace (attuale via Domenico Morelli), al largo Ferrantina ed a San Pasquale a Chiaia, nonchè una sicura via di fuga per gli stessi.   Il tunnel nel periodo bellico e fino agli anni 70 fu utilizzato come deposito giudiziale comunale; in esso era conservato sia tutto ciò che si era estratto dalle macerie causate dai 200 bombardamenti subiti da Napoli, sia tutto ciò che fino agli anni '70 veniva recuperato da crolli, sfratti e sequestri. All'interno del tunnel, si possono ammirare auto e moto d'epoca sequestrati in quegli anni.   Attualmente è vi sono tre percorsi, denominati : standard, avventura e speleo. 

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NAPOLI - stadio : Collana Arturo - piazza Quattro Giornate

nato come campo sportivo del Littorio, inizialmente denominato "XXVIII Ottobre", ospitò saltuariamente le partite interne del Napoli calcio, divenendone in seguito il campo ufficiale durante la stagione 1933/1934 a causa dei lavori di ristrutturazione dell'Ascarelli.

NAPOLI - stadio : Maradona Diego Armando (06 dicembre 1959) dal 2020 è l'attuale denominazione, in origine denominato "stadio del Sole", poi "San Paolo " nel 1963, doveva chiamarsi "San Gennaro"

NAPOLI  - stadio : "Partenopeo" noto con il nome "Ascarelli" - 

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NAPOLI - statua : Alighieri Dante - piazza Dante

NAPOLI - statua : Amore Nicola - piazza Vittoria

NAPOLI - statua : Augusto - via Cesario Console

NAPOLI - statua : Bellini - piazza Bellini

NAPOLI - statua : Bonghi Ruggiero - piazza R. Bonghi 

NAPOLI - statua : "Cristo velato" - cappella Sansevero

NAPOLI - statua equestre : Diaz Armando - via Caracciolo / altezza rotonda  

NAPOLI - statua : "Dio fluviale" - via Maiorani, 39

NAPOLI - statua : "Dio Nilo" -  

scultura marmorea eretta tra il II e III secolo a.C.

NAPOLI - statua : san Gaetano da Thiene - piazza san Gaetano

NAPOLI - statua : Garibaldi Giuseppe - piazza Giuseppe Garibaldi

NAPOLI - statua : Imbriani Matteo Renato - piazza Giuseppe Mazzini

NAPOLI - statua : donna Marianna detta "a cap e Napoli" - piazza Municipio sede comunale

una copia della "capa" si trova nella chiesa San Giovanni a Mare - via San Giovanni a Mare

NAPOLI - statua : palafrenieri

sono due statue equestri bronzee, eseguite dallo scultore russo Pjotr Klodt von Jurgensburg e donate nel 1846 a Ferdinando II di Borbone re di Napoli, dallo zar di Russia, Nicola I

NAPOLI - Daniele Pino - piazza santa Maria La Nova

scultura in bronzo a grandezza naturale. 

NAPOLI - statua : Rosa Salvator - piazza Muzii

NAPOLI - statua : Umberto I - via Nazario Sauro 

opera di Achille D'Orsi

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NAPOLI - stazione : Bayard - corso Giuseppe Garibaldi

ferrovia Napoli - Portici, inaugurata il 03 ottobre 1839 ed è il più antico tronco ferroviario in Italia.  L'idea di realizzarlaa fu dell'ingegnere francese Armando Giuseppe Bayard de La Vingtrie che operò per conto di una società composta da lui, i suoi deu fratelli Ferdinando Giovanni e Carlo e da Fortunato de Verges.

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NAPOLI - stele - via San Gregorio Armeno, altezza civico 14

votiva raffigurante una "canefora"

NAPOLI - stele - corso Giuseppe Garibaldi davanti stazione della Vesuviana

ricorda l'arrivo di Giuseppe Garibaldi in città tramite il treno, la ferrovia Bayard

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NAPOLI - STELLA - il quartiere prende il nome del santuario santa Maria della Stella, sito in piazzetta Stella

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NAPOLI - taverna : del Cerriglio

NAPOLI - taverna : del Crispano

NAPOLI - taverna : del Florio

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NAPOLI - teatro : antico romano di Neapolis - via San Paolo, 4A

tra via Anticaglia a nord, via San Paolo ad ovest e vico Giganti a est, ed insiste nella parte sottostante, al vico Cinquesanti (all'interno necropoli VII sec. d.C.).

NAPOLI - teatro : "Acacia" - via Raffaele Tarantino, 20 - quartiere Vomero

NAPOLI - teatro : "Arcas" - via Veterinaria, 63

NAPOLI - teatrino : "Addummè" - Largo Proprio di Arianiello (via Atri/via Tribunali)

NAPOLI - teatro : "Area Nord"

NAPOLI - teatro : "Arena flegrea"

realizzata in soli 20 mesi ed inaugurata il 9 maggio 1940, destinato alla rappresentazione di opere liriche con circa 6.000 posti a sedere,

demolita nel 1989.

NAPOLI - teatro : "Augusteo" - piazzetta Augusteo (via Roma o via Toledo)

NAPOLI - teatro : "Aurora" ex "Impero"- piazza Dante Alighieri, 93 (attualmente non esiste)

occupava gli spazi dell'ex convento della chiesa di Santa Maria del Caravaggio

NAPOLI - teatro : "Avamposto numero zero" - via Sedile di Porto, 55

NAPOLI - teatro : "Bellini" - via conte di Ruvo

NAPOLI - teatro : "Bolivar" - zona Materdei

NAPOLI - teatro : "Bracco"

NAPOLI - teatro : "Cilea" - via san Domenico (zona Vomero)

NAPOLI - teatro : "Cisa Viscosa" - via Ferrante Imparato, 181

NAPOLI - teatro : "Colosimo" - interno all'istituto Colosimo

NAPOLI - teatro : "Cortese" ex "Il Primo" - viale privato del Capricorno, 4

NAPOLI - teatro : "Dei Fiorentini" (1618) - via Roberto Bracco

sede della commedia spagnola

prese il nome dalla vicina chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, poi venne trasformato in cinema ed attualmente è una sala bingo.

NAPOLI - teatro : "Dei Mendicanti" - via Ferrante Imparato, 111 (San Giovanni a Teduccio)

NAPOLI - teatro : "De Poche" - via Salvator Tommasi

NAPOLI - teatro : "Delle Palme"

NAPOLI - teatro : "Diana" - via Luca Giordano

NAPOLI - teatro : "Donna peppa" ovvero "D'Errico Giuseppina" - via Porta di Massa

NAPOLI - teatro : "Don Orione" - via Pino Daniele

NAPOLI - teatro : "palazzo Donn'Anna"

NAPOLI - teatro : "Elicantropo"

NAPOLI - teatro : "Ercole" - 

poi venne chiamato "Piccolo San Carlino" - via Foria altezza "Porta San Gennaro"

NAPOLI - teatro : "Esse" - via Martucci

funzionante dal 27 dicembre 1966 al 1972

NAPOLI - teatro : "Galleria Toledo" (1991) - via Concezione a Montecalvario, 18

ex cinema Cristallo 

NAPOLI - teatro : "Goldoni"

distrutto

NAPOLI - teatro : "Il pozzo e il pendolo" - piazza San Domenico Maggiore, 3 - palazzo Petrucci

NAPOLI - teatro : "Italia" - corso Giuseppe Garibaldi nei locali della ex stazione Bayard

NAPOLI - teatro : ""IAV" (In Arte Vesuvio) - via Marino Turchi, 21 / 23

NAPOLI - teatro : "La Fenice" - via Alessandro Verdi (palazzo Frisia) 

fino al 1805 le scuderie erano adibite a magazzini della "posta regia" poi i locali nel 1806 vennero adibiti a teatro.

NAPOLI - teatro : "Mammina" - Galleria Umberto

NAPOLI - teatro : "Mediterraneo" - via Enrico Caruso

NAPOLI - teatro : "Mercadante" - piazza Municipio

già "teatro del Fondo", dopo il periodo della "Repubblica Napoletana" 1799, assunse il nome di "Teatro Patriottico"

NAPOLI - teatro : "Teatro Instabile" (TIN) - vico del Fico al Purgatorio, 38

NAPOLI - teatro : "La giostra" - via Speranzella, 81 

NAPOLI - teatro : "Lazzari felici" - via Santa Maria dell'aiuto

NAPOLI - teatro : "Libero Teatro"

NAPOLI - teatro : "Mercadante" già "Teatro del Fondo" - piazza Municipio

NAPOLI - teatro : "di Nerone" greco - romano (IV° secolo a.C - II° secolo d.C.) -

info : www.napolisotterranea.org      tel.: 081.29.69.44    cell.: 340.46.06.045

Dalla bottega di un falegname si accede in una parte del teatro di Nerone. Nel cuore  di Napoli, in vico Cinquesanti, appena a ridosso dell'agorà del foro (oggi piazza San Gaetano), dove fino a pochi mesi fa (2014), c'era la bottega di un falegname adesso è possibile visitare un sito di grande fascino, un altro frammento del teatro romano.   Nello spazio ristretto di 150 metri quadrati, ma dalla considerevole altezza di 12 metri, c'è quel che resta della "summa cavea" , ovvero l'anello superiore della gradinata di quel teatro dove nel 64 d.C. si esibiva Nerone.

NAPOLI - teatro : "Nest Napoli Est Teatro" - via Bernardino Martirano, 14

NAPOLI - teatro : "Nuovo" (1724) - via Montecalvario, 16

costruito su progetto di Domenico Antonio Vaccaro, con la capienza di 1.000 posti, la sera del 20 febbraio 1861, venne distrutto da un incendio e venne poi ricostruito, tornando in funzione nel 1864. 

NAPOLI - teatro : "Nuovo Teatro" - Centro Direzionale isola F/11

NAPOLI - teatro : "Nuovo Teatro Sanità" - piazzetta San Vincenzo

NAPOLI - teatro : "Orazio" - via Orazio, 139

NAPOLI - teatro : "Palapartenope" - zona Fuorigrotta

NAPOLI - teatro : parrocchia - Santa Maria della Libera - via Belvedere, 113

NAPOLI - teatro : "Piccolo" - piazzale Tecchio, 3

NAPOLI - teatro : "Politeama"

NAPOLI - teatro : "Posillipo" - c/o chiesa Buon Consiglio - via Posillipo, 257 (piazza San Luigi)

NAPOLI - teatro : "Posillipo" - 

NAPOLI - teatro : "Salesiani" - interno Istituto Salesiani - via Santa Maria del Pianto alla Doganella

NAPOLI - teatro : "Salesiani" - interno Istututo Salesiani - Via Raffele Morghen / via Alessandro Scarlatti

NAPOLI - teatro : "Salone Margerita" (1890) - via Toledo - situato sotto la galleria Umberto I

cafè - chantant

NAPOLI - teatro : "San Gioacchino a Posilllipo" - via Orazio, 139

NAPOLI - teatro : "San Bartolomeo" (1620) - 

attivo tra il XVII ed il XVIII secolo, prima della della costituzione del teatro San Carlo, fu fatto edificare dall'ospedale degli Incurabili allo scopo di accrescere i propri introiti grazie ai proventi derivanti dagli spettacoli, nel 1644 Filippo IV di Spagna concesse alla congregazione dei privilegi speciali sulle commedie, nel 1655 fu messa in scena la prima opera di un compositore locale, "La fedeltà trionfante" di Giuseppe Alfiero, e solo nel 1684 abbiamo la prima opera prodotta da un librettista e compositore napoletano.  Alla struttura è legato il nome di Andrea Perrucci (1651-1704), autore di teatro e librettista.

Il 06 febbraio 1681 fu distrutto da un incendio, la ricostruzione, in seguito all'incendio fu rapidissima, due anni e le opere nel frattempo vennero messe in scena nel teatro di "san Giovanni dei Fiorentini" e il 18 novembre 1696 nel teatro ricostruito ed ingrandito, venne rappresentata l'opera "Comodo Antonino" composta da Alessandro Scarlatti al tempo maestro della "cappella reale", nel 1733 vi venne rappresentato il primo intermezzo ,"La serva padrona" di Giovan Battista Pergolesi su libretto di Gennaro Antonio Federico e nel 1737 con l'apertura del "San Carlo" perse l'egemonia nella città ed il teatro fu convertito in chiesa nello stesso anno da Angelo Carasale, che aprì la  chiesa "della Graziella" o "Santa Maria delle Grazie" al posto della platea. Attualmente la chiesa e sede del centro di musica da camera Cersim. 

NAPOLI - teatro : "San Carlo" (fondazione 04 novembre 1737) -

Esso fu costruito 41 anni prima della "Scala" di Milano e 55 anni prima de la "Fenice" di Venezia. 

distrutto da un incendio il 12 febbraio 1816 e ricostruito in 300 giorni

Napoli aveva già due teatri prima del : San Carlo 

* Fiorentini (1618)

* San Bartolomeo (1620)

NAPOLI - teatro : "San Carlino" - piazza del Municipio

abbattuto

venne utilizzato per l'ultima volta, sabato 3 maggio 1884 

NAPOLI - teatro : "San Carluccio" (1972) -

sede dei "Cabarinieri", gruppo di cabaret, che ricavò da uno spazio da un deposito di mobili antichi.  Dal 1978 è sede stabile della compagnia del Sancarluccio.

NAPOLI - teatro : "San Ferdinando"

NAPOLI - teatro : "Sannazaro" (1874) : via Chiaia, 157

NAPOLI - teatro : "Santa Teresa" - via Nicolardi, 235

NAPOLI - teatro : "Sebeto" - via del Molo

NAPOLI - teatro : "Serra" via Diocleziano, 316

NAPOLI - teatro : "Stella Cerere" alla Marina

NAPOLI - teatro : "TAN" (teatro area nord) - via Nuova Dietro la Vigna

NAPOLI - teatro : "Tasso" - via Torquato Tasso

NAPOLI - teatro : "Teder" - via Flavio Gioia, 66

NAPOLI - teatro : "Tintadirosso"

NAPOLI - teatro : Totò

NAPOLI - teatro : Tram (Teatro-Ricerca-Arte-Musica) - Port'Alba

NAPOLI - teatro : Trianon ex teatro Splendore - (1911) - piazza Calenda

all'interno vi è una torre greca

NAPOLI - teatro : "Troisi" ex teatro Leopardi, ex cinema Lauro - via Giacomo Leopardi

NAPOLI - teatro : "Verzura" - via Domenico Cimarosa (villa Floridiana)

NAPOLI - teatro : "Zona Vomero" - via Mario De Ciccio, 18

info : 081.19.13.97.54

spettacoli di cabaret, commedie e monologhi. La capienza è di 56 posti.

NAPOLI - teatro : "Zurzolo" - via Giuseppe Piazzi, 59

allocato in una ex cappella

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NAPOLI - tempio : "dioscuri" : piazza San Gaetano da Thiene

romano

dedicato a Castore e Polluce

sulle sue rovine sorge la basilica di San Paolo maggiore

NAPOLI - tempio : "Ercole" - via Forcella

Sito di fronte chiesa di Sant'Agrippino, famoso nell'antichità per l'imponenza delle sue strutture, tanto da essere ricordato come il tempio delle quaranta colonne.

NAPOLI - tempio : della "Gaiola" - discesa Gaiola, 18

di epoca romana, questo luogo di culto non è altro che l'area votiva di epoca augustea inglobata nella villa Imperiale di Posillipo.

NAPOLI - tempio : Scorziata - chiesa della Presentazione di Maria al Tempio della Scorziata - vico Cinquesanti

Il conservatorio con annessa chiesa, dedicata alla Presentazione di Maria al tempio fu fondato nel 1579 da tre nobildonne napoletane, Giovanna Scorziata, Lucia ed Agata Paparo. Queste ultime erano figlie di quell'Aurelio Paparo che fu tra i fondatori del Monte di Pietà.  Giovanna Scorziata, da cui il complesso prese il nome, era insieme al marito Ferrante Brancaccio una figlia spirituale di quello che poi sarebbe diventato san Gaetano di Thiene.  Divenuta vedova, fondò il conservatorio in un'ala del palazzo di famiglia (il palazzo De Scorciatis) e ne affidò la cura ai chierici regolari Teatini, infatti fu chiamato volgarmente il tempio di san Paolo.  Nel 1585 Lucia Paparo, per incomprensioni sulla gestione del collegio, abbandonò il tempio e fondò il convento di Santa Maria della Stella alle Paparelle.  Nel secolo XVIII il complesso fu oggetto di un rifacimento che conferì all'immobile l'attuale aspetto, nel XX secolo, fu affidato all'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento all'Avvocata. La struttura ora è chiusa al pubblico e versa in uno stato di degrado.  La statica inoltre risulta minata dal terremoto dell'80 ed al mancato recupero, ha contribuito un contenzioso tra i responsabili della Fondazione Scorziata ed il Comune di Napoli.   

NAPOLI - tempio : Cerere, l'unica testimonianza dell'esistenza del tempio dedicato alla dea dell'agricoltura, è un bassorilievo di epoca romana, inglobato sotto l'arco della torre di San Gregorio Armeno, individuato da Bartolomeo Capasso storico crociano nel 1905.  Una canefora con la fiaccola ed un canestro.

NAPOLI - tempio : Tasso : villa Comunale - riviera di Chiaia

NAPOLI - tempio : Vesta - piazza San Domenico Maggiore

esso costituisce le fondamenta della chiesa Santa Maria Rotonda e dell'attuale palazzo "Sangro di Calenda"

NAPOLI - tempio : Virgilio - villa Comunale - riviera di Chiaia 

NAPOLI - tempio : xx (1° secolo d.C.) - piazza Nicola Amore (interno stazione Metropolitana linea 1)

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NAPOLI - terme : "Agnano" - via Agnano agli Astroni

nello spazio circostante, troviamo i resti :

- santuario dedicato a Igea ed Asclepio, divinità connesse al culto delle acque salutari e rispettivamente divinità della salute e della medicina

- un complesso di età ellenistica,

- complesso termale di età romana  

- la grotta del cane

NAPOLI - terme : romane - via Terracina, 236

Il complesso fu portato alla luce nel 1939 nel corso della realizzazione della Mostra d'Oltremare a Fuorigrotta.  La struttura, allora alimentata dall'acquedotto del Serino, è stata datata intorno alla prima metà del I° secolo d.C. ma sono evidenti le modifiche apportate nel corso dei secoli.  Le modalità di costruzione più utilizzate sono l'opus Vittatum e Latericium.  Mal conservate sono le decorazioni pavimentali a mosaico con tessere bianche e nere raffiguranti, in un caso, un animale fantastico e due delfini, in un altro una meravigliosa nereide seduta su un tritone ed affiancata da due amorini ed un delfino.

NAPOLI - terme : "San Carminiello ai Mannesi" (I° sec. a.C. - II° sec. d:C.)

una testimonianza del culto orientale al dio Mithra, di epoca romano - imperiale, il complesso occupa un'areacorrispondente ad un'insula delimitata a nord e a sud dal decumano centrale e da quello meridionale, corrispondenti a via Tribunali e a via San Biagio dei Librai. Quest'edificio fu costruito originariamente sui resti di una domus repubblicana, fu abbadonato nel V secolo dopo Cristo, mentre all'VIII secolo v ricondotto il riutilizzo di parte degli ambienti dell'area.   Una prima chiiesetta venne impiantata nell'Alto medioevo, mentre nel cinquecento l'intera struttura venne inglobata nella chiesa di "Santa Maria del Carmine ai Mannesi" poi rinominata "del Carminiello".   Quanto al toponimo dei "Mannesi", esso si riferisce a tutta l'area, nella quale lavoravano costruttori e riparatori di carri.   Nel 1943 la zonna venne bombardata e la chiesa, insieme agli edifici circostanti, venne distrutta mettendo in luce i resti archeologici.   L'area archeologica si suddivide in quattro parti principali : ambienti adibiti a magazzini nel livello seminterrato; ambienti residenziali al livello superiore; il complesso termale su due livelli; il mitreo, destinato al culto del dio Mithra.   Si tratta di un luogo di culto dedicato alla divinità di origine indioeuropea; questo culto venne importato dalla Persia nei territori dell'impero romano tra il II ed il III secolo dopo Cristo.  Ebbe grande diffusione soprattutto fra i militari in quanto i gradi di iniziazione al culto corrispondevano in larga misura ai gradini della scala gerarchica dell'esercito.   In ambito urbano i mitrei erano localizzati per lo più in ambienti sotterranei, provvisti in genere di anticamera.   Tali ambienti, ai lati, avevano dei banchi sui quali gli iniziati potevano assistere alle cerimonie ed erano coperti da un soffitto a volte che imitava la roccia naturale.   Il mitreo napoletano risale presumibilmente alla metà del II secolo dopo Cristo; si è pensato che il culto sia stato introdotto nell'edificio da parte degli schiavi e dei veterani che frequentavano l'insula romana, anche se il ritrovamento a Posillipo di un bassorilievo di Mithra, oggi al MANN (museo archeologico di Napoli) con l'iscrizione "vir clarissimus Appius Tarrionius Dexter", conferma l'ipotesi di un legame del culto anche con i ceti superiori.   L'identificazione del luogo di culto di "Carminiello ai Mannesi" si basa su un rilievo in stucco rappresentante il dio Mithranell'atto di sacrificare un toro, i cui resti sono ancorain loco.   E' ipotizzabile la presenza di piccoli gruppi marmorei, oggi perduti, a corredo della saletta di culto; in genere l'immagine di un culto mostrava il Dio con il caratteristico berretto frigio nell'atto di tagliare la gola di un toro sacrificale circondato da altri animali : un cane ed un serpente che si avvicinavano al sangue della vittima ed uno scorppione che afferrava i testicoli del toro.   Sotto il ventre dell'animale si intravede il caratteristico scorpione e più a destra alcune volute del serpente.   In alto a sinistra si intravede un semi-capitello con un corvo ed il busto semidipinto di  Sol.   La scena era in parte dipinta e doveva esserre circondata da rocce che costituivano lo spaelum. Mancano tracce di altari o di supporti statuari, ma si pensa che al centro della sala dovesse trovare posto un simulacro del dio fanciullo, mentre negli angolo della parete di fondo dovessero essere presenti le statue dei due geni Cautes (con la fiaccola verso l'alto) e Cautopates (con la fiaccola verso il basso). Non esistono tradizioni letterarie sul culto di Mithra in Campania, anche se vi sono delle evidenze in altri antichi centri come Pozzuoli, Ischia, Capri, Calvi e Santa Maria Capua Vetere. 

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NAPOLI - tomba : di Leopardi Giacomo

NAPOLI - tomba : di Virgilio (colombario) -

prima età imperiale

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NAPOLI - tombe - vico Neve - rione Materdei

sono state rinvenute delle tombe eneolitiche che sono le più antiche cavità artificiali sinora scoperte nel sottosuolo di Napoli e fungevano da luoghi di sepoltura.  Risalenti al III millennio a.C. (periodo eneolitico), sono riferibili alla cultura del Gaudo e sono caratterizzate da tombe "a forno" scavate nella roccia con un pozzetto d'accesso ed una o due camere sepolcrali a sepoltura multipla. Questi luoghi accoglievano le salme di clan familiari di indole guerriera.  Sono state scoperte fortuitamente nel 1950 in vico Neve, mentre si stava provvedendo a scavare nel giardino di un palazzo al civico 30 per preparare la costruzione di un edificio.  La prima tomba fu scoperta l'11 aprile, la seconda quattro giorni dopo (15 aprile).  Nella prima fu trovato un corpo integro rannicchiato, nella seconda furono rinvenuti anche cinque vasi ad impasto e un piccolo pugnale di bronzo, posto accanto a uno degli inumati. L'archeologo Giorgio Buchner provvide ad eseguire i rilievi.

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NAPOLI - torre : "Angula"

detta così perché le mura  rientrando verso l'interno creavano un angolo.

NAPOLI - torre : "Brava" -

faceva parte della cinta muraria aragonese del castello del Carmine.

NAPOLI - torre : "Caselli" ex villa Bertè" - cupa Imparato, 25 (Colli Aminei)

villa di campagna dei marchesi Caselli, inconfondibile per la tonalità vermiglio e l'enorme sigla sul terrazzo che riporta la firma del pittore Antonio Bertè.

NAPOLI - torre : "Cervati" - via Torre Cervati (via M. da Caravaggio / via A. Manzoni)

costruita nell'alto medioevo, oggi sono visibili solo i resti di un muro perimetrale e la lapide settecentesca che ricorda l'episodio in cui fu emesso il regio bando per n. 12 cacciatori intrufolatisi nella proprietà.

NAPOLI - torre : "Di Franco" - via Torre di Franco

NAPOLI - torre : "Don Pietro" - zona dei Caserti

NAPOLI - torre : "Gloria" - via Albanese

NAPOLI - torre : "Maestra" o "Mastra"

NAPOLI - torre : X (XIV secolo)

torre di guardia

NAPOLI - torre : "Palasciano" (1868) - salita Moiariello, 53

NAPOLI - torre : "Ranieri" - via Alessandro Manzoni, 290

Essa trae le proprie origini nell'alto medioevo; essa non fungeva da diretto controllo e/o difesa per la città, ma piuttosto costituiva un mezzo di protezione privato, in quanto era annessa alla vasta masseria fortificata della famiglia Ranieri. La torre, a quattro piani fuori terra (di cui due nella base "a scarpa") è a pianta quadrata; mentre, il suo interno è completamente spoglio e privo di elementi architettonici. Nel corso degli anni ha subito vari restauri ed oggi risulta una proprietà privata.

NAPOLI - torre : San Domenico (quartiere Soccavo) - 

Costruita nel 1654, a difesa di una struttura religiosa (la grancia domenicana).  L'architettura difensiva della struttura si basa principalmente sulle sue dimensioni, in quanto l'edificio è incorporato ad un altro corpo di fabbrica e considerando anche che vi sono pressochè assenze di bocche di lupo.  E' divisa in tre livelli, con fasce di piperno a toro e conclusa da piccole arcate e merlature, l'accesso è caratterizzato da un vasto portale, anch'esso in piperno.

NAPOLI - torre : "Spinella" o "Trono" (aragonese) -

dal nome di Francesco Spinello, nominato dal re commissario della nuova fabbrica. Essa faceva parte della cinta muraria aragonese del castello del Carmine ed epoca borbonica era nota come "guardiana de' birri" ed ospitava i condannati a morte nelle ore che precedevano l'esecuzione, in essa fu imprigionata Eleonora de Fonseca Pimentel, prima di essere condotta al patibolo il 20 agosto 1799.  La porta di accesso alla torre, immetteva proprio nella cella in cui erano alloggiati i condannati prima dell'esecuzione in piazza Mercato in Napoli. 

NAPOLI - torre : (aragonese) "di Guasto"

NAPOLI - torre : (aragonese) "Il Popolo" 

NAPOLI - torre : (aragonese) "Il Reale"

NAPOLI - torre : (aragonese) "Il Salvatore"

attualmente part del complesso della caserma G. Garibaldi in via Foria 

NAPOLI - torre : (aragonese) "L'Aragona"

NAPOLI - torre : (aragonese) "L'Austria"

NAPOLI - torre : (aragonese) "L'Onore" -

vedi porta Capuana

NAPOLI - torri : (aragonesi) "Cara Fè" o "Fede" e "Speranza" - piazza Nolana

Le due torri inglobano porta Nolana 

NAPOLI - torre : "La Duchesca" - vico Santa Caterina a Formiello, 37

aragonese

NAPOLI - torre : "La Fedelissima" 

aragonese

NAPOLI - torre : "La Fortezza"

aragonese

NAPOLI - torre : "La Gloria"

aragonese

NAPOLI - torre : "La Virtù"

aragonese

vedi porta Capuana

NAPOLI - torre : "La Vittoria"

aragonese

NAPOLI - torre : "Le Grazie"

aragonese

NAPOLI - torre : detta Torretta (1564) - Mergellina

NAPOLI - torre : "Partenope"

aragonese

NAPOLI - torre : "Port'Alba"

aragonese

NAPOLI - torre : "Sant'Aniello"

aragonese

NAPOLI - torre : "Sant'Anna"

aragonese

NAPOLI - torre : "Sant'Efremo"

aragonese

NAPOLI - torre : "San Giacomo"

aragonese

NAPOLI - torre : del Sannazzaro

inglobata nel palazzo d'Aquino

NAPOLI - torre : "San Michele" - via Cesare Rosaroll

aragonese

adiacente alla chiesa di San Gioacchino a Pontenuovo

NAPOLI - torre : "San Severo"

aragonese

NAPOLI - torre : "San Vincenzo"

NAPOLI - torre : "Sebeto"

aragonese

NAPOLI : torre : "Sirena"

greca

all'interno del teatro Trianon (piazza Calenda) vi sono i resti di una torre di guardia del V - IV secolo a.C., parte integrante della cinta muraria.

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NAPOLI - torretta : torretta a Chiaia (1564)

diede il nome al quartiere e fu realizzato come misura di avvistamento e sorveglianza dopo che ci fu un'incursione piratesca per rapire la duchessa d'Avalos, essa ora è inglobata nella ex casa del fascio.

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NAPOLI - torrione : via Torrione San Martino

distrutto

la sua presenza ha dato il nome alla strada

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NAPOLI - università : "Federico II" ( 05 giugno 1224) - corso Umberto

fondata dall'imperatore del "Sacro Romano Impero" e re di Sicilia, Federico II di Svevia, la più antica università laica e statale del mondo.

dal 1616 - la sede ful il "Palazzo dei Regi Studi" ora sede del "Museo Archeologico Nazionale di Napoli" (MANN) edificio che ancor prima era sede della caserma di cavalleria.

dal 1777 la sede fu trasferita nel "Convento del Salvatore" dove prima risiedeva il "Collegio Massimo dei Gesuiti".

NAPOLI - università : Orientale (1732)

la più antica scuola di sinologia ed orientalistica del continente europeo.

info : 081.69.09.119               www.unior.it

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NAPOLI - vasca : xxx - via Camillo Guerra (Chiaiano)

epoca romana

n. due vasche per il contenimento forse di acqua potabile, scoperte nel 2019. 

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NAPOLI - villa : Addeo

NAPOLI - villa : Ada - via Alessandro Manzoni, 140

NAPOLI - villa : Adriana - corso Vittorio Emanuele, 21

NAPOLI - villa : Alfiero : Corso Secondigliano, 202

NAPOLI - villa : Amalia (quartiere Barra)

NAPOLI - villa : Andreina - via Giuseppe Bonito, 25

NAPOLI - villa : Anna - zona Due Porte

NAPOLI - villa : Angelina Adele - via Mancini, 15

NAPOLI - villa : Arata (1952) - via Francesco Petrarca

il complesso progettato da Giò Ponti, è caratterizzato da numerose logge che articolano la facciata.

NAPOLI - villa : Ascarelli - via Giuseppe Palizzi, 41/43

Edificata nel tardo liberty napoletano da Adolfo Avena tra il 1913 e il 1915, ed è una delle prime strutture ad utilizzare il calcestruzzo armatoL'edificio si trova lungo un pendio solcato da via Palizzi con tornanti che evidenziano il dislivello di quota che persiste nell'isolato dell'immobile; la struttura ammortizza il dislivello con un piccolo basamento.  Il corpo della villa è irregolare ed è completamente giallo paglierino. Presenta poche decorazioni liberty che caratterizzano le cornici delle finestre e del corpo scale, che possiede una finestra a tutta altezza ed è caratterizzata da una fascia che percorre il limite superiore delle facciate in rilievo.

NAPOLI - villa : Arena - via Torquato Tasso, 615

NAPOLI - villa : Avena (1910) - via Luca Giordano, 19 

costruita dall'arch. Avena e demolita negli anni '50 a seguito dei danni conseguenti al periodo bellico

NAPOLI - villa : Barracco

NAPOLI - villa : "Barbaja" - quartiere Posillipo

NAPOLI - villa : Belsito - via Tito Angelini, 19

NAPOLI - villa : Belvedere - via Aniello Falcone, 56

vedi : villa Carafa di Belvedere

NAPOLI - villa : Bellettieri - piazza degli Artisti

durante alcuni scavi effettuati nel 1898 nella villa, fu ritrovata una tomba in muratura a tegoli piani in uno dei quali si leggeva a profondo graffito, il monogramma di Cristo, del tipo chiamato Costantiniano consistente in un intreccio della X con la P. Essa risale al periodo della venuta di San Paolo e dimostra la presenza dei primi seguaci sulla collina del Vomero già prima che si trasportasse il corpo di San Gennaro.

NAPOLI - villa : Berlingieri (1911) - via Petronio

NAPOLI - villa : Bertè ora "torre Caselli"

NAPOLI - villa : Bianca

NAPOLI - villa : "Bisignano" o "Roomer" o "Marsiconuovo di Piqnatelli" (1500) - corso Sirena, 67 già "strada sotto le torri" (quartiere Barra) 

NAPOLI - villa : "Bloch" nota anche come villa "Serra" - salita dello Scudillo

NAPOLI - villa : Borghese - via Santo Strato, 15

NAPOLI - villa : Bozzi

NAPOLI - villa : Bracale ex "Del Giudice" - via Posillipo, 37

qui visse Oscar Wilde tra il 1897 ed il 1898.

NAPOLI - villa : Bruto Marco Giunio

figlio di Giulio Cesare e suo assassino.

NAPOLI - villa : Caccioppoli - via vecchia San Rocco

vedi personaggi : Napoli - Caccioppoli Renato

NAPOLI - villa : Caccuri - Orefice 

destinata dai primi anni del secolo scorso e fino a pochi anni fà ad edificio principale della struttura sanitaria : clinica Colucci 

NAPOLI - villa Campbell - via Vecchia San Rocco viale originario d'accesso alla villa

vedi - villa "De Rosa"

sede dell'Istituto Pia Società Figlie di San Paolo, nel 700 apparteneva al monastero di San Pietro a Majellae con la soppressione degli ordini religiosi fu concessa in usufrutto all'abate inglese Enrico Campbell che alcuni anni dopo l'acquistò.

NAPOLI - villa : Cantore - via D'Amelio, 38

meridiana

NAPOLI - villa : Capasso - via Aniello Falcone, 438

NAPOLI - villa : "Cappella" già "Casino dei Cappella"

NAPOLI - villa : Capriccio ex casino Meuricofreè - via lieti a Capodimonte, 97

attuale sede della terza municipalità del comune di Napoli

NAPOLI - villa Carafa

costruita con materiali costruttivi estratti dalla cava Morelli 

NAPOLI - villa : Carafa a Santa Lucia o casino (scomparsa)

NAPOLI - villa : Carafa di Belvedere nota come villa Belvedere (XVII sec.) - via Belvedere

NAPOLI - villa : Carafa a Pizzofalcone (scomparsa)

NAPOLI - villa : Carmela Vittoria - viale Colli Aminei, 7

NAPOLI - villa : Carolina - via Morghen, 60

NAPOLI - villa : Casazza (XVIII secolo) - salita Moiariello 

NAPOLI - villa : Casciaro - via Luca Giordano, 112

NAPOLI - villa : Castagneto - Caracciolo

NAPOLI - villa : "Catello" / "Piccoli" o "Frenna" / "Scognamiglio" - via Domenico Cimarosa, 79

NAPOLI - villa : "Cattaneo - zona Due Porte

NAPOLI - villa : Cellammare (o palazzo Cellammare).

NAPOLI - villa : Chierchia

NAPOLI - villa : "Cilento" (1875) - via Posillipo, 85

NAPOLI - villa : "Clara"

vedi : villa Forquet

NAPOLI - villa : Clemenza - via San Giacomo dei Capri

NAPOLI - villa : "Clotilde Auverny Eldorado" - piazzetta Mondragone, 8/9

NAPOLI - villa : "Colaneri" - salita Moiariello

NAPOLI - villa : "Colonna" - 

composta da un casino nobile, due edifici ed un giardino di circa mq. 12.000

oggi sede dell'Istituto Traumatologico Ortopedico (CTO) 

NAPOLI - villa : "Collareta" - via Ponti Rossi, 113 ex 5

NAPOLI - villa : "Colonna Bandini" - zona Colli Aminei

costruita dai Borboni come casino di caccia.

NAPOLI - villa : "Corte dei Leoni" , ex villa "Spera" poi villa "Giordano" (1922) - via Torquato Tasso 615

nome che rievoca l'abitudine del primo proprietario di lasciare animali esotici (leoni) liberi di psseggiare nell'atrio della villa.

sede di un comando nazista nella seconda guerra mondiale, residenza di Adolfo Avena costruttore di villa Ascarelli, villa Loreley, villa Haas o palazzo Avena

LEGENDA

nel dopoguerra si diffuse la voce che all'interno di una parete, durante i lavori di ristrutturazione, sarebbe stato trovato lo scheletro di un uomo.

dal 2005, essa è destinata a banchetti e cerimonie. 

NAPOLI - villa : "Costanza" (1700) - vico Acitillo, 12

sorta come abitazione rurale e ristrutturata tra il 1830 ed il 1856 da Filippo Angelino, procuratore generale di re Ferdinando II.  Il nome deriva dalla figlia del proprietario - fondatore.

NAPOLI - villa : Cottrau - Ricciardi (1875) - piazza Amedeo, 8

NAPOLI - villa : "Covino" - zona Vomero

NAPOLI - villa : "Costa"

NAPOLI - villa : "Craven" poi "Traversi" oggi nota anche come "villa Maria" o "villa Rae" o "de Sanna" (1819).

NAPOLI - villa : "Crespi"

NAPOLI - villa : "Cristina"

NAPOLI - villa : "Cuomo" (1919) - vico Sant'Eframo vecchio

NAPOLI - villa : Cusani

NAPOLI - villa : d'Abro -

sorge dove prima insisteva il palazzo Ranaldo, il nome deriva dal nome del proprietario che la acquistò nel 1870, il principe Aslan d'Abrò Pogratide, discendente da famiglia che regnò sulla Georgia e sull'Armenia.

NAPOLI - villa : d'Avalos -

fatta costruire nel 1871 da Francesco Stella su una pre-esistente torre seicentesca appartenuta forse a Giovanni Tramontano ed acquistata nel 1936 dal principe Carlo D'Avalos.

NAPOLI - villa : De Cristoforo - via Palizzi

dal 1969 sede dell'Istituto paritario per l'Infanzia e la formazione Primaria ex "Nostra Signora della Compassione" 

NAPOLI - villa : De Gaudio - via Luca Giordano, 67

ex palazzo grandi magazzini Standa

abbattuta per costruire un palazzo con attuale ingresso in via Solimena 

NAPOLI - villa "Del Giudice" - via Posillipo, 37

vedi : villa Bracale

NAPOLI - villa : "Della Porta" - zona Due Porte

demolita al suo posto troviamo un moderno edificio

NAPOLI - villa : de Marsilio

NAPOLI - villa : "De Martino" - via Aniello Falcone, 258

NAPOLI - villa : "de Mellis" -

NAPOLI - villa : "De Rosa " già villa Campbell

NAPOLI - villa : "de Rossi" o "Anna" - 

vedi - villa Anna

NAPOLI - villa : "De Sanna" -

vedi : villa Craven

NAPOLI - villa : "Dini" -

attualmente ospedale Pausilipon,nel 11917 / 1918 fu requisita per ospitare i bambini che arrivavano dal Friuli per sfuggire ai tedeschi.

NAPOLI - villa : "Doria D'Agri" - via Posillipo

con pagoda 

NAPOLI - villa : del Vecchio Pozzo - viale Virgilio, 3

dimora seicentesca, caratterizzata da un giardino popolato da allori e piante di diversa specie.

NAPOLI - villa : "Domi" - salita Scudillo, 19

NAPOLI - villa : "Donnorso" - via Merliani, 20

attualmente al suo posto palazzo "Delle Rose", difronte Banco Napoli

NAPOLI - villa : "Donzelli Giuseppe" - via Domenico Fontana (sul ponte che attualmente collega via P. Castellino a via D. Fontana)  

NAPOLI - villa : "Dora" - salita del Casale, 10

NAPOLI - villa : "Elena e Maria" (1904) - via Tito Angelini

NAPOLI - villa : "Emy" - via F. russo, 27

NAPOLI - villa : "Eugenia" ex "Thalberg" - via Franco Alfano, 6 ex via Marechiaro a Posillipo

NAPOLI - villa : "Faggella" - cupa delle Tozzole

ex palazzo Paternò

riserva di caccia di Gioacchino Murat

NAPOLI - villa : "Fermariello" - via Annibale Caccavello

NAPOLI - villa : "Forquet" o "Clara" - salita Scudillo 17

NAPOLI - villa : "Frenna"

vedi : villa Catello

NAPOLI - villa : "Gaiola"

NAPOLI - villa : "Gallo" (XV secolo) - Colli Aminei

originariamente dimora dei frati domenicani di "Santa Caterina a Formiello" , passata poi al pubblico demanio e nel 1809 acquistata e conosciuta come tale dal nome dal nome del ministro che la possedette durante il decennio francese, poi come "villa della Regina" Isabella, in quanto appartenne alla regina Isabella di Borbone, vedova di Francesco I ed infine "Del Balzo".

Attualmente sede di un orfanatrofio.

NAPOLI - villa : "Gallotti"

NAPOLI - villa : "Gigante" - via Giacinto Gigante, 19

NAPOLI - villa : "Giordano"

NAPOLI - villa : "Grottamarina" - via Posillipo, 33

NAPOLI - villa : "De Alteris - Donzelli" - via Domenico Fontana, 27 - parco Montedonzelli

NAPOLI - villa : "De Gaudio" - 

NAPOLI - villa : "De Luca" ex "Lieto" - piazzetta Lieti, 2

NAPOLI - villa : "De Marinis"

NAPOLI - villa : "De Rosa" già "Campbell" - via

NAPOLI - villa : "della Grotta di San Giovanni" - 

NAPOLI - villa : "Della Ragione Achille" - casale Santo Strato a Posillipo

NAPOLI - villa : "delle Fate" - 

NAPOLI - villa : "Della Porta" - vico Molo alle due porte all'Arenella

scomparsa

qui si riunivano personaggi del calibro di : Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Giovanbattista Basile e Pico della Mirandola, in un cenacolo esoterico di intellettuali, denominato "Accademia dei Segreti".

attualmente vi insiste un palazzo

NAPOLI - villa : "Ferri" - via Nevio, 26

NAPOLI - villa : di Grotta Marina

NAPOLI - villa : "Diana"

NAPOLI - villa : "Dini" - via Posillipo, 226

attualmente A.O. Santobono - Pausillipon

NAPOLI - villa : "Domi" già "La Fiorita" - salita Scudillo, 19/a

dimora storica del 1700, attualmente destinata ad eventi.

NAPOLI - villa : "Donnorso" 

fino all'inizio degli anni 50 fu la sede della scuola elementare Domenico Morelli, poi fu demolita e la scuola occupò nel 1952 i nuovi locali costruiti in sostituzione con ingresso da via Merliani

NAPOLI - villa : Donzelli - via Pietro Castellino, 120

NAPOLI - villa : Doria d'Angri (1592) - con ingressi da, via Petrarca, 80 e via via Posillipo 408

prima sede dell'istituto Santa Dorotea sede di rappresentanza dell'università Parthenope

Costruita per iniziativa di Marcantonio VII della nobile famiglia di origine genovese Doria d'Angri, la villa completata solo nel 1833, nel 1880 la villa ha ospitato il celebre compositore tedesco Richard Wagner.

NAPOLI - villa : "Dupont"

NAPOLI - villa : Ebe 81922) o "catello di Pizzofalcone" o "castello Lamont" - rampe di Pizzofalcone

NAPOLI - villa : Elena - via Cimarosa, 7

NAPOLI - villa : Elena e Maria - via Tito Angelini, 41

NAPOLI - villa : Elisa - via Posillipo, 45/a

NAPOLI - villa : Elvira

il 1923 nel giardino fu realizzata villa Ferlaino.

NAPOLI - villa : "Barracco Emma" (sec. XVI) -

nel 1648 i vicerè di Napoli, la dotarono di numerosi cannoni al fine di mettere in fuga i francesi stazionati nella baia, a seguito di quest'episodio, la villa fu soprannominata "palazzo delle cannonate".

NAPOLI - villa : "Faggella" ex "Paternò" -cupa Tozzole

NAPOLI - villa : Falcon (scomparsa)

NAPOLI - villa : Faraone

NAPOLI - villa : Felicità - via Aniello Falcone, 130

NAPOLI - villa : Ferlaino già villa Gallo - corso Vittorio Emanuele, 130

realizzata nel 1923 nell'ex giardino dell'ottocentesca villa Elvira

NAPOLI - villa : "Fermariello" - via Annibale Caccavello, 16

NAPOLI - villa : "Ferrante d'Aragona" ex "La Ferrantina" -

la struttura era un grandioso complesso reale di Alfonso II, erede del padre Ferrante d'Aragona, oggi la struttura è quasi completamente scomparsa ed alcune strutture si trovano inglobati nella palazzina Bivona, in via Vittorio Imbriani, 48.

NAPOLI - villa : "Ferri"

NAPOLI - villa : "Filomena" (quartiere Barra)

NAPOLI - villa : "Finizio" - via del Casale (quartiere di Barra - villa vesuviana)

NAPOLI - villa : "Flora" - via Giuseppe Bonito, 76

NAPOLI - villa : "Florido" - via Mauro, 24 (salita Scudillo)

NAPOLI - villa : "Floridiana" (1819) - ingressi, via Domenico Cimarosa e via Aniello Falcone

era un tutt'uno con villa Lucia

In essa insiste il teatro la "Verzura" ed il museo "Duca di Martina".

LEGENDA

Re Ferdinando I di Borbone (1751-1825) conosciuto anche come Ferdinando IV re di Napoli, soprannominato "re nasone", ancora oggi è in vena di passeggiate notturne nei giardini della villa, dove la consorte Maria Carolina lo tradiva con il guardiacaccia Lalo.  Pare che il sovrano si diverta a spiare di sera le avvenenti signore della zona nell'attimo di spogliarsi.

NAPOLI - viila : "Forquet" o "Picasso" o "Clara" - salita Scudillo, 17

NAPOLI - villa : "Francavilla al Chiatamone" 

NAPOLI - villa : "Fulco" - via Luca Giordano, 116

NAPOLI - villa : "Gallo" conosciuta anche come villa "regina Isabella" (XV° secolo) - viale dei Pini (quartiere Colli Aminei)

al nome del ministro che la possedette durante il decennio Francese e tramutato in villa regina Isabella, in quanto in seguito appartenne alla regina madre Isabella di Borbone, vedova di Francesco I, attualmente essa ospita una casa religiosa dei padri rogazionisti.

NAPOLI - villa - Gaiola

NAPOLI - villa : "Gallotti"  ex palazzo "Gironimo Sizzano" (1629) - via Posillipo, 54

edificata in una porzione dell'immensa tenuta, venne edificata villa Craven

NAPOLI - villa : "Gambardella", 80

NAPOLI - villa : "Gargiulo"

NAPOLI - villa : "Garzilli" - salita Arenella, 9

monumento dotato di scalone di ingresso con fioriere in muratura, esistenti dal 1972 e sottoposto a servitù di utilizzo del cond. parco Garzilli.

NAPOLI - villa : Gemma - casale Santo Strato a Posillipo

NAPOLI - villa : Gentile - piazza degli Artisti, 23

NAPOLI - villa : "Giannone Salimbene" - via Annibale Caccavello, 8 / 10

NAPOLI - villa : "Giordano" 

vedi : villa Corte dei Leoni

NAPOLI - villa : "Gigante" - via Giacinto Gigante, 19

NAPOLI - villa : "Giordano" - via San Giacomo dei Capri

NAPOLI - villa : "Giordano Duchaliot"

NAPOLI - villa : "Giulia" o "De Gregorio di Sant'Elia" "villa e delizia di San Nicandro" (XVIII secolo) - via San Nicandro, 64,68,70,72

villa vesuviana - villa del miglio d'oro

NAPOLI - villa : Giuseppina - via Gian Lorenzo Bernini, 64

NAPOLI - villa : "Grippo Pasquale" - via San Giacomo dei Capri

avvocato e ministro del re

NAPOLI - villa : "Grotta di San Giovanni"

NAPOLI - villa : "Haas" ex "Ruffo" ex "Palazzolo" - via Cimarosa, 37 - piazza Ferdinando Fuga

L'edificio originariamente era costituito solo dalla facciata d'ingresso della settecentesca villa Haas o villa Ruffo Palazzolo, costruita nel 700 dal nobile Donato Tommasi ministro della Giustizia con Ferdinando I e poi con Francesco I, il suo secondo proprietario fu il cardinale Ruffo di Calabria (sanfedisti). Nel 1827 gli eredi del cardinale vendettero ad Enrico e Clemente Haas l'intero fabbricato con il parco di 38 ettari.  La dipendenza della villa Palazzolo su piazza Fuga venne completamente rifatta tra il 1925 ed il 1928, dall'architetto Adolfo Avena, su commissione dell'Alto Commissario della Provincia di Napoli, Gustavo Giovannoni (autore del nuovo piano regolatore della città), per la risistemazione del piazzale di fronte alla funicolare Centrale, che venne inaugurata nel 1928.  Avena conservò nel suo rifacimento il portale, mentre il resto fu rifatto completamente in stile eclettico con innesti liberty.  Notevole è il prospetto su via Lordi, innalzato in uno stile che si avvicina alle avanguardie architettoniche nord - europee.

NAPOLI - villa : Heingelin

NAPOLI - villa : Hertha - via Luigia Sanfelice, 20

NAPOLI - villa : imperatore Antonino - antignano

NAPOLI - villa : Il Capriccio

NAPOLI - villa : "Il castelletto" - (Colli Aminei) vicino salita San Gennaro dei Poveri

oggi trasformata in un teatrino

NAPOLI - villa : "Imperiale di Pausilypon"  ex villa Beck -

all'interno troviamo il tempio della Gaiola 

NAPOLI - villa : Irene già Amicarelli, via Palazzi, 41/43

NAPOLI - villa : Italia - via Giacinto Gigante, 80

NAPOLI - villa : Jovene - via Confalone

NAPOLI - villa : La Conigliera

NAPOLI - villa : La Duchesca (scomparsa)

NAPOLI - villa : La Fiorita

NAPOLI - villa : La Loggetta

NAPOLI - villa : "La Marca" - zona Due Porte

NAPOLI - villa : "La Riccia" - 

NAPOLI - villa : "La Sirena" attuale palazzo Donn'Anna -

NAPOLI - villa : "La Decina" (XVII secolo) - via Camillo Guerra / via Soffritto (Camaldoli)

Trae la propria denominazione dalla quercia soprannominata "regina" o "decina" , presente nel suo boschetto, antica "Osteria del Ricino" probabilmente un "dazio" della Napoli del rinascimento che veniva denominato "Luogo dell'Ortolana".  Si ritiene un casale dei Templari con forti richiami massonici.

NAPOLI - villa : "La Duchesca" (sec. XV) - vicino castel Capuano

scomparsa - essa era la residenza degli Aragonesi a Napoli, Alfonso I forse utilizzava tale dimora come un casino di caccia.

NAPOLI - villa : "La Floridiana" - via Cimarosa Domenico

NAPOLI - villa : "La Marca - Massa" - via Molo alle 2 Porte, 19

NAPOLI - villa : "Lamperti" - via Orazio, 121

individuabile sulla pianta del duca di Noja (1775) e sulla pianta Schiavoni (1878) dove viene indicata come "casa Plassenel".

NAPOLI - villa : Lauro ex "Rocca Matilde" ex "Peirce" - via Posillipo, 222

nel 1600, al suo posto sorgeva il palazzo di Orazio d'Acunto, fu solo nel 1842 che l'intero terreno venne acquistato dalla nobildonna Luisa Dillon che decise di erigervi la sua dimora che ribattezzò col nome di sua figlia, Rocca Matilde successivamente l'acquistò l'inglese George Wightwick Randel che la restaurò dandogli l'attuale aspetto.  Nel marzo 1882 vi soggiornò Giuseppe Garibaldi con la famiglia.  Nel XX secolo la villa passò ad un altro anglo-sassone l'armatore Peirce di origini irlandesi per poi essere acquistata dall'armatore Achille Lauro per cui è conosciuta come villa Lauro.

NAPOLI - villa : "Lauro" - via Crispi, 71

il 19 ottobre 1943 essa fu scelta come sede del comando dell'OSS (servizio segreto americano). 

NAPOLI - villa : "Leonetti" già "Poggio Fiorito" - via Aniello Falcone,460

NAPOLI - villa : "Letizia" - via Giambattista Vela, 110

NAPOLI - villa : "Licinio Lucio Lucullo" (I sec. a. C.) - sito archeologico di monte Echia

essa andava dall'isolotto di Megaride, fino al monte Echia e secondo gli ultimi rinvenimenti archeologici, fino al maschio Angioino conosciuta

come OPPIDUM LUCULLIANUM

NAPOLI - villa : "Lieto" poi "De Luca" -

all'interno della villa si trovavano :

* casino Bianchini - piazzetta Lieti, 1

comprende una cappella attualmente dismessa

* casino Meuricoffreè ora villa Capriccio

NAPOLI - villa : "Lieto - Garzilli" - salita Arenella, 9

NAPOLI - villa : Lina

NAPOLI - villa : Livia (1926) - parco Grifeo, 18 (corso Vittorio Emanuele)

Eretta ai primi del novecento in forme neo - settecentesche e donata, nella seconda metà del XX secolo.  Nell'interno ci sono arredi che partono dal XVIII secolo al XIX, maioliche, porcellane e lampadari di Murano; tra i dipinti che vanno dal XVII secolo all'ottocento, si possono ammirare quadri di Abraham Brueghel, Philipp Roos, Johann Heinrich Roos, Micco Spadaro e Consalvo Carelli. In una parte della villa, ha sede il "Centro Internazionale di Studi Numismatici" (CISN) che possiede una ricchissima raccolta di calchi di monete greche e magno-greche. Periodicamente si organizzano importanti convegni internazionali di numismatica.

NAPOLI - villa : "Loreley" o "Rina" - via Giocchino Toma, 18

Progettata dal noto architetto napoletano liberty Adolfo Avena; di singolare impatto la facciata angolare e asimmetrica che si configura con tre file di aperture, tutte decorate con stucco, che riprendono intersezioni di figure e motivi geometrici. La parte centrale è curva, in cui si apre il modesto portale; inoltre, c'è una lunga finestra scandita da una serie di colonnine che condividono lo spazio in moduli. Notevole è la veranda angolare che si apre con una sequenza di archi ribassati sorretti da pilastri-colonne, che alleggeriscono volumetricamente l'insieme della costruzione. Sul retro si apre un giardino posizionato ad un livello inferiore del piano stradale, perciò la facciata posteriore presenta quattro file di aperture.

NAPOLI - villa : Lucia - vicoletto Cimarosa, 6 - parco Grifeo, 63

era un tutt'uno con villa Floridiana

in essa insiste : fontana degli Innamorati

                       casina pompeiana

                       palazzina Aquila reale

NAPOLI - villa : Lucullo Licinio, essa fu costruita intorno al I° secolo a.C. per volontà di Lucio Licinio Lucullo che acquisì sull'isolotto di Megaride fino alla collina di Pizzofalcone, un vasto lotto di terreno.  I resti della villa si possono ammirare nei sotterranei del castel dell'Ovo, sul monte Echia ed infine diversi frammenti sono stati rinvenuti anche nei pressi di piazza Municipio.

NAPOLI - villa : Luisa - via Andrea Vaccaro, 29-a

NAPOLI - villa : Maderna (XX sec.) - via del Parco Margherita

NAPOLI - villa : Majo o "dell'Infrascata" "Genzano - Majo" - via Girolamo Santacroce

attualmente condominio

NAPOLI - villa : "Maisto" - zona Posillipo

NAPOLI - villa : "Malatesta"

NAPOLI - villa : "Maria" (XIX secolo) ex palazzo "Grand Eden hotel" - via del Parco Margherita, 109

NAPOLI - villa : "Maria" - via Enrico Alvino, 157

NAPOLI - villa : "Maria" - via Aniello Falcone, 69

NAPOLI - villa : "Maria" - via Giacinto Gigante, 9

NAPOLI - villa : "Maria" - via Alessandro Manzoni, 162

NAPOLI - villa : "Marino" detta "Riva Fiorita" (1915) - via F. Russo, 34

con coronamento ed archetti pensili e merlature secondo lo schema di castello diffuso a Posillipo, senza discostarsi inoltre dal carattere militare della costruzione originaria insistente sul sito, che era una caserma.

NAPOLI - villa : "Martinelli"

NAPOLI - villa : "Mastellone"

NAPOLI - villa : "Margherita" - via Carlo De Marco, 19

NAPOLI - villa : "Margherita" - via De Mura

NAPOLI - villa : "Martinelli" o villa "Cappella" - via Posillipo, 42

NAPOLI - villa : "Manfredi" - 

NAPOLI - villa : "Matarazzo" - via Torquato Tasso, 480 viale privato villa Matarazzo 139

NAPOLI - villa : "Matilde" - via Carlo De Marco, 17

NAPOLI - villa : "Mazziotti" già "Palazzo D'Acquale" e già "Casino dell'Annunciata" - via Posillipo, 40

NAPOLI - villa : "Melecrenis" - via Conte della Cerra 

NAPOLI - villa : "Meuricofre" (scomparsa)

NAPOLI - villa : "Merola"

NAPOLI - villa : "Miniero" - masseria (semi - scomparsa)

NAPOLI - villa : Miradois - zona Capodimonte

NAPOLI - villa : "Mon Plaisir" - via Posillipo, 7

insieme alla struttura della vicina villa Guercia formano la planimetria dell'ex palazzo del duca di Vietri.  Nell'ex palazzo del duca, spesso venivano ospitati i vicerè che aspettavano la partenza di colui che si apprestavano a sostituire.  Nella mappa del duca di Noja, il palazzo appare come villa Caserta ed è affiancata da un fortino.  La villa è stata trasformata negli anni 70 del XX secolo, in condomini.  

NAPOLI - villa : Monteoliveto - località Monteoliveto in località Pianura

villa romana

NAPOLI - villa : Morra (scomparsa)

NAPOLI - villa : Nasti ora Letizia

NAPOLI - villa : Oro (1937) - ia Orazio, 27

NAPOLI - villa : Pansa - salita del Casale, 18

NAPOLI - villa : Pansini - via Palizzi, 15

NAPOLI - villa : Papa

NAPOLI - villa : Pappone detta villino "Floreal" (1912) - salita del casale di Posillipo, 5

NAPOLI - villa : Paradiso - via D'Antona (zona ospedale Antonio Cardarelli)

nasce dalla fusione nel 1897 di villa "Romeo" e di villa "Ruffo di Scilla" . 

NAPOLI - villa : Paternò ora Faggella

NAPOLI - villa : Patrizi - via Alessandro Manzoni, 41 

con annesso teatro

NAPOLI - villa : Paudice

NAPOLI - villa : Pavoncelli - via Posillipo, 26

NAPOLI - villa : Pellerano

NAPOLI - villa : Percuoco

NAPOLI - villa : Peirce - via Posillipo, 222

vedi : "villa Lauro" o villa "Rocca Matilde" o "villa Firmian" o "villa Rendel" 

NAPOLI - villa : Petrilli - zona Capodimonte 

NAPOLI - villa : Piccoli

vedi : villa Catello

NAPOLI - villa : Pignatelli - riviera di Chiaia.

acquistata da Carl Meyer von Rothschild. Una sala fu usata per diversi anni per le funzioni religiose degli ebrei residenti e di passaggio.

NAPOLI - villa : Pignatelli di Monteleone

NAPOLI - villa : Piromallo Tresa - via Alessandro Manzoni, 74

NAPOLI - villa : Poggio Reale (scomparsa) 

al suo posto sorge il cimitero di Poggioreale

Una delle quattro dimore (Conigliera, La Duchesca, Ferrantina e Poggio Reale), chiamate "delizie alfonsine" di re Alfonso II d'Aragona

NAPOLI - villa : Pollione

ospitò Giulio Cesare e Tiberio

NAPOLI - villa : "Pontano" (1472) - via Annella di Massimo, 11

NAPOLI - villa : "Presenzano" o "Diaz" - via Aniello Falcone, 249

NAPOLI - villa : Procaccini - vico I° Marina ai Due Palazzi, 14

NAPOLI - villa : Rachele (XX secolo) - piazzetta Santo Stefano al Vomero,1

NAPOLI - villa : Raffaelli

NAPOLI - villa : Raiola Scarinzi

NAPOLI - villa : Raja (XVI secolo) - via Matteo Renato Imbriani 124

ex convento dei frati cappuccini fino al 1865, poi diventato di proprietà dei padri della Chiesa di San Giovanni a Carbonara.  In epoca successiva il complesso fu acquistato dal comm. Raffaele Raja

NAPOLI - villa : Rattazzi - via Alessandro Manzoni, 74

Urbano Rattazzi, Presidente del Consiglio dal 1862 al 1867, vi abitò nel suo ultimo anno di vita, cioè nel 1873.

NAPOLI - villa "Regina Isabella" (XV° secolo) - 

vedi : villa Gallo

NAPOLI - villa : Regina - via Belvedere, 131/145

NAPOLI - villa : Ricciardi (1817) - corso Europa

dimora neoclassica, eretta da Francesco Ricciardi, avvocato di origini pistoiesi e ministro di Gioacchino Murat.

NAPOLI - villa - "Ricciardi" - piazza Amedeo 8

vedi - villa : "Cottrau"

NAPOLI - villa : Ricciardi 

La villa agli inizi del secolo, era utilizzata come sede di villeggiatura estiva degli allievi del Convitto Vittorio Emanuele e dal 1956 ospita l'Istituto per non vedenti "Domenico Martuscelli"

Ospiti : Cristiano VIII di Danimarca, Alexandre Dumas pdre e Giacomo Leopardi

NAPOLI - villa Ricciardi ex masseria Miniero - via Tilgher (quartiere Vomero, vicino stadio A. Colllana).

indicata come masseria Miniero nelle carte topografiche tardo settecentesche, ha assunto il nome attuale nel 1801 ed entrò a far parte dell'Hortus Camaldolenis, come si evince dalla lapide posta all'ingresso.  Nel cortile esterno è sopravvissuta un'edicola votiva originariamente affiancata da una cappella, già indicata nella pianta del duca di Noja del 1775, ma distrutta durante l'ultima speculazione edilizia.

Ospiti : Cristiano VIII , Alexandre Dumas padre e Giacomo Leopardi

NAPOLI - villa : Rivalta (1884) - via Posillipo, 56

sorge su un'area dell'antica Santa Maria delle Grazie (mappa Carafa), il nome attuale è determinato dalla posizione dalla posizione altimetrica e fu edificata dal sig. Hauser.

NAPOLI - villa : "Rocca Matilde" - via Posillipo, 222

ex villa "Lauro" costruita su su una pre-esistente villa seicentesca "villa Firmian" poi negli anni anni cambiò nome in ,"villa Rendel" e "villa Peirce"

NAPOLI - villa : Roccaromana o "Riario Sforza" -

costruita in parte sulla proprietà di villa Pierce, fu acquistata nel 1936 dalla duchessa Riario Sforza e quindi fu così chiamata.

NAPOLI - villa : romana (I° - II° secolo) - via Tancredi Galimberti (quartiere Scampia)

questi sono chiamati "la casa dei serpenti" in quanto nella cisterna erano presenti dei rettili e si racconta che all'interno della cisterna venivano gettati cani randagi ed altri animali da sopprimere, convinti che sarebbero stati mangiati dai serpenti o che sarebbero morti di fame e sete. v  I latrati disperati dei cani si ascoltavano giorno e notte, così nacque la leggenda dei ruderi infestati dai diavoli, storia ideale per terrorizzare i bambini. 

NAPOLI - villa : Rosalba - via Annella di Massimo, 39 (Antignano)

NAPOLI - villa : Rosalia - via Cimarosa, 6

NAPOLI - villa : Rosebery, denominata "Villa serra marina" poi dal 1857 "Brasiliana" e dal 1934 villa "Maria Pia" - via Ferdinando Russo

residenza ufficiale del Presidente della Repubblica

NAPOLI - villa : "Rosita" - via Gian Lorenzo Bernini, 81

NAPOLI - villa : "Rossi - Filangieri" - quartiere Vomero

rasa al suolo negli anni 50 

NAPOLI - villa : "Rotondo" - via Bernardo Cavallino, 39

NAPOLI - villa : "Ruffo" - via Francesco Crispi, 69

qui visse dal 1955 fino alla sua morte avvenuta nel 2000, lo scrittore polacco Gustaw Herling.

NAPOLI - villa : Ruffo Ermolli - via Palizzi, 50

NAPOLI - villa : Ruffo Palazzolo Haas (1700) - via Cimarosa, 37

NAPOLI - villa : Ruffo della Scaletta - via Petrarca, 40

NAPOLI - villa : "Salimbene" : via Annibale Caccavello, 10

NAPOLI - villa : "Salve" -

NAPOLI - villa : "Salvetti" - via Luigi Martucci , 55 (quartiere Barra)

NAPOLI - villa : "Sanfelice di Monteforte" - Riviera di Chiaia, 9/a

NAPOLI - villa : del "Sannazzaro" (1499) - scomparsa

abbattuta nel 1528 dagli spagnoli

NAPOLI - villa : " La Santarella" - via Luigia Sanfelice, 16

dimora di Eduardo Scarpetta che reca la scritta "Qui rido io. sulla facciata"

chiamata dal volgo: "O cummò sott e ncopp"

NAPOLI - villa : Sant'Anna

NAPOLI - villa : Savarese (1942) - via Scipione Capece, 14

NAPOLI - villa : "Serra" - salita Scudillo

vedi : villa Bloch

NAPOLI - villa : Scaldafera - quartiere Vomero

rasa al suolo negli anni 50

NAPOLI - villa : "Scognamiglio" 

vedi : villa Catello

NAPOLI - villa : Silvia - via Dalbono, 4

NAPOLI - villa : Spena - corso San Giovanni a Teduccio, 1042

NAPOLI - villa : "Spera" - via Torquato Tasso, 615

vedi : villa Corte dei Leoni

NAPOLI - villa : Spinelli (dipendenza)

NAPOLI - villa : "Spinelli di Scalea"

NAPOLI - villa : Spinelli di Scalea (dipendenza)

NAPOLI - villa : degli "Spiriti" o "Villarosa" -

NAPOLI - villa : "Tafuri" - via san Giacomo dei Capri

NAPOLI - villa : "Tammaro" - via San Giacomo dei Capri

NAPOLI - villa : "Tempestini" (sec. XIX) - zona Capodimonte

attualmente casa di riposo delle suore dello "Spirito Santo"

NAPOLI - villa : "Testa"

NAPOLI - villa : "Thalberg" -

vedi : villa Eugenia

NAPOLI - villa : "Theodosia" - contrada Pazzigno nel quartiere di San Giovanni a Teduccio

secondo alcuni storici, qui si trovava la villa di Theodosia, figlia di Teodosio, imperatore romano. 

NAPOLI - villa : Titina - via Francesco Fracanzano, 8

NAPOLI - villa : Toma - corso Vittorio Emanuele, 539

NAPOLI - villa : Torre dei Terracina

scomparsa

NAPOLI - villa : "Traversi"

vedi : villa Craven

NAPOLI - villa : "Tropeano" - via Camille De Meis

trasformata nell'Istituto di Medicina Pedagogica e dal 2004 proprietà della "Città Metropolitana", acquistata per tre milioni e 245 mila euro

NAPOLI - villa : "Valiante" - salita dello Scudillo, 8

NAPOLI - villa : "Vacca" ex "Pisanelli" ex "Filomarino" - corso San Giovanni a Teduccio, 958

inglobata nella masseria "Martino alla Pietrabianca"

NAPOLI - villa : Villa : Valentino - via San Giacomo dei Capri

NAPOLI - villa : Vandeneynden poi Carafa di Belvedere detta villa Belvedere - via Belvedere

NAPOLI - villa : Venditti detta "La Vignarella" - via Alfano, 33

NAPOLI - villa : Ventrone - viale Posillipo, 66

NAPOLI - villa : Vignola - via Lieto, 14

NAPOLI - villa : di Virgilio detto anche "palazzo degli Spiriti" -

molti pescatori che di botte facevano il loro lavoro hanno sentito provenire da qui misteriosi e melodiosi suoni, e un'arcata  della villa si riempirebbe di luce velata, all'interno prende forma una figura con il capo cinto d'alloro intenta a declamare versi poetici dell'Eneide accompagnandosi con la cetra.  

NAPOLI - villa : Visocchi" o "Anna" o "villa Carlo e Pietro Giannone" (1775) - Due Porte all'Arenella via Carlo Cattaneo, 26 e Giacinto Gigante, 84

qui abitò Pietro Giannone e quindi identificata anche "Giannoneo".

NAPOLI - villa : Volpicelli n. 827

NAPOLI - villa : Volpicelli n. 835

NAPOLI - villa : Walpole

NAPOLI - villa : Wanda ( villa Cusani)

NAPOLI - villa : Wenner

NAPOLI - villa : Winspeare - Gallone dei duchi di Salve - (quart. Vomero) corso Europa, 37

NAPOLI - villa : Kernot - via Posillipo, 102

NAPOLI - villa : romana : quartiere Marianella

le strutture della villa forniscono una rilevante testimonianza dell'occupazione del suburbio settentrionale dell'antica Neapolis, che doveva apparire punteggiato di insediamenti rustici, collocati soprattutto lungo le vie di collegamento con gli altri centri della Campania, essa sorse intorno alla metà del I° secolo d.C. su un edificio preesistente, probabilmente databile al I° secolo a.C. e fu in uso fino alla tarda antichità. I resti della  villa consistono in alcuni corpi di fabbrica, con probabile funzione residenziale e di servizio, disposti intorno a una corte quadrangolare.

NAPOLI - villa : età romana : viale della Villa Romana angolo via Decio Mure (quartiere di Ponticelli) 

le strutture della villa sono emerse nella prima metà degli anni '80 del secolo scorso, durante la costruzione di una serie di palazzine popolari nella zona della contrada Tufarelli, gli scavi portarono alla luce i resti di una villa romana, di età repubblicana, distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., fra le scoperte più importanti va segnalata quella dello scheletro di uno degli abitanti della villa, trovato in un ambiente ipogeo ubicato sotto il locale del torchio vinario dove aveva cercato rifugio durante l'eruzione e nel quale trovò, invece la morte, bruciato vivo dalla nube ardente che ne vaporizzò il corpo.  Tra gli oggetti che l'uomo aveva con se, un anello con il sigillo del proprietario della villa "Caius Onlius Ampliatus", discendente di uno dei veterani di Silla, di cui nella prima metà del I° secolo a.C. vennero affidati parti del territorio vesuviano per consentire lo sfruttamento agricolo.  

NAPOLI - villino : Avena Adolfo : via Luca Giordano 19

progettato nel 1914 e demolito negli anni'60 per far posto ad un palazzo.

NAPOLI - villino : Berlingieri

NAPOLI - villino : del Chiatamone

NAPOLI - villino : Elena e Maria (1904) - largo San Martino, 41

NAPOLI - villino : "Hamilton"

NAPOLI - villino : Rondinelle - via Giacinto Gigante

NAPOLI - villino : Rose Rosse - via Posillipo, 69/7

NAPOLI - ville vesuviane del Miglio d'oro - 122 ville sono state censite e vengono tutelate dall'Ente Ville Vesuviane, si trovano a Napoli nei quartieri San Giovanni a Teduccio e Barra e nei comuni di : San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco. 

NAPOLI - villa vesuviana : Amalia (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Bisignano o villa Roomer (quartiere Barra) - 

NAPOLI - villa vesuviana : Cristina (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Faraone (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Filomena (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Giulia o De Gregorio (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Mastellone (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Nasti ora Letizia (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Papa (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Paudice (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Percuoco (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Pignatelli di Monteleone (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Procaccini (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Raiola Scarinzi (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Salvetti (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Sant'Anna (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Spinelli di Scalea (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Spinelli di Scalea dipendenza (quartiere Barra) -

NAPOLI - villa vesuviana : Vignola (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Vittoria (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Volpicelli I (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - villa vesuviana : Volpicelli II (quartiere San Giovanni a Teduccio) -

NAPOLI - vulcano : "Santa Teresa" - "Santo Strato" -

nel 1910, il dott. Stella Starrabba, nell'introduzione alla relazione presentata all'adunata dell'8 gennaio 1910 "Atti della reale accademia delle Scienzr Fisiche e Matematiche di Napoli", scriveva in merito alla presenza di un antico "vulcanello" , risalente all'eruzione che ha plasmato i campi Flegrei e Posillipo, circa 35.000 anni fa, al centro della piana di Bagnoli.  Era il cratere di Santa Teresa, un conetto vulcanico di circa 40 metri d'altezza situato fra la strada che conduceva al mare : "una bocca eruttiva in miniatura, esplosa nel campo di Bagnoli, nel centro del vulcano di Santo Strato, ultimo sforzo della fase di attività vulcanica della regione ..... un piccolo vulcano dell'ultima serie d'eruzioni che ebbero luogo nei Campi Flegrei, d'origine subaerea, d'età presso a poco eguale a quello degli altri crateri : Campana, Cigliano e Crisci, dei crateri interni d'Astroni e delle eruzuini laviche della Salfatara".

NAPOLI - vulcano : "Senga" - frazione Pisani del quartiere Pianura, attualmente il cratere è pieno di rifiuti.

NAPOLI - Vomero : in origine la colina era chiamata "COLLE DEL  PATURCIUM" si presume da PATULCIUS, un aggettivo che i romani associavano a Giano, il Dio a cui la collina era dedicata nell'alto medioevo, per corruzione linguistica PATRUSCOLO o PATRUSCIO.  Il toponimo che tutti adoperiamo oggi è invece attestato alla fine del cinquecento, tuttavia riferito ad un antico casale e trae origine dalla antica vocazione agricola con il vomere.  

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